blakman
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Concetti Chiave

  • Il lavoro è un tema centrale nella produzione di Mario Sironi, soprattutto dopo la sua adesione all'estetica fascista.
  • Le opere di Sironi, spesso interpretate come celebrazioni dell'ideologia fascista, in realtà offrono significati più profondi.
  • Sin dal movimento futurista, Sironi esplora il ruolo del progresso e la condizione umana nell'era meccanica, con il lavoratore come figura fragile.
  • Nel dipinto "I costruttori", il lavoro diventa una metafora dell'impegno sociale e della crescita collettiva, con un sottofondo di riflessione esistenziale.
  • L'opera esprime timore per la modernità, con edifici minacciosi e il costruttore stanco, simboleggiando il sacrificio necessario per il futuro.

Indice

  1. Lavoro e ideologia in Sironi
  2. Interpretazioni del progresso
  3. I costruttori e la modernità

Lavoro e ideologia in Sironi

La rappresentazione del lavoro occupa un posto fondamentale nella produzione di Mario Sironi, soprattutto nelle opere realizzate dopo l'adesione dell'artista all'estetica fascista. Contrariamente alla lettura superficiale che la critica ha fornito in passato delle immagini dell'artista, spesso ricondotte a motivi puramente celebrativi dell'ideologia del regime, la ricerca di Sironi è stata, sin dagli esordi, ben più ricca di significati.

Interpretazioni del progresso

Già dai tempi della partecipazione al movimento futurista, egli diede interpretazioni intime e spesso dissonanti del mito del progresso, interrogandosi sul suo ruolo nel destino dell'essere umano, sopraffatto dagli ingranaggi dell'era meccanica, e facendo della figura del lavoratore un presenza inquieta e fragile nel panorama della città industriale.

I costruttori e la modernità

Nella tela I costruttori, opera della maturità in cui il lavoro è metafora dell'impegno sociale che l'uomo energico (quello in primo piano) deve assumere per favorire la crescita civile ed economica della comunità, l'aspetto propagandistico si fonde con una più sottile riflessione esistenziale. Nel dipinto non manca, infatti, una certa paura nei confronti della modernità, testimoniata dal blocco minaccioso e incombente degli edifici che chiudono la scena e dalla debolezza del personaggio in secondo piano, accasciato e stanco, costruttore del futuro, ma forse destinato a sacrificarsi per esso.

Domande e risposte