Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Caravaggio's "Santa Caterina d’Alessandria" illustrates the transition from genre painting to altar pieces, showcasing figures emerging from dark backgrounds modeled by light.
  • The painting emphasizes a contrast between Saint Catherine's elegant attire and the concept of martyrdom, with allegorical objects like the broken wheel symbolizing divine intervention.
  • Saint Catherine's story of conversion, defiance against Emperor Massenzio, and miraculous survival is depicted through a realistic portrayal, breaking traditional saint iconography.
  • The model for the painting, Fillide Melandroni, a known prostitute, embodies the aspects of royalty, martyrdom, and sanctity, reflecting both her and Caravaggio's struggles.
  • Scholars suggest the work may allude to true science, challenging the Counter-Reformation's stance on allegorical representations, diverging from traditional Catholic iconography.

Indice

  1. Caravaggio e il passaggio artistico
  2. La storia di Santa Caterina
  3. La modella e l'iconografia
  4. Simbolismo e Controriforma

Caravaggio e il passaggio artistico

L’opera, a cui Caravaggio ha lavorato fra il 1598 e il 1599 circa, segna il passaggio fra la produzione artistica di genere e la realizzazione delle pale di altare che hanno arricchito varie chiese romane. Le figure, come in questo caso, emergono dal fondo, di solito molto scuro per essere modellate dalla luce mentre i vari oggetti, che spesso hanno un significato allegorico, sono dipinti con estremo naturalismo. La santa, inginocchiata su di un cuscino rosso, veste un abito di broccato ed un corpetto molto elegante sia nella fantasia che nei colori e contrasta nettamente con il concetto del martirio. Da sottolineare che nella ruota, spezzata perché per miracolo divino si ruppe, durante la tortura, sono ben visibili le venature del legno.

La storia di Santa Caterina

Figlia di un re egiziano, la ragazza essendosi convertita alla religione cristiana, oppose un netto rifiuto al matrimonio combinato con l’imperatore romano Massenzio e fu costretta a difendere la sua posizione di fronte a cinquanta filosofi e scienziati, riuscendo a convertili tutti alla sua fede. Allora, fu imprigionata con l’intento di lasciarla morire di fame, ma fu nutrita, per miracolo, da una colomba. Condannata al supplizio della ruota, anche questa volta fu salvata per miracolo divino e alla fine fu decapitata.

La modella e l'iconografia

La santa non tiene gli occhi alzati verso il cielo come avviene sempre nelle iconografie tradizionali dei santi. Essa dimostra di essere una donna reale che rivolge il suo sguardo penetrante verso lo spettatore. Conosciamo l’identità della modella che ritroviamo in altre due tele: Conversione di Maddalena e Giuditta e Oloferne. Si tratta di Fillide Melandroni, una prostituta che viveva nello stesso quartiere romano di Campo Marzio, in mezzo a bettole malfamate e sordide locande, abituata a prostituirsi fin da bambina (nella tela ha 16 anni). Dal suo sguardo, l’osservatore riesce a capire che la ragazza è consapevole di quello che le succederà, ma lascia sfuggire anche un po’ di paura. Potremmo accostarla allo stesso Caravaggio perché entrambi hanno conosciuto da vicino la difficoltà di vivere.

Simbolismo e Controriforma

Negli altri due quadri, Caravaggio dipinge sempre lo stesso viso, gli stessi capelli fulvi, il naso è sempre dritto e le labbra sensuali; perfino il costume indossato è molto simile Essa incarna tre aspetti di Santa Caterina: la regalità, il martirio e la santità. La regalità ci è data dal cuscino rosso damascato e dalla ricchezza dell’abito, il concetto di martirio è collegato alla ruota, alla spada dalla punta insanguinata e dalla palma, la santità è richiamata dall’ aureola. Per quest’ultimo aspetto occorre notare che il pittore introduce una novità: inserisce un filo di aureola intorno al capo della donna, che invece fino ad allora era riservata alla Vergine. Alcuni studiosi ritengono, alla luce della storia di Santa Caterina che la tela costituisca un’allusione alla personificazione della vera scienza, cioè della filosofia. Se fosse così, ci troveremmo di fronte ad un Caravaggio che prende una posizione netta nei Confronti della Controriforma, imperante in quegli anni. Infatti, la Controriforma condannava il valore allegorico dato eventualmente ad una rappresentazione di santi, i quali dovevano sempre essere dipinti secondo i canoni tradizionali dell’iconografia cattolica.

La tela è esposta al museo Thyssen-Bormemisza di Madrid.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato allegorico degli oggetti dipinti da Caravaggio nell'opera "Santa Caterina d’Alessandria"?
  2. Gli oggetti dipinti da Caravaggio, come la ruota spezzata e la spada insanguinata, hanno un significato allegorico che rappresenta il martirio di Santa Caterina, mentre il cuscino rosso e l'abito ricco simboleggiano la regalità.

  3. Chi è la modella utilizzata da Caravaggio per il dipinto "Santa Caterina d’Alessandria"?
  4. La modella è Fillide Melandroni, una prostituta che viveva nel quartiere romano di Campo Marzio, e il suo volto appare anche in altre opere di Caravaggio come "Conversione di Maddalena" e "Giuditta e Oloferne".

  5. Quali sono i tre aspetti di Santa Caterina rappresentati nel dipinto di Caravaggio?
  6. I tre aspetti rappresentati sono la regalità, il martirio e la santità, evidenziati rispettivamente dal cuscino rosso e dall'abito, dalla ruota e dalla spada, e dall'aureola.

  7. Come Caravaggio introduce una novità nell'iconografia tradizionale dei santi nel dipinto "Santa Caterina d’Alessandria"?
  8. Caravaggio introduce una novità inserendo un filo di aureola intorno al capo della santa, un elemento che fino ad allora era riservato alla Vergine.

  9. Dove è esposta attualmente la tela "Santa Caterina d’Alessandria" di Caravaggio?
  10. La tela è esposta al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.

Domande e risposte