Concetti Chiave
- La Scuola di Barbizon non era una vera e propria scuola, ma un gruppo di artisti uniti dall'interesse per i paesaggi naturalistici.
- Il villaggio di Barbizon, vicino a Fontainebleau, divenne un punto di incontro per artisti tra il 1830 e il 1850.
- Principali esponenti includono Théodore Rousseau, J.-F. Millet e C. Corot, ognuno con un proprio stile distintivo.
- Gli artisti preferivano una gamma cromatica limitata, concentrandosi su neri e bruni, con poco interesse per gli effetti della luce.
- La Scuola di Barbizon ebbe una notevole influenza sulla pittura europea della seconda metà del XIX secolo.
Scuola artistica che prende il nome dal villaggio di Barbizon situato non molto lontano da Fontainebleau, dove alcuni artisti si erano stabiliti e altri si recavano a lavorare tra il 1830 e il 1850. Anche se si suole chiamarla così, non fu mai una scuola vera e propria, formatasi con intendimenti ben precisi e con una teoria in comune da seguire, ma piuttosto un gruppo legato dallo stesso desiderio di dipingere paesaggi naturalistici.
A questo gruppo appartennero Théodore Rousseau, il maggiore esponente, Ch. Jacque, J.-F. Millet, Díaz de La Peña, J. Dupré, C. Troyon, Ch.-F. Daubigny. Anche C. Corot è considerato uno dei rappresentanti della scuola, ma se ne differenzia per un diverso atteggiamento nei confronti della società e della natura. I maestri di Barbizon ebbero ognuno un proprio stile e un tema preferito, ma furono legati dal medesimo desiderio di rendere quei particolari della natura che più sentivano. Questi artisti sono accomunati dall'uso di una gamma cromatica molto esigua con preferenza per i neri e per i bruni e da uno scarso interesse per la luce e per i suoi effetti sul colore. L'influenza della Scuola di Barbizon sulla pittura europea della seconda metà del sec. XIX fu ampia e profonda e variamente legata alle diverse personalità degli artisti.