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Concetti Chiave

  • Mantegna utilizza plasticità, linee fredde e prospettiva per creare un'opera di grande monumentalità.
  • Il focus dell'opera è il corpo di Cristo, con i buchi nei piedi che sottolineano il tema della morte e del dolore.
  • Figure come Maria, Giovanni e Maddalena sono presentate in modo parziale, evidenziando Cristo come vero protagonista.
  • L'opera è caratterizzata da una pittura cruda ed essenziale, evocando emozioni di silenzio e rispetto.
  • L'ambientazione fredda e marmorea enfatizza la durezza e la tangibilità del dolore rappresentato.

Indice

  1. Linguaggio e plasticità di Mantegna
  2. Crudezza e atmosfera dell'opera

Linguaggio e plasticità di Mantegna

Il linguaggio di Mantegna con la sua plasticità, le linee di contorno fredde, la prospettiva e la monumentalità, trovano in quest’opera il loro massimo e migliore compimento. L'artista vuole creare l'impressione di portare lo spettatore che guarda in primo piano, davanti ai piedi di Gesù Cristo morto con i buchi che enfatizzano il tema della morte e del dolore da lui patito. Il corpo viene preparato con olio ed i fedeli lo compiangono un’ultima volta, questi fedeli sono Maria, presentata come ormai vecchia e affranta, Giovanni, il cui profilo sembra comparire quasi per errore e anche la Maddalena, di cui si nota solo la sua bocca che urla per lo strazio e loro sembrano tutti avere una posizione parziale perché il vero protagonista è ovviamente Cristo.

Crudezza e atmosfera dell'opera

La pittura risulta cruda ed essenziale ma soprattutto commovente, perché mostra chiaramente e senza filtri ciò che il figlio di Dio ha provato al momento della morte, rendendo tangibile anche il silenzio, il rispetto costruisce infatti l’atmosfera, tanto che addirittura i pianti sembrano bloccati e non c’è nulla di spirituale. Tutto appare infatti freddo: il marmo su cui si poggia il corpo, il drappo e la pelle che espongono quindi la crudità e la durezza dell’opera.

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