Concetti Chiave
- Correggio sviluppò uno stile personale caratterizzato da dolcezza e grazia, evidente nell'Adorazione dei pastori.
- L'opera, nota come La notte, è ambientata in un notturno e fu commissionata nel 1522 per la chiesa di San Prospero a Reggio Emilia.
- Innovativa è la concezione luministica con il Bambino come fonte di luce che illumina personaggi e dettagli emergendo dall'oscurità.
- La composizione dinamica presenta un taglio diagonale e asimmetrico, con pose e scorci inusuali che animano la scena.
- Correggio, influenzato da Leonardo, interpretò il tema con intimità e delicatezza, anticipando elementi dell'arte barocca.
Indice
Stile personale di Correggio
Correggio maturò uno stile molto personale, fatto di dolcezza e di grazia. Il dipinto che forse meglio esprime questa maniera è l'Adorazione dei pastori, detta La notte perchè ambientata in uno splendido notturno e per distinguerla da un'altra Sacra conversazione detta Il giorno. L'opera fu commissionata nel 1522 per l'altare maggiore della chiesa di San Prospero a Reggio Emilia.
Innovazioni nella composizione
Diverse sono le novità della composizione, che vede radunati giovani pastori e angeli attorno alla Madonna con il Bambino, mentre alle loro spalle nell'ombra vi è san Giuseppe che trattiene l'asinello. Prima di tutto innovativa è la concezione luministica: la fonte di luce, calda come quella di una fiamma, è il Bambino stesso e i vari personaggi, cosi come i dettagli della vegetazione in primo piano, sembrano prendere vita da lui emergendo dall'oscurità . Molto dinamico è il taglio diagonale e asimmetrico, evidente nell'insolito scorcio del piccolissimo Bambino, nelle pose delle figure, nelle linee ideali tracciate dalle gambe del pastore, dal suo bastone, dal tronco della mangiatoia e dalle colonne.
Interpretazione intima e delicata
Memore della lezione leonardesca sui moti dell'animo, Correggio interpreta il tema in modo intimo e delicato, conferendogli una pacata allegria che traspare dalle pose degli angeli e dai giochi di sguardi, elementi che verranno sviluppati nell'arte barocca del Seicento e che trovano in Correggio il loro vero iniziatore.