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Concetti Chiave

  • L'opera "Battesimo di Cristo" di Piero della Francesca è un esempio delle sue ricerche sulle proporzioni armoniche e sull'uso della luce.
  • La composizione, sebbene centrata sulla figura di Cristo, sfugge alla rigidità simmetrica grazie all'albero a sinistra che domina visivamente.
  • La divisione della tavola segue il rapporto aureo, conferendo all'immagine un equilibrio sottile e una solennità tranquilla.
  • Le figure nell'opera hanno un aspetto statuario, modellate da una luce zenitale che definisce chiaroscuri netti e riduce le ombre.
  • Cristo è rappresentato con una fissità e stabilità che suggeriscono un'essenza sovrumana, rispecchiata anche dall'albero accanto.

Piero della Francesca, Battesimo di Cristo

Il Battesimo di Cristo rappresenta un punto di arrivo delle ricerche di Piero della Francesca sulle proporzioni armoniche e sulla luce. La tavola è composta da una forma pressoché quadrata sormontata da una semicircolare.
Sull’asse verticale si trova la figura di Cristo, ma ciò non irrigidisce la composizione entro uno schema simmetrico; l’albero a sinistra, anzi, possiede un peso visivo maggiore rispetto alla parte centrale e svolge un ruolo dominante.

Esso divide la composizione in parti che hanno tra loro un rapporto aureo, ovvero il rapporto geometrico-proporzionale che fin dall’antichità è stato considerato come massima espressione armonica.
Lo schema compositivo basato sul rapporto aureo ritorna nelle opere di Piero: da esso si genera un ordine non immediatamente riconoscibile, ma che dona all’immagine un carattere di equilibrio e di pacata solennità.
Ogni elemento, sia esso figura principale o dettaglio descrittivo, è riferito all’insieme con una tale chiarezza da apparirci, persi, irreale. Le figure hanno un aspetto statuario, modellate da una luce quasi zenitale che le tornisce producendo un chiaroscuro netto e quasi annulla le ombre portate.
Simile a una colonna è la figura di Cristo, così come l’albero che, in questo modo, ne ribadisce la stabilità; la fissità del suo volto comunica un’essenza sovrumana.

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