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Concetti Chiave

  • Il Cavalier d’Arpino inizialmente ricevette l'incarico per la Cappella Cottarelli, ma fu Caravaggio a realizzare i dipinti grazie al supporto del Cardinal del Monte.
  • Caravaggio realizzò tre tele sulla vita di San Matteo, focalizzandosi su vocazione, angelo e martirio, temi che risuonavano con il suo approccio realistico.
  • La pala d’altare, la più importante, rappresenta l'episodio dell'angelo che scende dal cielo per spiegare il vangelo a San Matteo.
  • La prima versione del dipinto "San Matteo e l’angelo" fu rifiutata per la sua interpretazione ritenuta blasfema e fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale.
  • La seconda versione del dipinto fu accettata poiché eliminava il contatto fisico tra San Matteo e l'angelo, considerato inappropriato nella prima versione.

Indice

  1. L'incarico di Caravaggio
  2. Il tema della vita di San Matteo
  3. La pala d'altare e le versioni

L'incarico di Caravaggio

Inizialmente il Cavalier d’Arpino, presso cui Caravaggio lavorava a Roma, aveva ricevuto l’incarico di realizzare questo progetto tuttavia era troppo occupato per poter continuare e così il Cardinal del Monte aiutò Caravaggio a prendere questo incarico, che prevedeva tre tele con a tema la vita di San Matteo:

1. Vocazione

2. San Matteo e l’angelo

3. Martirio

Il tema della vita di San Matteo

Questo soggetto è uno stimolo per lui perché il santo era convertito che da esattore delle tasse diventò un discepolo di Gesù. Quindi non esiste un bene a priori, la verità di un messaggio può essere colta anche in un momento imprevedibile, dove c’è peccato può esserci anche il giusto per Caravaggio e quindi non bisogna rappresentare solo l’ideale.

La pala d'altare e le versioni

La pala d’altare era ovviamente l’opera più importante, si trova al centro con il secondo episodio, in cui un angelo scende dal cielo per esporre il significato del vangelo a San Matteo. La prima versione del lavoro venne scartata, poi comprata da privati e finita a Berlino anche se venne distrutta da alcuni bombardamenti della seconda guerra mondiale, venne rifiutata probabilmente per l’interpretazione blasfema. Il santo aveva infatti una posizione non adatta, scomoda e sgraziata in cui la veste viene sollevata a mostrare i piedi, inoltre è evidente la vecchiaia del soggetto per la sua stempiatura, e la dinamica tra l’angelo e il santo apparve troppo carnale. La seconda versione venne invece accettata in quanto non c’era più contatto tra i due personaggi.

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