Concetti Chiave
- Bernini utilizzò un grande blocco di marmo per la scultura, sprecandone fino al 10% per il braccio di Proserpina, sfidando le prassi tradizionali.
- Le figure divergono al limite della capacità fisica del marmo, con Bernini che spinge il materiale fino ai suoi estremi per creare dettagli come le dita.
- La mancanza di marmo per la capigliatura di Proserpina portò Bernini a una soluzione innovativa: aggiungere marmo incollandolo con mastice.
- L'intento era esprimere la massima divergenza e dinamismo, rappresentando una corsa verso il precipizio, con particolare attenzione al movimento.
- La forza plastica del vero si manifesta nella scultura, dove ogni elemento, compreso il palmo e le dita, è essenziale alla rappresentazione del movimento.
Indice
La scultura di Bernini
Si è calcolato che per realizzate questa scultura alta più di 2.5 metri, Bernini abbia utilizzato un blocco originariamente pesante 6,3 tonnellate, solo per fare il braccio destro di Proserpina terso verso l’alto comportò lo spreco fino al 10% del blocco primitivo, una condotta quindi folla e impensabile secondo i consueti regimi della prassi tradizionale.
La prassi esecutiva tradizionale
La prassi esecutiva tradizionale infatti era stata fissata per il massimo utilizzo senza sprechi del marmo, sicché le opere potessero godere di aggetti sempre misurati, contenuti nei limiti, provare a comprendere la necessità nella realizzazione di quel braccio può condurre ad una maggiore verità sia del gesto che dell’opera:
Le sfide tecniche di Bernini
- Le due figure divergono al limite della capacità fisica del blocco di supportarne le controspinte e di reggerne i pesi, Bernini non ha indugiato ad usare sia all’estremo lembo il materiale marmoreo per realizzare le dita del palmo aperto della mano di Proserpina, anzi, si è spinto a tal punto da trovarsi fuori dei suoi limiti fisici.
La soluzione innovativa
- Quindi, al momento di realizzare la capigliatura di lei, si venne a trovare senza più marmo, ma la divaricazione dei corpi per lui non poteva essere ridotta, dunque solo una decisione eccentrica e inusuale avrebbe potuto permettere il completamento della figura: aggiungere dell’altro marmo, incollandolo con il mastice.
L'importanza del movimento
- Essenziale era esprimere al massimo della divergenza i lavoro delle controspinte, dare corda alla forza in un gruppo che sta correndo verso il basso al precipizio che inghiottirà i due corpi al ventre infernale della terra. Essenziale era quindi dare corpo al movimento, al lembo estremo di nuca, palmo e dita tutta la forza plastica del vero, quella mano non avrebbe potuto non esserci.
Domande da interrogazione
- Quali sono state le sfide tecniche affrontate da Bernini nella realizzazione della scultura?
- Qual è stata la soluzione innovativa adottata da Bernini per completare la scultura?
- Perché era importante per Bernini esprimere il movimento nella sua scultura?
Bernini ha dovuto affrontare la sfida di lavorare con un blocco di marmo che al limite delle sue capacità fisiche, supportava le controspinte e i pesi delle figure divergenti. Ha spinto i limiti del materiale per realizzare dettagli come le dita del palmo aperto di Proserpina.
Bernini ha adottato una soluzione eccentrica e inusuale aggiungendo altro marmo e incollandolo con il mastice per completare la capigliatura di Proserpina, poiché la divaricazione dei corpi non poteva essere ridotta.
Era essenziale esprimere il massimo della divergenza e delle controspinte per dare corpo al movimento, rappresentando la forza plastica del vero, come nel caso della mano di Proserpina, che era fondamentale per l'opera.