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Concetti Chiave

  • La Pala Pesaro rappresenta un nuovo percorso artistico per Giovanni Bellini, segnando un cambiamento rispetto alle sue opere precedenti.
  • Bellini introduce un elemento innovativo nel dipinto: il riquadro del trono con la finestra che mostra il castello di Gradana.
  • La composizione del quadro è trasformata, con la Madonna e il bambino al centro e Santi ai lati in una struttura prospettica.
  • La pala segna un punto di incontro tra Bellini e Antonello da Messina, influenzati da Piero della Francesca.
  • L'opera è caratterizzata da ariosità e nitidezza, elementi distintivi rispetto alle opere precedenti di Bellini.

Indice

  1. La pala Pesaro e il nuovo percorso artistico di Bellini
  2. Innovazioni nella composizione e prospettiva
  3. Incontro tra Bellini e Antonello da Messina

La pala Pesaro e il nuovo percorso artistico di Bellini

Viene chiamato a realizzare la pala Pesaro, ovvero l’incoronazione della Vergine per la chiesa degli osservanti di Pesaro.

Nel dipinto Giovanni Bellini rimette tutto in discussione rispetto a quello che aveva fatto prima: di fatto, inizia un nuovo percorso artistico. L’opera di un pittore è continuamente suscettibile di modifiche e trasformazione: nel Rinascimento l’arte è divenire, per cui registra costantemente tutte le nuove acquisizioni che un pittore fa nel corso della sua vita.

Innovazioni nella composizione e prospettiva

L’opera presenta un’ariosità e una nitidezza che le opere precedenti non avevano. Bellini compie addirittura un salto di qualità inserendo un elemento molto particolare, ovvero il riquadro del trono, che si apre con una finestra. Questo obbliga l’osservatore a confrontarsi con quello che si vede in fondo, ovvero il castello di Gradana, che si trova fra Rimini e Pesaro. Si può capire quale lato del castello abbia visto e quindi riprodotto.

È cambiata completamente la composizione del quadro: al centro c’è la Madonna con il bambino, mentre a lato vi sono dei santi (a sinistra San Paolo, a destra san Francesco), che sono inseriti in una struttura prospettica (disposizione delle teste). Elemento ripreso da Piero della Francesca.

Incontro tra Bellini e Antonello da Messina

La pala di Pesaro segna anche l’incontro tra Giovanni Bellini ed Antonello da Messina: Bellini, dopo questa pala, incontra Antonello. Il sodalizio fra di loro è cementato dalla scoperta comune di Piero della Francesca: i due perciò hanno dei tratti in comune, che possono condividere nell’esperienza dello scambio artistico.

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