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Concetti Chiave

  • Il "Uomo vitruviano" di Leonardo da Vinci rappresenta un uomo inscritto in un quadrato e in un cerchio, derivato dal "De Architettura".
  • Leonardo utilizzava il disegno come strumento di conoscenza scientifica, studiando l'anatomia attraverso dissezioni per comprendere le dinamiche corporee.
  • Da Vinci era mancino e spesso scriveva in modo specchiale, usando la scrittura criptata per rendere i suoi scritti incomprensibili agli altri.
  • Nel campo artistico, Leonardo si distaccava dalla geometria classica, basandosi sulla percezione retinica della realtà e sulle regole ottiche per la prospettiva.
  • L'approccio di Leonardo includeva un'analisi psicologica dei personaggi, esplorando non solo l'anatomia ma anche l'interiorità attraverso mimica e gestualità.

Indice

  1. Leonardo e l'anatomia umana
  2. Scrittura specchiale e arte
  3. Nuovi metodi artistici di Leonardo

Leonardo e l'anatomia umana

Rappresenta un uomo inscritto in un quadrato e in un cerchio, il modello era prelevato dal “De Architettura” ma lui lo approfondì, era convinto infatti che l’essere umano dovesse essere studiato attraverso la scienza, l’anatomia della pelle e dei muscoli. Praticò delle dissezioni di cadaveri imparando le dinamiche delle parti del corpo, e in questo contesto il disegno diventa per Leonardo uno strumento di conoscenza, che mostra il percorso di una definizione della conoscenza.

Scrittura specchiale e arte

Lui era mancino ma era solito scrivere in maniera specchiale, sua convenzione per vedere quello che scrive o criptografica, incomprensibile agli altri. Lavorò in campo artistico, in particolare nella pittura dove recupera il mondo classico ed il primo rinascimento ma lo analizza ricavandone risultati diversi.

Nuovi metodi artistici di Leonardo

Leonardo studiò quindi sostituendo i vecchi metodi con i nuovi:

1. Percezione retidica della realtà: prospettiva ottica e non più geometrica [non accetta che il grado di definizione dell’immagine sia omogeneo in ogni parte], per lui bisognava fidarsi della retina dell’occui e della regole dell’ottica;

2. Moti dell’animo: l’uomo è un corpo che ha una dimensione esteriore ma l’arte deve indagare anche la componente interiore, l’arte non si deve fermare alla componente anatomica;

Questo comporta un approccio psicologico ai suoi personaggi nel provare a caratterizzarne le emozioni e l’intimità ricavata dalla mimica e dalla gestualità.

Domande e risposte