francescam04
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Concetti Chiave

  • Filippo Juvarra, formatosi a Roma, viene chiamato a Torino da Vittorio Amedeo II nel 1714 per lavorare su vari progetti, tra cui la facciata di Palazzo Madama.
  • La nuova facciata di Palazzo Madama include un ingresso rettangolare con scalone a doppia rampa, simile a quello della Reggia di Caserta.
  • Juvarra introduce un marcapiano per separare il piano terra dal primo piano, il quale è un piano e mezzo in altezza.
  • La facciata è suddivisa in tre parti con paraste di ordine gigante e presenta tre grandi vetrate al primo piano.
  • L'uso di colonne centrali e vetrate ampie enfatizza l'aspetto chiaroscurale e la trasparenza architettonica, permettendo la vista interna-esterna.

Indice

  1. Incontro con Vittorio Amedeo II
  2. Dettagli architettonici della facciata
  3. Elementi decorativi e chiaroscuro

Incontro con Vittorio Amedeo II

Filippo Juvarra si forma a Roma ma qui incontra Vittorio Amedeo II, che nel 1714 lo chiama per lavorare con sé e si trasferisce a Torino. Verrà poi chiamato per progettare la reggia di Madrid. A Torino gli viene richiesto di rifare la facciata del palazzo dove abitava la madre di Vittorio Amedeo II, ovvero di Palazzo Madama.

Dettagli architettonici della facciata

Crea una stanza d'ingresso alla vecchia facciata, che è rettangolare con scalone a doppia rampa (presente anche nella Reggia di Caserta).

Suddivide con una cornice marcapiano il piano terra dal primo piano (quest'ultimo in realtà corrisponde ad un piano e mezzo, perché è molto più alto del piano terra). Al piano terra: 3 finestre e 3 portoni di ingresso. 1° piano: 3 grandi vetrate e paraste di ordine gigante che suddividono la facciata in 3 parti. (di ordine gigante perché l'altezza non è limitata al singolo piano, ma sono alte come due piani: se gli elementi decorativi che dividono la facciata in 3 parti sono più alti, questi sono di ordine gigante).

Elementi decorativi e chiaroscuro

Al centro: uso di 4 colonne e vi è un lieve effetto chiaroscurale. A sinistra e a destra non ci sono effetti di ombra, perché le lesene non sporgono. Facciata illuminata senza ombra: se questa si forma è solo una linea, perché lee paraste sporgono di poco. Chiarezza: regola architettonica (dove stanno le vetrate, il cui uso si sviluppa nel 700), per far trasparire il prospetto progettuale. Le vetrate prendono tutta una parete e permettono di vedere dall'interno verso l'esterno e viceversa. All'interno: crea uno scalone a doppia rampa, stanza piena di luce.

Domande e risposte