Concetti Chiave
- Georges Seurat lavorò per due anni su "Una domenica alla Grande Jatte", applicando principi scientifici sulla percezione del colore.
- L'opera, esposta nel 1886, fu riconosciuta per la sua innovazione solo dal critico Felix Feneon.
- Il dipinto rappresenta la borghesia parigina presso i giardini della Grande Jatte, enfatizzando la luce e i colori simmetrici.
- Seurat eseguì numerosi schizzi dal vero, trattando ogni elemento del quadro come parte di un mosaico da ricomporre.
- L'essenzialità delle forme e l'armonia dei contorni creano un senso di immobilità eterna e sospensione temporale nell'immagine.
Seurat e la sua opera
Seurat dedicò due anni, dal 1884 al 1886, alla stesura di "Una domenica alla Grande Jatte", cercando di applicare con metodicità i principi scientifici delle teorie sulla percezione dei colori.
Quando il dipinto fu esposto all’ultima mostra degli impressionisti, nel 1886, solo il critico Felix Feneon intuì la grandezza innovativa dell’accuratissima esecuzione a piccoli punti di Seurat. La scena è ambientata nei pressi di Asnières sulla sponda della Senna, nei giardini pubblici della Grande Jatte, dove la borghesia parigina di fine Ottocento trascorreva le domeniche di primavera.
Composizione e tecnica
La struttura compositiva è rigorosa e ogni dettaglio risulta unificato dalla luce e dalla simmetrica rispondenza dei colori: all’ombra verde scuro in primo piano corrispondono le chiome fitte degli alberi, mentre al centro si apre una vasta superficie illuminata, la cui profondità è definita dal succedersi ritmico delle ombre. Gli elementi del paesaggio e le singole figure del quadro sono stati studiati separatamente in moltissimi schizzi dal vero, eseguiti sul posto, come fossero tessere di un mosaico da ricomporre sulla tela in studio, secondo nuovi equilibri. L’essenzialità delle forme e l’armonia dei contorni conferiscono all’immagine un senso di immobilità eterna e di sospensione temporale.