Concetti Chiave
- Caravaggio si focalizza su temi religiosi, spesso per committenti aristocratici vicini agli ambienti ecclesiastici, utilizzando un forte realismo nelle sue rappresentazioni.
- Le opere di Caravaggio, come "Cena di Emmaus" e "Giuditta e Oloferne", mostrano un uso innovativo della luce, che assume significati simbolici e plastici.
- La "Vocazione di San Matteo" rappresenta tre momenti chiave della vita di Matteo, con un'integrazione di realismo e simbolismo religioso, evidenziando la conoscenza di Cristo come essenziale per la vocazione.
- Caravaggio affronta l'opposizione con la sua prima versione di "San Matteo e l'angelo", che viene rifiutata per la sua rappresentazione realistica e diretta, successivamente sostituita da una versione più accettabile per il contesto contro-riformistico.
- Le opere di Caravaggio, posizionate in chiese come San Luigi de' Francesi, invitano a una riflessione profonda, fondendo la luce naturale con quella scenografica per creare un effetto tridimensionale e coinvolgente.
Indice
Apprezzamento delle scelte artistiche
Le sue scelte artistiche vengono apprezzate da una ristretta cerchia di intellettuali, per lo più aristocratici, spesso vicini agli ambienti ecclesiastici.
Caravaggio si concentrerà sempre più sulla rappresentazione di figure. Temi: prevalentemente saranno soggetti a tema religioso, data l'entità dei committenti.
Caravaggio si servì di modelle e modelli e realizzò le sue opere in studio. Notiamo un forte realismo.
Cena di Emmaus e vocazione di Matteo
Cena di Emmaus, 1597. Se ne trova una copia alla national Gallery di Londra e una alla pinacoteca di Brera. Lo spazio dell'osservatore è anche quello della scena.
1599: vocazione di San Matteo. Si torva nella Chiesa di San Luigi de' Francesi a Roma. Matteo era un pubblicàno, un esattore delle tasse. Fu uno dei 12 apostoli, ma anche uno dei 4 evangelisti. I tre momenti rappresentati: la vocazione, la stesura del vangelo e il martirio. Il quadro del martirio presenta ancora influssi manieristi e attraverso la radiografia si è scoperto che vi è un dipinto sotto il dipinto, vi fu quindi una certa insicurezza. La scena si svolge all'interno di una chiesa, dove Matteo stava battezzando, Caravaggio rappresenta un carnefice che lo colpisce. Alla scena assistono delle persone, che fuggono inorridite. Manierismo perché c'è compiacimento nella resa dei contenuti e dei volumi, tuttavia già in questo quadro Caravaggio fa un uso particolare della luce, che proviene da sinistra in alto. La luce ha funzione plastica e scenografica, ma è una luce che si carica di significati simbolici.
Significato della vocazione
Dopo il martirio Caravaggio dipinge la vocazione. La scena è ambientata in una taverna. Il realismo di Caravaggio significa anche interrogarsi sull'origine delle questioni e dare una sua chiave di lettura, così succede anche per la vocazione. Caravaggio si chiese: che cosa ci vuole per avere la vocazione? Innanzitutto la conoscenza di Cristo. La chiamata è innanzitutto la luce, Dio. Di fianco a Cristo si trova San Pietro, che rappresenta la Chiesa, simbolicamente parte del messaggio vocazionale. I fanciulli rispondono perché il messaggio è che è la purezza di spirito che ci porterà alla chiamata.
Le opere sono posizionate nell'ultima cappella a sinistra della chiesa.
Per vedere la vocazione bisogna fermarsi ad osservarla, c'è un chiaro invito a una riflessione più profonda. Matteo e gli altri alzandosi dal tavolo usciranno e seguiranno Cristo. Idea di fusione tra luce reale e luce artificiale arriverà al suo apice nell'opera di Bernini situata nell'abside di San Pietro. Si tratta di un'opera colossale dove la cattedra di Pietro è sormontata dalla corolla dello Spirito Santo e dalla colomba. La luce vera che entra dalla vetrata si fonde quindi con la luce scenografica artificiale generata dai raggi d'oro. Caravaggio ha pensato la prospettiva con punto di fuga fuori dal quadro che crea un effetto di scorcio. Citazione michelangiolesca: il dito, la mano di Cristo. Ha un senso teologico: Cristo indica la via della vocazione come una nuova vita.
San Matteo e l'angelo
Nel quadro "San Matteo e l'angelo" il tema è quello della stesura del vangelo. Prima versione del 1600, rifiutata. Rifiutata perché 1) stranezza del risalto in cui sono messi i piedi del santo 2) assenza dell'auteola 3) l'espressione del santo comunicata la difficoltà nello scrivere, tesi avvalorata dal fatto che l'angelo gli tiene la mano. Siamo nel contesto contro-riformistico. Questa immagine è molto più vera di quella che la sostituirà. Caravaggio ne esegue un'altra e la prima opera verrà conservata nella pinacoteca di Berlino, distrutta nella seconda guerra mondiale. Il quadro andrà quindi perduto e non ne abbiamo solo una foto in bianco e nero.
Nel secondo quadro realizzato non c'è contatto tra Matteo e l'angelo. Lo sgabello è l'elemento che coinvolge lo spettatore dato che sporge, elementi realistici che r ndono la scena credibile. In questo caso l'angelo ha l'aureola. La prospettiva è dal basso verso l'alto. Oggetti e dipinti sono dipinti in modo tridimensionale.
Altro quadro di Caravaggio : la Deposizione, a cui si ispirerà David nella rappresentazione della morte di Marat.
Domande da interrogazione
- Quali sono i temi principali delle opere di Caravaggio?
- Dove si trovano le copie della "Cena di Emmaus" di Caravaggio?
- Quali sono i tre momenti rappresentati nella "Vocazione di San Matteo"?
- Perché la prima versione del quadro "San Matteo e l'angelo" fu rifiutata?
- Qual è l'importanza della luce nelle opere di Caravaggio?
Caravaggio si concentra principalmente su soggetti a tema religioso, spesso commissionati da ambienti ecclesiastici, e le sue opere sono caratterizzate da significati profondi e un forte realismo.
Una copia della "Cena di Emmaus" si trova alla National Gallery di Londra e un'altra alla Pinacoteca di Brera.
I tre momenti rappresentati sono la vocazione, la stesura del vangelo e il martirio di San Matteo.
La prima versione fu rifiutata per la stranezza del risalto dei piedi del santo, l'assenza dell'aureola e l'espressione del santo che comunicava difficoltà nello scrivere.
La luce nelle opere di Caravaggio ha una funzione plastica e scenografica, caricandosi di significati simbolici e contribuendo a creare un effetto di fusione tra luce reale e artificiale.