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Concetti Chiave

  • La tavola del Battesimo di Cristo, realizzata da Piero della Francesca, è parte centrale di un polittico iniziato da Antonio d'Anghiari e completato da Matteo di Giovanni.
  • La scena raffigura Cristo al centro, con San Giovanni Battista a destra e tre angeli a sinistra, ambientata tra le acque del Giordano con un paesaggio che richiama Sansepolcro.
  • Gli elementi simbolici includono il noce vicino a Cristo, alludendo al legno della Croce e alla valle di Nocèa, e la presenza dello Spirito Santo come colomba.
  • L'uso della luce e della prospettiva crea un'atmosfera sospesa, con una distribuzione uniforme della luce che avvolge le figure senza ombre pesanti.
  • Il dipinto riflette temi teologici, come la Trinità, e riferimenti al Concilio di Ferrara-Firenze, con elementi che simboleggiano l'unità tra le Chiese greca e latina.

Indice

  1. La creazione del dipinto
  2. Descrizione della scena
  3. Simbolismo dell'albero e del battesimo
  4. Dettagli del paesaggio e dei personaggi
  5. Riferimenti teologici e simbolici
  6. Allusioni alla Trinità e unità della Chiesa

La creazione del dipinto

La tavola con il battesimo di Cristo è stata realizzata per la chiesa di San Giovanni Val d’Afra a Sansepolcro intorno al 1443-1445. Questo dipinto doveva costituire la parte centrale di un polittico la cui carpenteria era stata disegnata alla fine del 1433 da Antonio d'Anghiari.

Il polittico venne finito nel 1460 dal pittore Matteo di Giovanni.

Descrizione della scena

La figura di Cristo è immobile e occupa il centro della tavola. A destra c'è San Giovanni Battista che versa l'acqua sulla testa di Cristo battezzandolo, mentre a sinistra ci sono tre angeli che assistono alla scena.

La scena avviene fra le acque del Giordano, in Palestina, ma Piero della Francesca dipinge il paesaggio della valle del Tevere, con una cittadina piena di torri, chiusa fra le sue mura, alle pendici di un colle: Sansepolcro.

La saldezza del corpo di Cristo è ripetuta a sinistra, dal tronco dritto dell’albero. La sua chioma, che ha una forma emisferica, determina una sorta di cupola che copre l'immagine di Gesù. Sopra di lui si libera in volo lo Spirito Santo, in forma di colomba con le ali spiegate.

Simbolismo dell'albero e del battesimo

L’albero vicino a Gesù è un noce, che si ricollega all’antica denominazione della valle in cui sorge Sansepolcro: Val di Nocèa. Inoltre, la presenza di un albero vicino a Gesù, in primo piano e così tanto implicato nella narrazione, è un’allusione al legno della Croce.

Alla destra del Battista un giovane si sta spogliando prima del battesimo, dal momento che veniva considerato dalla Chiesa come l’atto esterno dello spogliarsi dei peccati. Questo gesto però può essere anche visto come l'atto del vestirsi: la veste bianca è un’allusione alla nuova vita dopo il battesimo. Questa doppiezza dell'azione è forse voluta da Piero per manifestare entrambi i significati relativi al battesimo.

Dietro al giovane ci sono i Farisèi e Sadducèi (i Farisei erano una setta religiosa e politica ebraica che seguiva rigidamente le leggi di Dio, mentre i Sadducei erano un gruppo politico religioso, espressione dell'oligarchia sacerdotale, e che erano molto aperti verso i dominatori romani) che si allontanano seguendo il corso del fiume nelle cui acque si specchiano.

Dettagli del paesaggio e dei personaggi

Il cielo limpido è segnato da delle nuvole bianco-grigie, il paesaggio è luminoso e limpido, come se fosse tutto in primo piano. La strada ondulata che porta alla città, le curve del fiume che si allarga alla base della tavola, gli alberi conici e i tronchi d'albero tagliati che proiettano la loro ombra sul prato danno una certa profondità dello spazio prospettico e della lontananza dei colli.

I corpi dei personaggi, che sembrano statue di cera, hanno dei volti diversi: tondi, ovali, rigidi, e su di essi si diffonde una luce morbida e omogeneamente distribuita (quella della volta celeste e non quella del sole) che non crea ombre pesanti, ma avvolge il tutto determinando un’atmosfera sospesa e irreale. La luce costruisce le forme, illumina i contorni, che non sono evidenziati da un segno scuro, quello del disegno, che invece altri pittori fiorentini mettevano in evidenza per dare più concretezza alle figure.

Riferimenti teologici e simbolici

È possibile che questa tavola faccia riferimento a delle questioni dibattute durante il Concilio di Ferrara-Firenze del 1438-1439. Durante questo Concilio la tesi della chiesa romana per quanto riguarda la dottrina della Trinità prevalse su quella della chiesa di Costantinopoli.

Allusioni alla Trinità e unità della Chiesa

La scelta del soggetto, il battesimo di Cristo, coinvolge la raffigurazione della prima manifestazione delle tre persone della Trinità. In questa composizione non appare Dio padre, ma, nonostante ciò, una pioggia d'oro scende dall'alto sulla colomba e su Gesù, ed è chiaramente una manifestazione dell’emanazione da Dio. D'oro sono anche le aureole prospettiche di Cristo e di San Giovanni.

La forma della tavola e lo schema compositivo alludono alla Trinità. La tavola è infatti composta da una parte inferiore, rettangolare, ed una superiore, semicircolare. Il lato superiore del rettangolo, che passa per le ali della colomba, è anche la base del triangolo equilatero, i cui vertici sta sul piede destro di Cristo il cui centro cade sulle sue mani unite.

Un'altra allusione alla Trinità sono gli angeli, che sono in tre, e inoltre i colori della veste di quello a sinistra. Il rosso, il blu e il bianco, che erano i colori degli abiti dell'ordine dei Trinitàri istituito da Papa Innocenzo III nel 1198.

Gli abiti e copricapi orientali che caratterizzano i Sadducei e i Farisei rinviano al concilio dei Greci: sono gli stessi dei sacerdoti bizantini che Piero aveva osservato a Firenze nel 1439. Uno di loro si ferma a guardare la scena, indicando la colomba e la pioggia d’oro.

Un altro riferimento all’unità della Chiesa greca e quella latina, sono l’angelo in centro (coronato di rose) e quello di destra (che è coronato di foglie) che si tengono per mano e si abbracciano. Il terzo angelo (coronato da un gioiello) li guarda e con il palmo della mano destra rivoltò verso il basso, richiama un antico gesto di concordia. Concordia che è voluta da Dio: l’angelo è vestito di rosso, bianco e blu, i colori che nelle raffigurazioni occidentali caratterizzano l’Eterno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico e artistico della realizzazione del "Battesimo di Cristo" di Piero della Francesca?
  2. Il dipinto è stato realizzato intorno al 1443-1445 per la chiesa di San Giovanni Val d’Afra a Sansepolcro e doveva essere la parte centrale di un polittico. La carpenteria del polittico fu disegnata da Antonio d'Anghiari nel 1433 e completata da Matteo di Giovanni nel 1460.

  3. Quali elementi simbolici sono presenti nel dipinto e cosa rappresentano?
  4. Il dipinto include simboli come l'albero di noce, che allude al legno della Croce, e la colomba che rappresenta lo Spirito Santo. La pioggia d'oro simboleggia l'emanazione divina, mentre i colori degli angeli richiamano l'ordine dei Trinitàri.

  5. Come Piero della Francesca rappresenta la Trinità nel dipinto?
  6. La Trinità è suggerita attraverso la composizione della tavola, con una parte inferiore rettangolare e una superiore semicircolare, e il triangolo equilatero che si forma con il piede di Cristo. Gli angeli in tre e i loro colori richiamano ulteriormente la Trinità.

  7. Quali riferimenti storici e religiosi sono presenti nel dipinto?
  8. Il dipinto fa riferimento al Concilio di Ferrara-Firenze del 1438-1439 e all'unità tra la Chiesa greca e latina. Gli abiti dei Sadducei e Farisei richiamano i sacerdoti bizantini osservati da Piero a Firenze.

  9. Qual è l'atmosfera creata dalla luce nel dipinto?
  10. La luce nel dipinto è morbida e omogeneamente distribuita, creando un'atmosfera sospesa e irreale. Essa illumina i contorni senza ombre pesanti, costruendo le forme in modo che sembrino statue di cera.

Domande e risposte