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Concetti Chiave

  • "Amore e Psiche" di Antonio Canova rappresenta il momento in cui Cupido risveglia Psiche, con una composizione dinamica ispirata ad un affresco di Ercolano.
  • Il trattamento del marmo in "Amore e Psiche" dona morbidezza e trasparenza, eliminando i contrasti e rafforzando la tensione erotica tra i due amanti.
  • Il "Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria" utilizza una struttura piramidale e combina elementi pagani e cristiani per esplorare il tema della morte.
  • Canova si ispira a tradizioni classiche e rinascimentali per "Paolina Borghese nei panni di Venere vincitrice", enfatizzando l'erotismo e la bellezza naturale.
  • L'opera di Paolina Borghese suscitò scalpore per la nudità della nobildonna contemporanea, offrendo un'esperienza visiva innovativa con un meccanismo rotante.

Indice

  1. Il gruppo scultoreo di Amore e Psiche
  2. Il monumento funebre di Maria Cristina
  3. La statua di Paolina Borghese

Il gruppo scultoreo di Amore e Psiche

È un gruppo scultoreo realizzato da Antonio Canova tra il 1787 e il 1793, su commissione del colonnello John Campbell, anche se poi sarà acquistato dal generale napoleonico Murat. Il gruppo è composto da due giovani: il dio Amore (Cupido) e la bellissima mortale Psiche; per una delle prove che le sono imposte da Venere, deve scendere nell'Ade per recuperare un vaso da Proserpina e riconsegnarlo a Venere senza aprirlo ma la curiosità ebbe la meglio e lei cadde in un sonno profondo.

Lo scultore ha scelto di rappresentare il momento in cui Amore prende tra le sue braccia la fanciulla e la risveglia dal suo torpore, fissando nel marmo il momento precedente al bacio tra i due amanti. Lo schema compositivo è impeccabile e spinge l’osservatore a girare intorno alla statua per apprezzarne l’equilibrio da ogni angolazione. Si ha un inedito dinamismo e una studiata composizione a x rappresentata in alto dalle ali di Amore e in basso dagli assi dei corpi che convergono idealmente al centro del complesso. Questa composizione si ispira ad un affresco che vide ad Ercolano nel 1779. È presente una sottile tensione erotica, rafforzata dal doppio abbraccio degli amanti. Il trattamento del marmo, a lungo levigato e rifinito, ha eliminato ogni contrastante chiaroscuro e ha dato morbidezza al materiale, rendendolo quasi trasparente.

Il monumento funebre di Maria Cristina

Il monumento funebre è stato realizzato tra il 1798 e il 1805 per la Chiesa degli Agostiniani di Vienna; rappresenta l’occasione per Canova di tornare a riflettere sul tema della morte e della sepoltura, molto importante per la poetica neoclassica. Per la sua realizzazione, recupera un vecchio progetto per un monumento alla memoria del pittore Tiziano mai concluso pensato per la Chiesa dei Frari a Venezia. Ha una struttura piramidale che ricorda le tombe degli antichi egizi, alla cui sommità si trova l’effige di Maria Cristina, racchiusa in un medaglione sostenuto dall'allegoria della fama. Al centro della struttura, in cima ai gradini, si trova la porta d’accesso alla camera mortuaria ,che si apre nel buio, verso la quale si dirige un triste corteo funebre composto da figure che salgono ad intervalli irregolari ma ritmici e unite da un leggero tappeto disposto sulle scale, il quale unisce anche l’interno e l’esterno della tomba. Sul gradino più alto troviamo la Virtù che, affiancata da due fanciulle, tiene in mano l’urna contenente le ceneri di Maria Cristina, poi troviamo la Carità, che tiene per mano un vecchio con un bastone, mentre sulla destra c’è il genio funerario, simbolo dello spirito umano, e un leone, simbolo del vigore fisico, entrambi assopiti per rappresentare lo spegnersi della vita nella morte. Coniuga la tradizione pagana della processione funebre che accompagna le ceneri alla sepoltura e la memoria consolatrice cristiana, le “Celesti corrispondenze d’amorosi sensi”, come sono definite da Ugo Foscolo nel “Sepolcri”: per lui si tratta del legame tra morti e vivi che si nutre del sentimento generato in chi rimane dall'affetto per il caro estinto.

La statua di Paolina Borghese

È una statua realizzata tra il 1804 e il 1808 su commissione di Camillo Borghese, in cui è rappresentata la sorella di Napoleone I. Per la sua realizzazione, Canova s’ispira ai ritratti posti sui sarcofagi etruschi, alle Veneri d’età classica e recupera lo schema compositivo usato nella pittura cinquecentesca. Paolina è rappresentata seminuda, con un velo che le copre le gambe e rende la rappresentazione estremamente erotica, nei panni di Venere vincitrice: si ha un recupero dell’episodio mitologico in cui Paride deve scegliere chi tra Giunone, Venere e Minerva è la più bella e lui assegna la vittoria a Venere; la fanciulla ha appunto in mano il pomo della discordia che attesta la sua bellezza ed è rappresentata semidistesa su un’agrippina, il suo corpo molto sinuoso segue le linee del divanetto e stupisce per la sua incredibile naturalezza. Canova scelse di ricoprire le parti di pelle scoperta con della cera per dare un tono rosato. In quest’opera, mostra tutta la sua abilità di scultore: si pensa che fosse dotata di un meccanismo che la facesse ruotare, così che la luce la illuminasse sempre in modo diverso, mostrandone tutta la bellezza. Il fatto che si rappresentasse una nobildonna contemporanea nuda creò un tale scalpore e provocò un tale imbarazzo a Paolina che l’opera non fu più mostrata.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della scultura "Amore e Psiche" di Antonio Canova?
  2. La scultura "Amore e Psiche" di Antonio Canova rappresenta il momento in cui Amore risveglia Psiche dal suo torpore, catturando l'istante prima del loro bacio, con un dinamismo e una composizione studiata che evocano una sottile tensione erotica.

  3. Quali elementi caratterizzano il Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria?
  4. Il Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria è caratterizzato da una struttura piramidale che ricorda le tombe egizie, con un corteo funebre che si dirige verso la camera mortuaria, unendo tradizione pagana e memoria cristiana, come descritto da Ugo Foscolo.

  5. In che modo Canova ha rappresentato Paolina Borghese nella scultura "Venere vincitrice"?
  6. Canova ha rappresentato Paolina Borghese seminuda nei panni di Venere vincitrice, con un velo che copre le gambe e un pomo della discordia in mano, su un'agrippina, mostrando la sua abilità scultorea e creando un'opera di grande naturalezza ed erotismo.

  7. Quali influenze artistiche ha utilizzato Canova per la scultura di Paolina Borghese?
  8. Per la scultura di Paolina Borghese, Canova si è ispirato ai ritratti sui sarcofagi etruschi, alle Veneri classiche e ha recuperato schemi compositivi della pittura cinquecentesca, conferendo all'opera un tono rosato tramite l'uso di cera.

  9. Quali reazioni ha suscitato la scultura di Paolina Borghese al suo completamento?
  10. La scultura di Paolina Borghese ha suscitato scalpore e imbarazzo a causa della rappresentazione di una nobildonna contemporanea nuda, tanto che l'opera non fu più mostrata pubblicamente.

Domande e risposte