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Concetti Chiave

  • L'opera "Cenacolo" di Leonardo da Vinci è stata commissionata da Ludovico Sforza e realizzata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano.
  • Leonardo raffigura l'ultima cena di Cristo, innovando la disposizione tradizionale degli Apostoli, suddividendoli in gruppi da tre e posizionando tutti dalla stessa parte del tavolo.
  • Il dipinto cattura il momento in cui Gesù annuncia il tradimento, con gli Apostoli che esprimono incredulità e angoscia attraverso posture e gesti dinamici.
  • La prospettiva del dipinto è centrata sulla tempia destra di Cristo, con un cielo luminoso visibile dietro di lui, contribuendo alla composizione armoniosa dell'opera.
  • Nonostante la fama immediata, la tecnica pittorica sperimentale di Leonardo ha portato a un rapido deterioramento del dipinto, richiedendo numerosi restauri nel corso dei secoli.

Indice

  1. Commissione e tema del dipinto
  2. Innovazioni di Leonardo
  3. Dettagli della scena
  4. Fama e deterioramento

Commissione e tema del dipinto

Questo dipinto è di grandi dimensioni ed è stato commissionato da Ludovico Sforza, per poi essere realizzato su una parete del refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. L'opera raffigura l'ultima cena di Cristo con gli Apostoli a Gerusalemme, durante la celebrazione della Pasqua ebraica. Questo tema era stato dipinto numerose volte durante il 400 in Italia, e nessun artista aveva mai cambiato quella che era la raffigurazione tradizionale: Cristo è sempre stato raffigurato durante l'istituzione dell'Eucarestia, benedice infatti il vino e il pane e gli apostoli lo affiancano e si siedono dalla stessa parte di un lungo tavolo rettangolare o poligonale, tutti tranne Giuda, che viene posto in totale solitudine davanti a Gesù. Sulla sua spalla c'è un diavolo, e dalla sua cintura pende la borsa con i 30 denari d'argento che aveva ricevuto in cambio (in modo da evidenziare il tradimento).

Innovazioni di Leonardo

Leonardo non fa così: pone i 12 Apostoli tutti dalla stessa parte del tavolo, divisi in due gruppi da sei alla destra e alla sinistra di Cristo. Il momento raffigurato è quello in cui Gesù annuncia che uno di loro lo tradirà e successivamente gli apostoli si guardano angosciati e increduli tra di loro chiedendosi a chi stesse alludendo. Quest’ultimi si scostano da Gesù raggruppandosi in gruppi da tre, formando 4 piramidi. Rimane la figura centrale e immobile di Gesù che si innalza in modo valoroso e possente; anch’egli è all’interno di una piramide.

Dettagli della scena

La sala è stata costruita utilizzando la prospettiva, e il punto di fuga si posiziona sulla tempia di destra di Cristo. Dietro di Cristo è presente il luminoso cielo, visibile al di là delle tre aperture in fondo alla sala, che ci permettono di vedere anche delle colline ondulate. All'estrema sinistra è presente Bartolomeo che si è alzato in piedi e si è allungato verso Cristo, poggiando entrambe le sue mani sul tavolo, e anche Giacomo minore e Andrea, sempre a sinistra, si sono alzati. Procedendo da sinistra verso destra, troviamo Giuda, con il viso in ombra, che, in seguito a uno scatto nervoso, si è girato in direzione di Gesù e lo guarda in modo interrogativo, poggiando il gomito destro sul tavolo e con il busto rovesciato indietro. Pietro ha portato il volto vicino a quello di Giovanni che è chino verso di lui e ascolta ciò che gli sussurra Pietro. Giacomo maggiore è inorridito dalle parole che ha sentito e allarga le braccia per trattenere Tommaso, che ha un dito rivolto verso l'alto in modo da chiedere se non sia forse lui quello che tradirà Cristo, e anche Filippo, che è la figura più dolce ma anche al più addolorata tra tutte. All'estrema destra troviamo Matteo, Giuda Taddeo e Simone, che discutono fra di loro e che pongono fine ai sentimenti negativi che hanno suscitato le parole di Cristo. Gesù è invece in contrasto con tutto questo movimento e agitazione, dato che egli è sereno e imperturbabile, dal momento che ha accettato il suo destino.

Fama e deterioramento

Quest'opera ebbe una fama immediata ma appena una quindicina d'anni dopo cominciò già a guastarsi, a causa della tecnica pittorica sperimentale che venne utilizzata, questa infatti non è un affresco, ma la realizza con tempere a secco, cosa che permetteva una più lunga esecuzione al contrario dell’affresco, che richiedeva maggiore rapidità. Questo dipinto venne sottoposto nel corso dei secoli a tanti interventi di ridipintura e a un restauro dal 1977 che ha eliminato le sovrapposizioni di colore non originali e ha ristabilito il colore di Leonardo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la particolarità della rappresentazione dell'Ultima Cena di Leonardo rispetto alle versioni tradizionali?
  2. Leonardo raffigura tutti i 12 Apostoli dalla stessa parte del tavolo, divisi in gruppi, e rappresenta il momento in cui Gesù annuncia il tradimento, creando una scena dinamica e drammatica.

  3. Come viene utilizzata la prospettiva nel dipinto di Leonardo?
  4. La prospettiva è costruita con il punto di fuga posizionato sulla tempia destra di Cristo, creando profondità e focalizzando l'attenzione sulla figura centrale di Gesù.

  5. Quali sono le reazioni degli Apostoli all'annuncio di Gesù?
  6. Gli Apostoli si mostrano angosciati e increduli, si raggruppano in gruppi da tre, e ciascuno reagisce in modo diverso, con gesti e sguardi che esprimono shock e interrogativi.

  7. Quali problemi ha affrontato il dipinto nel corso del tempo?
  8. Il dipinto ha iniziato a deteriorarsi dopo circa quindici anni a causa della tecnica pittorica sperimentale di tempere a secco, che ha richiesto numerosi interventi di restauro nel corso dei secoli.

  9. Qual è stato l'esito del restauro iniziato nel 1977?
  10. Il restauro ha eliminato le sovrapposizioni di colore non originali e ha ristabilito i colori originali di Leonardo, preservando l'integrità dell'opera.

Domande e risposte