Concetti Chiave
- Masaccio, nato a Firenze nel 1401, è considerato l'erede di Giotto e si distingue per la sua rappresentazione dell'humanitas nelle opere.
- In "Sant'Anna Metterza", Masaccio collabora con Masolino, distinguendosi per l'uso dell'azzurro e creando un'unica struttura formale con Sant'Anna, la Vergine e il Bambino.
- "La Madonna in trono con il Bambino e quattro angeli" evidenzia la dualità tra la Chiesa materiale e umana, con un forte simbolismo e l'uso della prospettiva.
- La "Crocifissione" di Masaccio utilizza il triangolo come elemento simbolico, raffigurando Cristo come un uomo comune e sviluppando una prospettiva dal basso verso l'alto.
- Le opere di Masaccio sono caratterizzate da personaggi plastici, simbolismo nei colori e l'uso innovativo della prospettiva per esprimere concetti religiosi e umani.
Indice
La nascita e l'eredità di Masaccio
Masaccio nasce a Firenze, a San Giovanni Valdarno nel 1401 e muore nel 1428. Egli era il diretto erede di Giotto, e vuole mettere in evidenza nelle sue opere l'humanitas.
Questa opera è situata nella Galleria degli Uffizi, a Firenze. Masaccio in questa opera collabora con Masolino da Panicale ( pittore italiano) ed è possibile notare il suo l'intervento attraverso l'utilizzo del rosa, mentre l'intervento di Masaccio attraverso l'utilizzo dell'azzurro. Quindi l'intervento di Masaccio lo limitiamo alla Beata Vergine con il Bambino e all'Angelo in alto a destra, mentre in rosa quello di Masolino. Masolino rappresenta una Sant'Anna priva di volumetria, infatti, con la mano protesa, in segno di protezione verso il Bambino, è situata dietro la Beata Vergine. Il titolo ha un significato: Sant'Anna messa da terza. Essa occupa la terza posizione nel dipinto. Masaccio inserisce i tre corpi in un unico tronco formale, perché Sant'Anna fu prescelta da Dio per poter dare vita alla Beata Vergine, che poi sarebbe diventata la madre di Cristo. Quindi, nella volontà divina abbiamo la rappresentazione delle tre figure ( ovvero tre trinità), secondo cui avviene la discendenza di Cristo, cioè della Chiesa. I personaggi di Masaccio sono plastici ed inoltre la mano protesa è indice prospettico, stabilendo una certa profondità. Vi è la presenza di un'Angelo che agita il turibolo, rappresentato per il modo in cui è agitato. Inoltre i colori hanno un significato: l'azzurro allude alla natura celeste mentre il rosso la passione di Cristo.
Significato simbolico e prospettiva
Questa opera si trova alla National Gallery di Londra. Il fondo dorato, voluto dalla Committenza, serve ad evidenziare i colori, quindi le volumetrie dei corpi dei personaggi. Viene rappresentata la Madonna seduta sul trono, un trono goticheggiante che ha un significato simbolico: la Chiesa che ospita madre e figlio. Quindi è possibile evidenziare una Chiesa materiale, monumentale mentre dall'altra parte una Chiesa umana fatta dai personaggi, ovvero madre e figlio. In primo piano troviamo due angeli che suonano il liuto: sono rappresentati obliquamente. Inoltre è possibile riconoscere un concetto antico, ovvero le decorazioni ad S che riprendono i sarcofagi romani. La monumentalità della Madonna, una Matrona che sorregge l'ercueleo figlio robusto, che si porta in bocca un acino d'uva e lei che tiene il grappolo stesso. In questa scena è possibile riconoscere il concetto di imitatio naturalis ed un forte valore simbolico perché il Bambino sta consumando il frutto della passione con cui ci si può ricavare il vino rosso, simbolo eucaristico. Inoltre è presente il concetto di prospettiva: i due angeli, il suppedaneo dove la Madonna poggia i piedi, l'aureola del Bambino. L'aureola del Bambino non è rappresentata frontalmente come quello della Madonna, ma in modo ellittico.
Composizione e simbolismo a Napoli
Questa opera si trova a Napoli. Lo sfondo dorato ha lo scopo di evidenziare i colori e le volumetrie dei corpi. Stiamo di fronte ad una composizione dove il triangolo diventa elemento compositivo e simbolico, cioè la trinità, ovvero dove sono indicati i tre personaggi presenti nella scena. Essi sono la Beata Vergine ,la Maddalena e San Giovanni l'Evangelista , che fa da controaltare alla Maddalena.Cristo in croce è rappresentato come un contadino, un'uomo comune, che ha la testa incastonata tra le spalle, quindi anche qua si ha una visione prospettica ( dal basso verso l'alto). La Beata Vergine è rappresentata di profilo, mentre di 3/4 San Giovanni. Il discorso è incentrato sulla Maddallena che si trova ai piedi di Cristo, piangente, con il suo mantello rosso ed i capelli biondi.La posizione delle sue mani ha quattro funzioni:
- esprime il Pathos per la morte di Cristo;
- esprime un concetto di Imitatio Naturalis;
- mette in comunicazione la Madonna e San Giovanni l'Evangelista;
- l'apertura delle braccia diventa misuratrice dello spazio, mettendo in evidenza il primo piano.
Domande da interrogazione
- Chi era Masaccio e quale era il suo obiettivo artistico principale?
- Qual è il significato del titolo "Sant'Anna Metterza" e come si manifesta nell'opera?
- Quali elementi simbolici e stilistici sono presenti ne "La Madonna in trono con il Bambino e quattro angeli"?
- Come viene rappresentata la prospettiva nella "Crocifissione" di Masaccio?
- Quali sono i ruoli simbolici dei colori utilizzati da Masaccio nelle sue opere?
Masaccio, nato a Firenze nel 1401 e morto nel 1428, era il diretto erede di Giotto e mirava a mettere in evidenza l'humanitas nelle sue opere.
Il titolo "Sant'Anna Metterza" significa che Sant'Anna occupa la terza posizione nel dipinto, rappresentando la discendenza di Cristo e la Chiesa attraverso una trinità di figure.
L'opera presenta un trono goticheggiante simbolico della Chiesa, angeli che suonano il liuto, e un forte valore simbolico con il Bambino che consuma un acino d'uva, simbolo eucaristico.
Nella "Crocifissione", la prospettiva è evidenziata dalla rappresentazione di Cristo come un uomo comune visto dal basso verso l'alto, e dalla posizione delle mani della Maddalena che misurano lo spazio.
Masaccio utilizza l'azzurro per alludere alla natura celeste e il rosso per rappresentare la passione di Cristo, conferendo significato simbolico ai colori nelle sue opere.