Concetti Chiave
- Donatello scolpì il San Giorgio tra il 1416-17 per la Chiesa di Orsanmichele, ora esposta al Museo del Bargello.
- Rappresenta San Giorgio come un nobile condottiero romano, esaltando vigore morale e coraggio, ispirato dall'arte classica.
- La statua esemplifica il rapporto figura-spazio, riflettendo le nuove idee prospettiche di Brunelleschi.
- Il basamento presenta un bassorilievo con San Giorgio che salva una principessa, utilizzando un innovativo spazio illusionistico.
- Donatello introduce lo "schiacciato" per una rappresentazione plastica, influenzando le future generazioni di artisti.
Indice
Donatello e il suo ritorno
Il giovane Donatello, di ritorno dal viaggio a Roma del 1402 che gli aveva fatto scoprire l’arte classica, scolpì diverse statue in marmo per molte chiese fiorentine. La più importante è senza dubbio il San Giorgio (1416-17), concepita per una delle nicchie esterne a forma di tabernacolo gotico della Chiesa di Orsanmichele ( oggi la statua si trova al Museo del Bargello).
San Giorgio: un eroe rinascimentale
Secondo la tradizione, san Giorgio era un cavaliere cristiano che aveva ucciso un drago e salvato una principessa offerta in sacrificio al mostruoso animale. Un eroe, dunque, protagonista di un’azione coraggiosa ispirata da Dio: per questo motivo Donatello lo rappresenta, con una folgorante intuizione, come un nobile condottiero romano dallo sguardo fiero e orgoglioso. La posizione salda delle gambe, il pugno destro che in origine serrava una spada e l’espressione concentrata ne esaltano la fermezza e la solennità - un misto di vigore morale, pubblica dimostrazione di coraggio e consapevolezza delle proprie capacità -, in una non casuale allusione all'uomo nuovo del Rinascimento. La fonte di ispirazione è la scultura antica, dalla quale Donatello riprende anche la ponderazione, infondendo una lieve torsione alla figura che evita così il rischio di staticità.
Innovazioni artistiche di Donatello
Il santo è inserito nello spazio della nicchia, che diventa parte integrante della rappresentazione: una chiara dimostrazione di conoscenza delle nuove idee prospettiche di Brunelleschi e dell'importanza che nell’arte stava assumendo il rapporto figura-spazio.
La statua poggia su un basamento con un bassorilievo raffigurante San Giorgio che libera la principessa. La geniale novità proposta da Donatello è lo spazio illusionistico, nitido e percepibile, entro cui si svolge la drammatica scena del santo a cavallo che uccide il drago: la soluzione è semplice ma efficace, ottenuta sia attraverso lo scorcio della grotta a sinistra e del portico a destra, sia attraverso lo schiacciato: le figure del drago, del cavallo, del santo e della principessa, più vicine e quindi più spesse, risultano concepite in modo plastico, mentre lo sfondo, appena delineato, assume caratteri pittorici. Questa soluzione diverrà un esempio fondamentale per tutte le successive generazioni di artisti.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della statua di San Giorgio di Donatello?
- Come Donatello ha rappresentato San Giorgio nella sua scultura?
- Qual è l'innovazione proposta da Donatello nel bassorilievo della statua?
La statua di San Giorgio di Donatello, scolpita per la Chiesa di Orsanmichele, è considerata una delle opere più importanti dell'artista, rappresentando un eroe cristiano con un forte senso di vigore morale e consapevolezza delle proprie capacità, ispirato dall'arte classica e dalle nuove idee prospettiche del Rinascimento.
Donatello ha rappresentato San Giorgio come un nobile condottiero romano, con uno sguardo fiero e orgoglioso, una posizione salda e un'espressione concentrata, esaltando la fermezza e la solennità del santo, in un'allusione all'uomo nuovo del Rinascimento.
L'innovazione di Donatello nel bassorilievo della statua di San Giorgio è l'uso dello spazio illusionistico, che crea una scena drammatica e percepibile, con figure plastiche e uno sfondo pittorico, diventando un esempio fondamentale per le generazioni successive di artisti.