Concetti Chiave
- Borromini, originario del Canton Ticino, si trasferisce a Milano per approfondire l'architettura, sviluppando uno stile più geometrico rispetto a Bernini.
- Con una formazione da scalpellino, Borromini manifesta un rigore ossessivo per i dettagli e uno stile basato su superfici concave e convesse.
- La sua architettura, come nella Galleria di Palazzo Spada, enfatizza geometria e rigore, utilizzando materiali poveri per un effetto antimonumentale.
- Sant’Ivo alla Sapienza si distingue per una planimetria di curve e controcurve, con una cupola spiraliforme e dettagli monocromatici in bianco.
- San Carlino presenta un chiostro rettangolare con un doppio ordine di colonne tuscaniche, e una soluzione d'angolo con nicchia e fontana per armonizzarsi con l'ambiente urbano.
La formazione di Borromini
Borromini nato nel Canton Ticino si trasferì a Milano per imparare i fondamenti dell’architettura. È principalmente un tecnico e architetto. riflessivo, problematico, sempre dedito allo studio e curioso. Si libera dell’influenza rinascimentale e concretizza il concetto di specializzazione. Si basava molto sul disegno, realizzato con la grafite. Rispetto a Bernini è più geometrico e lavora sull’intersezione di più forme. Muore a Roma. –formazione come scalpellino nei cantieri in Lombardia – rigore e ossessione per i dettagli – forzatura delle superfici in continuo movimento covesso concavo – uso di materiali poveri(antimonumentalismo). Era legato a confraternite non alla corte papale.
Opere e dettagli architettonici
Galleria di Palazzo Spada grande sontuosità ma non del dettaglio, impostazione/visione a cannocchiale come Scala Regia, ma più rigorosa/geometrica/canonica. La geometria domina: pavimentazione quadrettata, volta a botte cassettonata. bicromia e monocromia, diversamente da Bernini.
Sant’Ivo alla Sapienza planimetria basata sulla curva e la controcurva attraverso figure geometriche, la quale viene ripresa dalla copertura. Ingresso preceduto da un cortile preesistente, la quale struttura viene ripresa nella facciata. la monocromia è ricorrente, il bianco. La cupola è spiraliforme e la lanterna con la quale culmina è piena di dettagli.
San Carlino e soluzioni urbane
San Carlino chiostro pianta rettangolare, doppio ordine di colonne tuscaniche e trabeate all’interno Borromini gioca sull’alternanza degli elementi sul vuoto-pieno, vi sono delle architravi. La cupola all’interno ha forme-elementi cassettonati (croci e forme poligonali, e ha una finestra centrale dalla quale penetra la luce. All’esterno, siccome da sulla strada, Borromini ha trovato una soluzione d’angolo: smussa l’angolo e vi mette un nicchia con un telamone con fontana, per sintonia con l’urbanità
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche distintive dello stile architettonico di Borromini?
- Come Borromini ha affrontato le sfide urbanistiche nel progetto di San Carlino?
- Quali tecniche architettoniche ha utilizzato Borromini nella Galleria di Palazzo Spada?
Borromini si distingue per il suo approccio geometrico e l'intersezione di forme, liberandosi dall'influenza rinascimentale. Utilizza materiali poveri e si concentra su dettagli rigorosi, con superfici in continuo movimento convesso-concavo.
Borromini ha risolto le sfide urbanistiche di San Carlino smussando l'angolo dell'edificio e inserendo una nicchia con un telamone e una fontana, creando armonia con l'ambiente urbano circostante.
Nella Galleria di Palazzo Spada, Borromini ha utilizzato una visione a cannocchiale con un'impostazione rigorosa e geometrica, dominata dalla geometria con pavimentazione quadrettata e volta a botte cassettonata, caratterizzata da bicromia e monocromia.