Concetti Chiave
- Seurat, esponente del puntinismo o cromoluminismo, partecipò all'ultima esposizione impressionista del 1886.
- La tecnica puntinista si basa su studi scientifici sull'ottica di Chevreul, che nel 1839 pubblicò la Teoria del contrasto simultaneo dei colori.
- Il puntinismo mantiene i colori puri e separati, garantendo luminosità ma perdendo dinamismo e transitorietà, come criticato da Monet.
- Seurat lavorò sul contro-luce e, come gli impressionisti, evitò l'uso del nero nei suoi dipinti, focalizzandosi su effetti di luce brillanti.
- Le opere puntiniste spesso raffigurano soggetti dell'alta borghesia parigina, e Seurat sperimentò con cornici di puntini espandendo lo spazio pittorico oltre la tela.
Indice
Partecipazione di Seurat all'esposizione impressionista
All’ultima esposizione impressionista, quella del 1886, partecipò anche Seurat, vissuto tra il 1859 e il 1891, quindi una generazione dopo gli impressionisti. Costui espose
Da quest’opera si comprende chiaramente che il linguaggio stesse cambiando. Seurat aprì infatti la strada all’impressionismo scientifico, altrimenti chiamato puntinismo o cromoluminismo. Invece in Italia era stato chiamato divisionismo.
Tecnica e teoria del puntinismo
I pittori di questa corrente mantenevano i colori puri, totalmente separati perché sperimentavano una tecnica derivante da studi scientifici sull’ottica, per questo motivo fu chiamato impressionismo scientifico, pubblicati nel 1839 da Chevreul che ideò il disco cromatico. Costui notò anche che due colori accostati non restano neutri l’uno rispetto all’altro, ma danno vita a un effetto complesso. Ad esempio se si accostano il giallo e il blu, intorno al blu si forma un alone viola e intorno al giallo un alone arancione. Dal momento che ogni colore “proietta” intorno all’altro il suo colore complementare (blu-arancio, giallo-viola). Se però si affiancano due colori complementari non creano aloni, al contrario si rafforzano pur rimanendo inesorabilmente separati. Codesta è la Teoria del contrasto simultaneo dei colori. Bisogna però tenere presente che la fusione ottica è garantita solamente dalla lontananza.
Critiche e innovazioni di Seurat
Il puntinismo viene quindi anche chiamato cromoluminismo perché i colori, se non mescolati, mantengono la loro luminosità. Nelle loro opere non si perde quindi l’effetto luce naturale e la pittura en plein air, si perde però il dinamismo, la transitorietà; proprio per questo motivo Monet, quindi vide l’opera di Seurat la criticò. In realtà Seurat aveva cercato di rappresentare delle figure in movimento, ma non vi riuscì difatti le figure sembrano bloccate. Dall’altro lato però gli effetti di luce si rafforzano essendo le tinte più brillanti e meno mescolate. Ad essere particolarmente impressionisti in quest’opera sono quindi l’acqua e gli alberi, che sono praticamente privi di dettagli. Seurat lavorò poi in particolare sul contro-luce e come gli impressionisti non utilizzò il nero.
Fu criticato anche il fatto che i protagonisti delle opere puntiniste, come in questo caso, sono spesso soggetti dell’alta borghesia parigina. Monet invece si concentrava sui paesaggi.
Viene poi addirittura creata una sorta di cornice di puntini, in altri i casi invece i puntini hanno invaso la cornice vera e propria, come se lo spazio del quadro non fosse solamente quello della tela. Seurat lo fece ne Il circo del 1891, il suo ultimo dipinto, dove addirittura sulla cornice, in basso, vi è l’ombra di un clown.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo di Seurat all'impressionismo?
- Qual è la teoria del contrasto simultaneo dei colori?
- Perché Monet criticò l'opera di Seurat?
- Quali sono le caratteristiche distintive delle opere puntiniste di Seurat?
Seurat ha aperto la strada all'impressionismo scientifico, noto anche come puntinismo o cromoluminismo, mantenendo i colori puri e separati per creare effetti ottici complessi.
La teoria del contrasto simultaneo dei colori, pubblicata da Chevreul, afferma che due colori accostati proiettano il loro colore complementare l'uno sull'altro, creando aloni, mentre i colori complementari si rafforzano senza mescolarsi.
Monet criticò l'opera di Seurat perché, nonostante l'effetto di luce naturale, mancava di dinamismo e transitorietà, con figure che sembrano bloccate.
Le opere puntiniste di Seurat sono caratterizzate da colori brillanti e non mescolati, effetti di luce rafforzati, e soggetti spesso appartenenti all'alta borghesia parigina, con una cornice di puntini che espande lo spazio del quadro.