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Concetti Chiave

  • Caravaggio, nato nel 1571, è noto per il suo carattere ribelle e il suo stile pittorico che ritrae la cruda realtà quotidiana.
  • Le opere di Caravaggio, spesso basate su modelli di strada, furono rifiutate dagli ordini religiosi per la loro rappresentazione diretta e umanizzata della santità.
  • Il suo stile è caratterizzato da un uso magistrale della luce che esalta la realtà, come nelle nature morte che simboleggiano la caducità della vita.
  • Conosciuto come "il pittore maledetto", Caravaggio visse una vita turbolenta tra risse, duelli e fughe, culminata con la sua morte nel 1610.
  • Le sue opere spesso includono autoritratti e soggetti mitologici, ribaltando le convenzioni dell'arte religiosa del tempo.

Indice

  1. L'infanzia e la ribellione di Caravaggio
  2. La carriera e le controversie a Roma
  3. I guai legali e la fuga
  4. La pittura e la luce
  5. L'umanizzazione della santità

L'infanzia e la ribellione di Caravaggio

Nasce nel 1571, fu chiamato Caravaggio dal nome del paese in provincia di Bergamo dove aveva vissuto da bambino (egli si firma Michelangelo Merisi).

La sua figura fu oggetto di critiche già dai suoi contemporanei che condannavano le oscene nudità, l'offesa alla decenza e al decoro.

Il carattere inoltre, ribelle e violento, tramandò l'idea di un uomo stravagante al limite della pazzia.

La sua pittura riproduce la nuda realtà: i suoi santi erano modelli tratti dalla strada, le sue scene sacre rappresentano gesti e contesti quotidiani.

Le opere vengono rifiutate dagli ordini religiosi.

La carriera e le controversie a Roma

Caravaggio, nato nel nord Italia, ben presto si trasferisce a Roma per fare carriera. Nel 1601 a Roma si trovava ancora senza un recapito. Forse la famiglia aveva alcuni terreni e rimasto orfano furono venduti per il soggiorno a Roma.

Aveva l'abitudine di lavorare un paio di settimane e per un mese andare a spasso con una spada e un servo a fianco, duellando, facendo risse e giocando a palla.

I guai legali e la fuga

Nel 1603 riceve una querela per aggressione; poco dopo viene citato in tribunale per aver diffuso poesie scurrili; un garzone di osteria lo accusò di avergli tirato in faccia un piatto di carciofi.

Nel 1605 è arrestato per porto di armi abusive; lo stesso anno aggredisce una notaia; è querelato da una donna per aver preso a sassate una finestra.

Nel 1606 uccide Panuccio Tommasoni dopo un litigio alla pallacorda. Sarà costretto a fuggire da Roma rifugiandosi in diverse città per evitare la condanna a morte. Fugge a Napoli, Malta (dove verrà imprigionato). Evaso dal carcere vaga a Siracusa, Messina, Palermo, di nuovo Napoli dove viene aggredito dalle guardie, ridotto quasi in fin di vita e arrestato. Morirà sulla spiaggia di Porto Ercole poco prima di ricevere la gloria del papa nel 1610.

La pittura e la luce

Fin dalle prime esperienze artistiche Caravaggio dimostra una straordinaria capacità di cogliere la realtà attraverso la luce.

Nella bottega del Cavalier D'Arpino a Roma si specializza nella natura morta che rende estremamente realistica, dipingendo gli effetti della luce sulla buccia dei frutti (le pesche vellutate, gli acini umidi, le foglie rinsecchite.). Preferisce dipingere canestri di frutta matura quasi ammaccata, che simboleggiavano la caducità della vita umana ed erano presagio di morte.

Queste opere spesso presentano anche l'autoritratto del pittore e diventano soggetti mitologici (bacco) simbolicamente rappresentati.

L'umanizzazione della santità

A Roma dipinge per molti ordini religiosi. Le figure dei santi vengono sempre molto umanizzate (prende i modelli dalla strada), inserisce le scene in luoghi modesti (taverne).

Caravaggio ribalta, rispetto al passato, il concetto di santità. Le aureole sono appena visibili: la santità sta tra la gente umile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del nome "Caravaggio"?
  2. Caravaggio prende il nome dal paese in provincia di Bergamo dove visse da bambino, anche se il suo vero nome era Michelangelo Merisi.

  3. Quali critiche ricevette Caravaggio dai suoi contemporanei?
  4. Caravaggio fu criticato per le oscene nudità nelle sue opere e per l'offesa alla decenza e al decoro, oltre che per il suo carattere ribelle e violento.

  5. Come si caratterizza lo stile pittorico di Caravaggio?
  6. Lo stile di Caravaggio è noto per la rappresentazione della nuda realtà, l'uso straordinario della luce e la scelta di modelli tratti dalla strada per le sue scene sacre.

  7. Quali furono le conseguenze delle azioni violente di Caravaggio?
  8. A causa delle sue azioni violente, Caravaggio fu costretto a fuggire da Roma e rifugiarsi in diverse città per evitare la condanna a morte, fino alla sua morte nel 1610.

Domande e risposte