Langello
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Concetti Chiave

  • Borromini, originario del Canton Ticino, si trasferisce a Milano per approfondire l'architettura, sviluppando uno stile più geometrico rispetto a Bernini.
  • Con una formazione da scalpellino, Borromini manifesta un rigore ossessivo per i dettagli e uno stile basato su superfici concave e convesse.
  • La sua architettura, come nella Galleria di Palazzo Spada, enfatizza geometria e rigore, utilizzando materiali poveri per un effetto antimonumentale.
  • Sant’Ivo alla Sapienza si distingue per una planimetria di curve e controcurve, con una cupola spiraliforme e dettagli monocromatici in bianco.
  • San Carlino presenta un chiostro rettangolare con un doppio ordine di colonne tuscaniche, e una soluzione d'angolo con nicchia e fontana per armonizzarsi con l'ambiente urbano.

Indice

  1. La formazione di Borromini
  2. Opere e dettagli architettonici
  3. San Carlino e soluzioni urbane

La formazione di Borromini

Borromini nato nel Canton Ticino si trasferì a Milano per imparare i fondamenti dell’architettura. È principalmente un tecnico e architetto. riflessivo, problematico, sempre dedito allo studio e curioso. Si libera dell’influenza rinascimentale e concretizza il concetto di specializzazione. Si basava molto sul disegno, realizzato con la grafite. Rispetto a Bernini è più geometrico e lavora sull’intersezione di più forme. Muore a Roma. –formazione come scalpellino nei cantieri in Lombardia – rigore e ossessione per i dettagli – forzatura delle superfici in continuo movimento covesso concavo – uso di materiali poveri(antimonumentalismo). Era legato a confraternite non alla corte papale.

Opere e dettagli architettonici

Galleria di Palazzo Spada grande sontuosità ma non del dettaglio, impostazione/visione a cannocchiale come Scala Regia, ma più rigorosa/geometrica/canonica. La geometria domina: pavimentazione quadrettata, volta a botte cassettonata. bicromia e monocromia, diversamente da Bernini.
Sant’Ivo alla Sapienza planimetria basata sulla curva e la controcurva attraverso figure geometriche, la quale viene ripresa dalla copertura. Ingresso preceduto da un cortile preesistente, la quale struttura viene ripresa nella facciata. la monocromia è ricorrente, il bianco. La cupola è spiraliforme e la lanterna con la quale culmina è piena di dettagli.

San Carlino e soluzioni urbane

San Carlino chiostro pianta rettangolare, doppio ordine di colonne tuscaniche e trabeate all’interno Borromini gioca sull’alternanza degli elementi sul vuoto-pieno, vi sono delle architravi. La cupola all’interno ha forme-elementi cassettonati (croci e forme poligonali, e ha una finestra centrale dalla quale penetra la luce. All’esterno, siccome da sulla strada, Borromini ha trovato una soluzione d’angolo: smussa l’angolo e vi mette un nicchia con un telamone con fontana, per sintonia con l’urbanità

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche distintive dello stile architettonico di Borromini?
  2. Borromini si distingue per il suo approccio geometrico e l'intersezione di forme, liberandosi dall'influenza rinascimentale. Utilizza materiali poveri e si concentra su dettagli rigorosi, con superfici in continuo movimento convesso-concavo.

  3. Come Borromini ha affrontato le sfide urbanistiche nel progetto di San Carlino?
  4. Borromini ha risolto le sfide urbanistiche di San Carlino smussando l'angolo dell'edificio e inserendo una nicchia con un telamone e una fontana, creando armonia con l'ambiente urbano circostante.

  5. Quali tecniche architettoniche ha utilizzato Borromini nella Galleria di Palazzo Spada?
  6. Nella Galleria di Palazzo Spada, Borromini ha utilizzato una visione a cannocchiale con un'impostazione rigorosa e geometrica, dominata dalla geometria con pavimentazione quadrettata e volta a botte cassettonata, caratterizzata da bicromia e monocromia.

Domande e risposte