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Concetti Chiave

  • Filippo Brunelleschi, giovane genio del Rinascimento, sviluppò la prospettiva lineare e rivoluzionò l'architettura con un approccio razionale e misurato.
  • La Cupola di Santa Maria del Fiore è un capolavoro di ingegneria con una struttura autoportante a doppia calotta e un design rinascimentale che integra elementi gotici.
  • Progetti come lo Spedale degli Innocenti e la Sagrestia Vecchia di San Lorenzo mostrano l'uso di moduli cubici e proporzioni precise, tipici dello stile brunelleschiano.
  • La Cappella dei Pazzi e la Basilica di San Lorenzo esemplificano l'integrazione di elementi classici e innovativi, con l'uso di pietra serena per evidenziare gli elementi strutturali.
  • La Basilica di Santo Spirito, simile alla Basilica di San Lorenzo, sottolinea l'uso di colonne lisce, capitelli corinzi e il dado brunelleschiano per accentuare l'altezza e l'ariosità.

Indice

  1. Gioventù e formazione di Brunelleschi
  2. Cupola di Santa Maria del Fiore
  3. Linguaggio brunelleschiano
  4. Spedale degli Innocenti
  5. Sagrestia vecchia di San Lorenzo
  6. Cappella dei Pazzi
  7. Basilica di San Lorenzo
  8. Basilica di Santo Spirito

Gioventù e formazione di Brunelleschi

Il fiorentino Brunelleschi (1377-1446) aveva solo 24 anni quando partecipò al concorso del 1401 per la seconda porta bronzea del Battistero di Firenze. La sua formazione comprende il latino, ma preferisce le scienze e in particolare il disegno, la pittura, la scultura e l’architettura, si specializza nell’ultima dopo aver iniziato la sua attività come orafo. Tra il 1410 e il 1419 vive a Roma dove studia le architetture classiche, ricerca equilibrio, chiarezza e misura umana. Sono gli anni nei quali si occupa di ottica ed elabora la nuova teoria sulla prospettiva lineare come mezzo per dominare razionalmente l’ambiente circostante. L’arte diventa con lui un modo per razionalizzare la realtà. Secondo Giorgio Vasari, Filippo Brunelleschi diede vita alla nuova architettura rinascimentale, a questa nuova figura orgogliosa del proprio ruolo intellettuale.

Cupola di Santa Maria del Fiore

Cupola di Santa Maria del Fiore: Brunelleschi, già ingaggiato per fare le tre tribune e la sopraelevazione del tamburo, partecipò al concorso per realizzare la cupola, infatti mancava la copertura nella zona del coro, il diametro era di 54 metri aggiungendo il tamburo. Egli propose una cupola di rotazione (con il massimo di concavità nel centro di ogni vela) con una doppia calotta autoportante che potesse reggersi da sola durante la costruzione (essendo le centine di legno irrealizzabili) e una muratura in tecnica a spina pesce (dall’opus spicatum); iniziò nel 1420 con Ghiberti che però non ebbe molta rilevanza. La cupola è eretta su un tamburo ottagonale, ha otto finestre circolari dette oculi che illuminano l’interno; ci sono otto nervature di marmo bianco che convergono in un piano ottagonale in alto che ha una lanterna cuspidata attorniata da otto contrafforti a volute e chiusa con un sfera di bronzo dorato. Tutto raggiungibile dall’interno con scale e corridoi resi possibili dall'intercapedine tra le due calotte. La cupola ha una sagoma gotica perché la sezione è a sesto acuto: ciò deriva sia da ragioni tecniche (verticalizzare la spinta laterale) sia dalla volontà di armonizzarla con l'edificio gotico di Arnolfo di Cambio. Tuttavia la cupola è pienamente rinascimentale, razionale nella sua logica, misurata ed equilibrata nelle sue parti, la più grande cupola in muratura mai costruita fino ad oggi. Brunelleschi diventa un progettista. Aneddoto, brunelleschi lanciò l'idea della cupola autoportante ma siccome nessuno la approvava sfidò tutti gli architetti a trovare un'alternativa. L'opus spicatum usato si può vedere anche nel teatro di taormina perché ci sono i mattoni a vista.

Linguaggio brunelleschiano

Linguaggio Brunelleschiano: Tra il 1432 e il 1438 venne chiamato al nord per opere militari e civili e progettò altri edifici a Firenze, sempre alla ricerca della sperimentazione. Egli riprende la sintassi classica con gli ordini architettonici e l’arco a tutto sesto, ricorre ai capitelli corinzi e colonne lisce, e in via definitiva all’abaco sormontato da un segmento di trabeazione (dado brunelleschiano).

Spedale degli Innocenti

Spedale degli Innocenti: iniziato dal 1419 pose le basi per la piazza porticata della Santissima Annunziata, si articola attorno ad un chiostro centrale affiancato da una chiesa e il dormitorio degli orfani. La fabbrica si innalza su un ripiano di nove scalini, nove sono anche le arcate del porticato e le finestre di forma classica che sono sormontate da un timpano e poggiano sulla cornice dell’alta trabeazione (tangente al cervello degli archi) che a sua volta è sostenuta da un ordine maggiore di paraste situate all'estremità della fabbrica affiancate da colonne libere. L’intercolumnio è pari all’altezza delle colonne, quindi ogni campata è un cubo coperto da una volta a vela perché egli usa la stessa misura (modulo). Ai bambini che entravano nell'ospedale veniva assegnato spesso non solo il nome, ma anche un cognome. E questo era legato, generalmente, alla struttura stessa, per cui capitava che molti fanciulli si chiamassero Innocenti, Degli innocenti, Nocentini e così via

Sagrestia vecchia di San Lorenzo

Sagrestia vecchia di San Lorenzo: qui si ritrova la composizione modulare, incaricato da un de’ Medici che la voleva anche come cappella funeraria di famiglia. Si accede dal braccio sinistro del transetto della Basilica di San Lorenzo ed ha uno spazio cubico con una cupola emisferica a forma di ombrello (causata dalle nervature) e raccordata da quattro pennacchi sferici alle murature sottostanti, con dodici finestre circolari. pianta rettangolare ma Un modulo quadrato determina tutti i rapporti tra le parti. Lo spazio è definito da paraste e cornici in pietra serena che si stagliano sugli intonaci chiari (come nell'Ospedale degli Innocenti) disegnando lo spazio in modo rigoroso. La purezza del razionalismo brunelleschiano raggiunge qui il massimo livello. Nella cupoletta sopra l'altare vedi dipinto un cielo stellato blu e oro; la posizione degli astri corrisponde a quella della notte del 4 luglio 1442. la sacrestia divenne il mausoleo dei Medici.

Cappella dei Pazzi

Cappella dei Pazzi: Anche in questo caso la pianta è rettangolare ma divisa in tre parti: corpo centrale, atrio e coro. Affacciata sul primo chiostro, venne edificata in seguito all’incendio che nel 1423, gli spazi interni sono definiti da precisi rapporti proporzionali: il modulo centrale è un cubo sormontato da una cupola a ombrello e fiancheggiato da due ali simmetriche voltate a botte. Gli elementi di sostegno – archi, trabeazioni, lesene – sono evidenziati dalla pietra serena che risalta sul bianco dell’intonaco. La panca in pietra addossata al perimetro ricorda che la sala veniva utilizzata come aula di adunanza dei frati. Nella parete est si apre la scarsella (piccolo abside), elevata su tre gradini e coperta da una cupoletta. La decorazione plastica è subordinata all’architettura: in alto corre un fregio di medaglioni con Agnus Dei alternati a cherubini e serafini in coppia; sotto sono disposti dodici tondi in terracotta invetriata con gli Apostoli, eseguiti tra il 1450 e il 1470 da Luca e Andrea della Robbia. Nei pennacchi della cupola i quattro tondi in terracotta policroma con gli Evangelisti sono attribuiti a Brunelleschi. Nell’oculo è raffigurato il Padre Eterno benedicente e dietro l’altare Sant’Andrea, riferimento al committente e al santo cui è dedicata la cappella. La cupoletta, affrescata alla metà del XV secolo e restaurata nel 2009, è analoga a quella presente nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo e rappresenta le costellazioni presenti nel cielo fiorentino il 4 luglio 1442, un soggetto su cui esistono varie ipotesi interpretative.

Basilica di San Lorenzo

Basilica di San Lorenzo: Fu eretta dall'architetto a Firenze nel 1420 su una struttura preesistente. Molto simile alla Basilica di Santo Spirito è a croce commissa (latina) e a tre navate di cui le due laterali più piccole. Ai lati di tali navate, cappelle rettangolari che continuano in altre cappelle ai lati dell'abside (quattro). All'interno della struttura, colonne a fusto liscio con capitelli corinzi (tipici romani) sono sormontate da un pulvino (elemento dell'architettura lombarda e carolingia che consiste in un imbuto scanalato o decorato che nell'architettura brunelleschiana è scanalato). Sormonta ancora il pulvino il nuovo elemento architettonico detto dado brunelleschiano, elemento a forma di dado decorato che ha il compito di slanciare la colonna e di conseguenza alzare gli archi che fanno sì che l’intera struttura si sviluppi in altezza per dare ariosità al tutto. Il soffitto è a cassettoni.

Basilica di Santo Spirito

Basilica di Santo Spirito: Eretta intorno al 1440, vent'anni dopo la molto simile Basilica di San Lorenzo, sempre sita a Firenze, del 1420. Eretta su una struttura medievale preesistente, Santo Spirito è una basilica a tre navate con pianta a croce commissa (latina) circondata da cappelle semicircolari. Colonne a fusto liscio e capitello corinzio (tipiche romane) percorrono tutta la croce, anche nel transetto e sono composte, oltre che dal capitello, da un pulvino e dal dado brunelleschiano che fa sviluppare in altezza la struttura e da più ariosità al complesso. Gli elementi della struttura, così come nell'Ospedale degli Innocenti sono divisi per colori in elementi portanti ed elementi portati: gli elementi portanti più scuri, quelli portanti più chiari. Il soffitto è a cassettoni (rosoni in questo caso).

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo di Filippo Brunelleschi all'architettura rinascimentale?
  2. Filippo Brunelleschi ha dato vita alla nuova architettura rinascimentale, caratterizzata da razionalità, equilibrio e misura umana, come evidenziato dalla sua teoria sulla prospettiva lineare e dalle sue opere come la cupola di Santa Maria del Fiore.

  3. Come Brunelleschi ha risolto la sfida della costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore?
  4. Brunelleschi ha proposto una cupola autoportante con una doppia calotta e una muratura a spina pesce, permettendo la costruzione senza centine di legno, e ha integrato elementi gotici per armonizzarla con l'edificio esistente.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive dello Spedale degli Innocenti progettato da Brunelleschi?
  6. Lo Spedale degli Innocenti presenta una piazza porticata con un chiostro centrale, un porticato con nove arcate e finestre classiche, e utilizza un modulo per garantire proporzioni armoniose, riflettendo la razionalità brunelleschiana.

  7. In che modo la Sagrestia Vecchia di San Lorenzo esprime il razionalismo di Brunelleschi?
  8. La Sagrestia Vecchia di San Lorenzo utilizza una composizione modulare con un modulo quadrato che determina i rapporti tra le parti, paraste e cornici in pietra serena, e una cupola emisferica, esprimendo la purezza del razionalismo brunelleschiano.

  9. Quali elementi architettonici caratterizzano la Basilica di Santo Spirito?
  10. La Basilica di Santo Spirito è caratterizzata da una pianta a croce commissa, colonne con capitelli corinzi, pulvini e il dado brunelleschiano, che conferiscono ariosità e altezza alla struttura, con un soffitto a cassettoni.

Domande e risposte