Concetti Chiave
- L'Incoronazione di Spine di Tiziano, realizzata tra il 1540 e il 1542, esprime la sofferenza umana attraverso un'opera allegorica e simbolica.
- La composizione rappresenta Cristo immobile in accettazione del sacrificio, circondato da aguzzini in movimento, accentuando il contrasto tra serenità e violenza.
- Una versione successiva della stessa opera, datata 1570 e situata a Monaco, mostra uno stile diverso con pennellate più rapide.
- L'Autoritratto del Prado del 1566 rappresenta Tiziano come un anziano debole con il pennello, simbolo della sua professione, e una catena d'oro concessa da Carlo V.
- Nel ritratto, lo sguardo rivolto a sinistra simboleggia una riflessione sugli ultimi anni di vita e sulla morte imminente.
L'incoronazione di spine
L'opera: l'Incoronazione di Spine di Tiziano Vecellio è datata 1540-1542 ed è stata eseguita per la confraternita di Santa Corona nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano e fu rimossa nel 1797.
L'incoronazione esprime il significato ironico della sofferenza davanti alla violenza fisica e morale degli uomini e a quella meschinità umana di cui l'artista parla spesso in chiave allegorica nelle sue opere datate alla prima metà del '500. Gli aguzzini si muovono agitatamente mentre Cristo è immobile nell'accettazione del sacrificio.
Differenze stilistiche
Un'altra versione dell' Incoronazione di Spine si trova a Monaco ed è datata 1570, si può notare la differenza stilistica del colore e della pennellata del Tiziano più rapida nella versione di Monaco.
L'autoritratto del 1566 di Tiziano del Prado ritrae un vecchio dall'aspetto debole che tene in mano la professione del suo attributo: il pennello.
Al collo porta la catena d'oro a doppio giro che gli era stata conferita da Carlo V nel 1533 quando l'imperatore gli conferì il titolo di cavaliere.
Lo sguardo veritiero e realistico dell'artista è volto verso sinistra e quindi non al futuro (sarebbe girato allora verso destra) ma bensì verso la morte e gli ultimi anni della sua vita che si presentano più difficili.
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