Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Da Vinci, Leonoardo - Il Cenacolo Pag. 1 Da Vinci, Leonoardo - Il Cenacolo Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Da Vinci, Leonoardo - Il Cenacolo Pag. 6
1 su 8
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Il Cenacolo, Leonardo Da Vinci


In quest´opera Leonardo rappresenta le emozioni dei protagonisti della storia, Gesù e gli Apostoli. Sappiamo che per il pittore è molto importante illustrare i ”moti dell'animo”: nel suo Trattato della Pittura scrive che il bravo pittore deve saper rappresentare non solo l'aspetto esteriore dell'uomo ma anche i suoi pensieri,  le sue emozioni; la prima cosa non è difficile da fare, ma la seconda sì, perché pensieri ed emozioni si devono rendere con i gesti e gli atteggiamenti (Lo bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè  l’homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perché s’ha a figurare con gesti e movimenti delle membra).

Per questo motivo Leonardo decide di rappresentare il momento successivo alle parole di Gesù "Uno di voi mi tradirà".
È il momento più drammatico della Cena: ogni apostolo si domanda e domanda agli altri chi può essere il traditore. Leonardo si concentra sull'effetto che le parole di Gesù provocano sugli apostoli, sulla loro reazione: proprio per questo cambia il modo di rappresentare la scena rispetto agli artisti precedenti.
Estratto del documento

Cenacolo

Il di Leonardo:

In quest´opera Leonardo rappresenta le emozioni dei protagonisti della storia, Gesù e gli Apostoli.

Sappiamo che per il pittore è molto importante illustrare i ”moti dell'animo”: nel suo Trattato della

Pittura scrive che il bravo pittore deve saper rappresentare non solo l'aspetto esteriore dell'uomo ma

anche i suoi pensieri, le sue emozioni; la prima cosa non è difficile da fare, ma la seconda sì,

perché pensieri ed emozioni si devono rendere con i gesti e gli atteggiamenti (Lo bono pittore ha da

dipingere due cose principali, cioè l’homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo

difficile perchè s’ha a figurare con gesti e movimenti delle membra).

Per questo motivo Leonardo decide di rappresentare il momento successivo alle parole di Gesù

"Uno di voi mi tradirà".

È il momento più drammatico della Cena: ogni apostolo si domanda, e domanda agli altri, chi può

essere il traditore. Leonardo si concentra sull'effetto che le parole di Gesù provocano sugli apostoli,

sulla loro reazione: proprio per questo cambia il modo di rappresentare la scena rispetto agli artisti

precedenti.

Prendiamo ad esempio l'Ultima Cena di Andrea del

Castagno (1450): Giuda, il traditore, è rappresentato, da

solo, davanti alla tavola mentre gli altri apostoli, e Gesù,

sono tutti dall'altro lato, uno accanto all'altro. La scena è

solenne, ma non particolarmente drammatica.

Invece Leonardo rappresenta Giuda in mezzo agli

altri apostoli e organizza quattro gruppi di tre

figure ai lati di Gesù, che sta al centro. Gesù e

Giuda sono gli unici immobili e calmi,

diversamente dagli altri che sono agitati e

sconvolti: solo loro due sanno la verità. Giuda è

anche l'unica figura del dipinto in ombra. La

scena è molto drammatica.

Cominciamo da sinistra. Il primo gruppo è formato da tre personaggi in piedi:

Bartolomeo, Giacomo Minore ed Andrea.

Giacomo

Bartolomeo Andrea Pietro Giuda Giovanni

Minore Copia del Cenacolo di Giampietrino, 1520

Dettagli
Publisher
8 pagine
2 download