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Concetti Chiave

  • Botticelli ha riacceso l'interesse per i soggetti mitologici, presentandoli a un pubblico abituato a temi sacri, come nel caso del dipinto "Primavera".
  • La scena si sviluppa da destra a sinistra, iniziando con Zefiro e Clori, e culminando con Venere al centro, simbolo di Humanitas secondo Marsilio Ficino.
  • Il dipinto potrebbe rappresentare il giudizio di Paride, con un sottotesto pedagogico che invita a scegliere Venere per incarnare raffinatezza e cultura.
  • Un'altra interpretazione recente identifica la scena con le nozze tra Filologia e Mercurio, suggerendo che la Primavera rappresenti la Retorica.
  • L'illusione prospettica è minima, con un paesaggio visibile tra gli alberi, e l'attenzione è focalizzata su Venere, incorniciata in una nicchia di rami.

Indice

  1. Botticelli e i soggetti mitologici
  2. La Primavera di Botticelli
  3. Descrizione della scena
  4. Interpretazioni e significati
  5. Stile e tecnica pittorica

Botticelli e i soggetti mitologici

Botticelli riuscì a riportare in vita l’interesse per i soggetti mitologici, cari alla cultura umanistica del 400. Ad un pubblico abituato a vedere sempre dei soggetti sacri, Botticelli propone gli dèi antichi e gli altri esseri mitici di che i poeti classici erano soliti descrivere.

La Primavera di Botticelli

Nel 1478 Sandro dipinse per la residenza fiorentina in via Larga di Lorenzo di Pier Francesco de medici, il cugino di Lorenzo il magnifico, la tavola rappresentante la Primavera. Questo dipinto venne portato nella Villa di Castello, non molto lontano da Firenze, nel 1516. Il titolo dell'opera risale ad un’espressione di Giorgio Vasari.

Descrizione della scena

La scena è ambientata in una radura verdeggiante, ricca di numerose piante e fiori. È delimitata da alberi d'arancio, con fiori e frutti maturi, mirto e fronde di alloro.

Il dipinto si legge da destra a sinistra, in base alle posture, alle andature e all'orientamento dei personaggi. A destra abbiamo Zefiro, la personificazione del vento primaverile, che spinto dalla passione insegue la ninfa della terra, Clori, che viene trasformata in Flora, la personificazione della primavera. Botticelli la raffigura quindi per due volte: come Clori, coperta da un leggerissimo velo, e dalla cui bocca spuntano dei fiori, e sia come Flora, che indossa una veste decorata di fiori, gli stessi fiori che in ghirlande le circondano il collo e la testa, mentre in tralci la stringono sotto il seno, mentre sciolti le riempiono il grembo da dove con la mano destra li prende e li sparge intorno a sé. Al centro dell'opera, incorniciata come in una nicchia dai rami piegati degli alberi, c'è Venere, che campeggia contro una pianta di mirto e avanza con passo di danza offrendosi a chi la guarda. In volo, sopra di lei c'è Cupido, che viene rappresentato nell'atto di scagliare una freccia infuocata in direzione di una delle tre grazie. Le tre grazie che si trovano a sinistra, danzano intrecciando delicatamente le mani, mentre Mercurio (il Dio dei venti), che si trova all'estrema sinistra, allontana le nuvole dal giardino con il suo caducèo (un’asta alata su cui si avvolgono due serpi simmetriche. È simbolo della concordia, dal momento che grazie a questo strumento il Dio Hermes riusciva a far accordare i litiganti).

Interpretazioni e significati

La scena rappresentata è stata tratta molto probabilmente da un passo dell'Asino d'oro, il romanzo di Lucio Apulèio, uno scrittore latino del II secolo d.C. In questo brano viene narrato come il protagonista del romanzo, trasformato in asino, in attesa di ritornare umano, assista a una la presentazione del giudizio di Paride, nella quale compaiono tutti i personaggi dipinti da Botticelli. La presenza di Venere al centro è un invito a Lorenzo di Pier Francesco a scegliere anche lui Venere come fece Paride. Scegliere Venere, secondo la filosofia di Marsilio Ficino, significava scegliere l’Humanitas, che comprende la raffinatezza, la cultura, l'educazione e la civiltà. Su queste qualità, Marsilio Ficino, in una lettera, spinge il quindicenne Lorenzo a fare affidamento per avere successo e affermarsi nella vita. È quindi un soggetto dal valore pedagogico (che conduce i giovani) la cui persuasione sta in ciò che si vede. Marsilio Ficino riteneva infatti che i giovani si lasciassero convincere facilmente dalle dimostrazioni visive piuttosto che dai discorsi. Quindi, l'idea migliore era rappresentare in Venere l'oggetto dell'insegnamento. Questa tecnica, quindi il nascondere dietro le rappresentazioni mitologiche messaggi e significati, chiari solo a una ristretta cerchia di colti e a colui che riceverà l'opera è tipico della pittura di Botticelli.

Una seconda interpretazione, più recente, crede che il dipinto sia la raffigurazione delle nozze tra Filologia, una fanciulla che verrà resa immortale, e Mercurio. In base a questa interpretazione la Primavera sarebbe da identificare con la Retorica.

Stile e tecnica pittorica

I corpi delle figure rappresentate, così come gli abiti che indossano, non hanno peso. Tutti i personaggi calpestano il prato, ma è come se lo sfilassero appena.

L'illusione prospettica è ridotta al minimo mentre il paesaggio, si può vedere solo tra gli spazi presenti tra i tronchi degli alberi. La nicchia che accoglie Venere è visivamente di grande effetto, perché attraverso il semicerchio che circoscrive una parte di cielo azzurro, fa indirizzare sulla dea l'attenzione di chi guarda.

Le tre grazie, che indossano tute dei veli molto leggeri, hanno le mani intrecciate in basso, all'altezza delle spalle e sopra la testa, e in questo modo scandiscono il ritmo stesso della danza, a cui sembrano contribuire anche gli altri sei personaggi attraverso i loro movimenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato pedagogico del dipinto "Primavera" di Botticelli?
  2. Il dipinto "Primavera" di Botticelli ha un significato pedagogico, poiché invita Lorenzo di Pier Francesco a scegliere Venere, simbolo di Humanitas, che rappresenta raffinatezza, cultura, educazione e civiltà, secondo la filosofia di Marsilio Ficino.

  3. Quali personaggi mitologici sono rappresentati nel dipinto "Primavera"?
  4. Nel dipinto "Primavera" sono rappresentati Zefiro, Clori, Flora, Venere, Cupido, le tre Grazie e Mercurio, ognuno con un ruolo specifico nella scena mitologica.

  5. Qual è l'ambientazione del dipinto "Primavera" di Botticelli?
  6. L'ambientazione del dipinto "Primavera" è una radura verdeggiante, ricca di piante e fiori, delimitata da alberi d'arancio, mirto e fronde di alloro.

  7. Qual è l'origine del titolo "Primavera" per il dipinto di Botticelli?
  8. Il titolo "Primavera" per il dipinto di Botticelli risale a un'espressione di Giorgio Vasari.

  9. Quali sono le interpretazioni principali del dipinto "Primavera"?
  10. Le interpretazioni principali del dipinto "Primavera" includono un significato pedagogico legato alla scelta di Venere e una più recente interpretazione che vede il dipinto come la raffigurazione delle nozze tra Filologia e Mercurio, identificando la Primavera con la Retorica.

Domande e risposte