Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il dipinto è stato realizzato tra il 1510 e il 1515 e ha suscitato dibattiti per l'attribuzione a Leonardo e per il tema ambiguo.
  • Conservato al Museo del Louvre, il dipinto misura 117 x 115 cm e ha subito un deterioramento che complica l'identificazione dell'artista.
  • Originariamente raffigurante San Giovanni Battista, l'opera è stata trasformata in un'immagine di Bacco con modifiche simboliche come la pelle di pantera.
  • Il dipinto utilizza tecniche leonardesche come la prospettiva aerea e lo sfumato, raffigurando un giovane seduto su una roccia che indica il cielo.
  • Esistono disegni preliminari attribuiti a Leonardo che mostrano una composizione simile, rafforzando l'idea della sua paternità.

Indice

  1. Attribuzione e discussioni storiche
  2. Descrizione del dipinto
  3. Trasformazioni e modifiche
  4. Simbolismo e interpretazioni
  5. Catalogazione e disegni correlati

Attribuzione e discussioni storiche

Il dipinto, che risale al periodo 1510-1515, è stata a lungo oggetto di discussioni sia per attribuirne la paternità a Leonardo sia per l’ambiguità e l’originalità del tema raffigurato. Nel XIX secolo esso fu trasferito su tela Il deterioramento di questo dipinto ha reso difficile giudicare chi potesse essere stato il pittore, ma lo sfondo non sembra essere quello tipico di Leonardo, privo delle sue qualità descrittive.

Inoltre, non sono stati trovati studi preliminari per questa opera d'arte.

Essa è conservata al Museo del Louvre e misura 117 x 115 cm. Nel passato, diversi critici hanno sostenuto che si tratta di un’opera di allievi o seguaci del maestro come Cesare da Sesto, Bernazzano, Francesco Melzi, o un non ben identificato pittore lombardo del XVI secolo, con uno stile molto simile a quello di Leonardo; invece oggi quasi tutti condividono il fatto che l’ideazione, l’impostazione compositiva e la resa cromatica nonché l’uso del chiaroscuro appartenga a Leonardo.

Descrizione del dipinto

Un giovane uomo seminudo, San Giovanni Battista, è seduto su di una roccia ai piedi di un albero. I capelli inanellati gli scendono sulle spalle e con l’indice della mano destra indica il cielo mentre un bastone nodoso o tirso è appoggiato e sorretto dall’altro braccio. Lo sguardo, rivolto attentamente verso l’osservatore, è molto intenso ed espressivo. La gamba sinistra è accavallata sulla destra e il giovane, nudo, è ricoperto da una pelliccia all’altezza dell’inguine. Lo sfondo rappresenta un paesaggio dipinto secondo la tecnica leonardesca della prospettiva aerea e dello sfumato. In secondo piano, si innalza un esile alberello ai piedi del quali se ne sta accucciato un cerbiatto che nella tradizionale iconografia cristiana è il simbolo di Cristo che combatte e vince il demonio.

Trasformazioni e modifiche

Dai documenti, sappiamo che l’opera, un olio su tavola, poi riportato su tela, faceva parte della collezione di Francesco I, inizialmente con il titolo di Saint Jean au désert. Nella seconda metà del XVI secolo, il Battista fu trasformato in Bacco, il dio pagano, e vi furono aggiunte delle modifiche, tutte simbolo del dio pagano, come alcune foglie di vite (simbolo del dio del vino), la pelle di pantera e l’uva mentre la capigliatura è stata modificata e la croce, nell’incavo del braccio di S. Giovanni, togliendo la sbarra trasversale, è stata trasformata in tirso. Il tirso era semplicemente un bastone spesso avvolto in edera e decorato con pigne, bacche o uva).

Simbolismo e interpretazioni

La pelle di pantera è forse uno degli indicatori più convincenti del fatto che l’originale rappresentasse Giovanni Battista, dal momento che Bacco era spesso raffigurato come un ubriacone, con poca modestia o moderazione. Di solito era dipinto coperto da pelli di animali e visto come un po' "primitivo". La pelle di animale nella tela era inizialmente la famosa veste di pelliccia di Giovanni Battista, ma le macchie di leopardo aggiunte hanno permesso la trasformazione nel simbolo più primordiale e pagano. È anche assai probabile che l’autore abbia ritratto Giovanni Battista in un deserto circostante prima che il paesaggio venisse trasformato in un ambiente idilliaco per adattarsi meglio al personaggio di Bacco simile a un dio.

Catalogazione e disegni correlati

In un catalogo delle collezioni reali dell’epoca, risulta che perfino il titolo è stato rimosso per diventare “Baccus dans un paysage”. Del dipinto esiste un piccolo disegno a sanguigna, attribuito anch’esso a Leonardo in cui è raffigurato un sa Giovanni in una postura e all’interno di una composizione del tutto simile a Bacco. Esso è conservato nel Museo del Sacro Monte a Varese.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la storia del dipinto "Bacco" attribuito a Leonardo da Vinci?
  2. Il dipinto, risalente al periodo 1510-1515, è stato oggetto di discussioni riguardo alla sua attribuzione a Leonardo e al tema raffigurato. Originariamente parte della collezione di Francesco I, fu trasformato da "San Giovanni Battista" a "Bacco" con modifiche simboliche.

  3. Quali sono le caratteristiche principali del dipinto "Bacco"?
  4. Il dipinto raffigura un giovane seminudo, originariamente San Giovanni Battista, seduto su una roccia con un bastone nodoso. Lo sfondo è un paesaggio dipinto con la tecnica della prospettiva aerea e dello sfumato, tipica di Leonardo.

  5. Come è stato modificato il dipinto per rappresentare Bacco?
  6. Il dipinto è stato modificato aggiungendo simboli pagani come foglie di vite, pelle di pantera e uva. La croce di San Giovanni è stata trasformata in un tirso, e il paesaggio è stato reso più idilliaco.

  7. Quali sono le controversie riguardanti l'attribuzione del dipinto a Leonardo?
  8. Il deterioramento del dipinto e l'assenza di studi preliminari rendono difficile l'attribuzione certa a Leonardo. Alcuni critici hanno suggerito che potrebbe essere opera di allievi o seguaci di Leonardo, ma oggi si tende a riconoscere l'ideazione e la tecnica a Leonardo stesso.

  9. Dove è conservato il dipinto e quali sono le sue dimensioni?
  10. Il dipinto è conservato al Museo del Louvre e misura 117 x 115 cm.

Domande e risposte