Concetti Chiave
- Il Tributo di Masaccio rappresenta tre momenti distinti in un unico affresco, con Cristo come centro prospettico e Pietro raffigurato più volte.
- Masaccio, con la sua padronanza della prospettiva e della luce, ha rivoluzionato la pittura del Quattrocento, esprimendo ideali rinascimentali di intelligenza e fede.
- Il ciclo di affreschi nella Cappella Brancacci, realizzato con Masolino, esplora la storia della salvezza umana dalla caduta di Adamo ed Eva al sacrificio di Cristo.
- Masolino, nel Peccato originale, ritrae Adamo ed Eva con un'eleganza fiabesca, pur mantenendo uno stile tardo gotico.
- Masaccio, nella Cacciata dal Paradiso terrestre, offre una rappresentazione drammatica e realistica della colpa e del dolore dei progenitori, in contrasto con l'approccio di Masolino.
Indice
Il tributo a Cafarnao
L’episodio del Tributo, descritto dal Vangelo di Matteo, è ambientato all’ingresso di Cafarnao, un’antica città della Galilea. Cristo, circondato dagli apostoli, viene avvicinato da un gabelliere che gli chiede di pagare la tassa per accedere al Tempio. Il Cristo, con un cenno della mano e senza scomporsi, manda Pietro a pescare un pesce, nella cui bocca troverà miracolosamente una moneta per pagare la tassa richiesta. L’affresco mostra distintamente gli altri due momenti: a sinistra vediamo Pietro il “pescatore” mentre sta togliendo la moneta dalla bocca del pesce; a destra lo stesso Pietro, di fronte al gabelliere, con il denaro dovuto. Nonostante l’artificio di rappresentare insieme tre azioni distinte, la costruzione di ogni episodio è uguale. Le figure degli apostoli, con disposizione semicircolare, appaiono monumentali e severe: i volti sono ritratti di individui reali, che guardano stupiti il loro maestro. Cristo è il centro prospettico della scena, anche se la figura di Pietro compare ben tre volte.
Masaccio e la Cappella Brancacci
Autore del celebre affresco è il pittore Masaccio (1401-1428), artista che nella sua breve vita ha cambiato radicalmente il corso della pittura. Dipingendo con il suo amico Masolino da Panicale (1383-1440) gli affreschi della Cappella Brancacci, realizzò la più clamorosa novità artistica del primo Quattrocento. La profonda conoscenza della prospettiva e del modo con cui la luce modella i corpi lo portò a concepire un nuovo senso dello spazio, misurabile e concreto, scandito da precisi rapporti proporzionali ai quali tutte le figure, compresi i personaggi sacri, devono sottostare. L’opera artistica di Masaccio, esprime gli ideali estetici del Rinascimento, che riteneva l’uomo capace di raggiungere ogni traguardo, facendo ricorso non solo alla fede in Dio, ma anche alla propria intelligenza.
Influenze artistiche del Rinascimento
La rigorosa razionalità dell’architettura di Brunelleschi e il realismo delle sculture di Donatello produssero ben presto effetti anche in pittura .Dal 1424 Masaccio realizzò nella Cappella Brancacci (dal nome del mercante che commissionò l’opera)]un ciclo di affreschi con storie bibliche e la vita di san Pietro, a cui collaborò il pittore Masolino da Panicale, più anziano e ancora sensibile allo stile tardo gotico. Le scene con il Peccato originale di Masolino e la Cacciata dal Paradiso terrestre di Masaccio costituiscono l’antefatto delle storie di Pietro, di cui anche la scena del Tributo[1]fa parte. Filo conduttore dell’intera decorazione è la storia della salvezza dell’umanità, a partire dalla tragedia del peccato originale, fino al sacrificio di Cristo. Le parti eseguite dai due artisti, ben distinguibili, costituiscono due diversi modi di intendere la figura umana e la storia.
Differenze tra Masolino e Masaccio
Nel Peccato originale Masolino raffigura Adamo ed Eva come i protagonisti di una fiaba. Avvicinati dal serpente tentatore, essi rimangono imperturbabili, in pose rilassate e atteggiamenti di nobile eleganza. L’incontro con Masaccio avrebbe indotto l’anziano maestro ad avvicinarsi alle novità rivoluzionarie del giovane collega, ma la sua adesione ai modi rinascimentali non fu mai totale.
La cacciata dal Paradiso terrestre
Nella Cacciata dal Paradiso terrestre, Masaccio interpreta l’evento in modo realistico e drammatico. In un paesaggio arido e inospitale, la coppia di progenitori, affranta dal peso della colpa, si lascia alle spalle la porta del Paradiso, ormai chiusa irrimediabilmente, mentre un angelo intima loro di allontanarsi. I soggetti, modellati come sculture, sono colpiti da una luce frontale che ne proietta le ombre sulla terra. Eva, coprendosi pudicamente il corpo, urla verso il cielo; Adamo, piangente, nasconde il volto per la vergogna. Confrontando le due coppie di figure notiamo l’evidente cambiamento che si è prodotto passando dalle serene interpretazioni tardo gotiche a una rappresentazione dell’uomo drammatica e realistica
Domande da interrogazione
- Qual è l'episodio centrale descritto nel testo e chi è l'autore dell'affresco?
- Quali sono le caratteristiche distintive dell'opera di Masaccio?
- Come si differenziano le interpretazioni di Adamo ed Eva tra Masolino e Masaccio?
- Qual è il filo conduttore della decorazione della Cappella Brancacci?
- In che modo l'incontro con Masaccio influenzò Masolino?
L'episodio centrale è il Tributo, descritto nel Vangelo di Matteo, e l'autore dell'affresco è il pittore Masaccio.
L'opera di Masaccio è caratterizzata da una profonda conoscenza della prospettiva e del modo in cui la luce modella i corpi, creando un nuovo senso dello spazio misurabile e concreto.
Masolino raffigura Adamo ed Eva con eleganza fiabesca e pose rilassate, mentre Masaccio li rappresenta in modo realistico e drammatico, evidenziando il peso della colpa e la loro espulsione dal Paradiso.
Il filo conduttore è la storia della salvezza dell'umanità, che parte dal peccato originale fino al sacrificio di Cristo.
L'incontro con Masaccio indusse Masolino ad avvicinarsi alle novità rinascimentali, sebbene la sua adesione non fu mai totale.