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Concetti Chiave

  • Alberti dedica l'opera a Vitruvio, riprendendo tre concetti fondamentali dell'architettura: funzionalità, fermezza materiale e bellezza.
  • La funzionalità è essenziale affinché l'architettura non si riduca a mera scultura; la forma deve seguire la funzione, come nel caso degli ospedali divisi in reparti.
  • La fermezza materiale prevede la scelta di un terreno adatto e un'estetica duratura, privilegiando le forme classiche rispetto a mode passeggere come il gotico.
  • La bellezza emerge dall'armonizzazione di funzionalità e fermezza, creando un equilibrio estetico.
  • Alberti conclude definendo l'urbanistica con progetti di città, differenziando tra città piccole con strade curve e città grandi ispirate al modello romano di decumano e cardo.

Indice

  1. Concetti fondamentali dell'architettura
  2. Progetti urbanistici di Alberti

Concetti fondamentali dell'architettura

Alberti dedicò quest’opera a Vitruvio con il suo “de architetuctura”, vengono definiti tre concetti su cui si fonda la disciplina architettonica:

1. Funzionalità, l’architettura vuol dire avere uno scopo, se no sarebbe solo scultura, a seconda della funzione deve corrispondere ad una forma specifica, l’ospedale ad esempio deve essere diviso in reparti;

2. Fermezza materiale, significa trovare un terreno giusto e creare un linguaggio estetico che duri nel tempo e che quindi garantisca anche la fermezza visiva. Per Alberti solo le forme e le tipologie classiche sono le uniche degne e pensate per durare in eterno, per lui il gotico fu una moda che poi è stata superata dal ritorno del classico;

3. Bellezza, generata dal rispetto degli altri due valori, elementi armonizzati ed equilibrati tra loro;

Progetti urbanistici di Alberti

Il libro si conclude con la definizione dell’urbanistica e quindi si concentra su questa creando due progetti di città:

• La città piccola, non può avere strade eccessivamente grandi con incroci ma risulta necessario aggiungere tornanti e curve;

• La città grande, viene organizzato come il decumano e il cardo dell’epoca romana, e quindi anche in questo caso ritorna il canone classico;

La città è da Alberti considerata come una grande casa e quindi cerca di progettarle in modo che abbiano scopi ben precisi e funzionali.

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