Concetti Chiave
- L'incantatrice di serpenti di Henri Rousseau è un'opera che mescola elementi reali e immaginari, ispirata da serre tropicali e zoo di Parigi, evocando un'atmosfera esotica senza che l'artista avesse mai visitato l'India.
- Henri Rousseau, noto come "il Doganiere", iniziò a dipingere come passatempo, sviluppando uno stile naïf che combinava illustrazioni popolari con influenze pittoriche contemporanee, guadagnando l'ammirazione di artisti d'avanguardia.
- Il linguaggio simbolista, anticipato dalle opere di Rousseau, si distinse per evocare sentimenti e visioni immaginative, contrapponendosi all'arte realista e impressionista, e influenzando le Avanguardie del Novecento.
- Fernand Khnopff, figura di spicco del simbolismo belga, rappresentava nei suoi dipinti donne-sfingi ambigue, capaci di esprimere contemporaneamente aggressività e tenerezza.
- Giulio Aristide Sartorio, artista simbolista italiano, esplorò il mito nel suo dipinto La Sirena, dove l'incontro tra un marinaio e una figura mitologica femminile suggerisce un destino inesorabile.
L'incantatrice di serpenti
Una donna misteriosa, dai tratti orientali, L’incantatrice di serpenti,guarda davanti a sé con i suoi occhi luminosi. Si indovina di lei la massa scura che si staglia nella penombra della sera in prossimità di una lussureggiante foresta. Sta suonando il flauto e al suono di quella melodia uccelli e serpenti, come ipnotizzati, scivolano docili tra l’intricata vegetazione.
Questo quadro venne commissionato al pittore dalla madre di un suo amico, per rievocare le sensazioni provate durante un viaggio in India. Henri Rousseau (1844-1910), che non andò mai in quel Paese esotico, lo immaginò: per le piante s’ispirò a ciò che vide nelle serre tropicali di Parigi (di cui interpretò liberamente foglie e colori), per uccelli e serpenti si documentò su alcuni libri illustrati e visitò lo zoo cittadino. I suoi quadri sono spesso realizzati come un collage fantastico: assemblando tra loro diversi elementi reali e di fantasia il pittore seppe creare immagini inedite e spontanee.Henri Rousseau e la sua arte
Henri Rousseau cominciò a dipingere per hobby. Impiegato all’ufficio del dazio di Parigi (e per questo soprannominato «il Doganiere»), approdò tardi alla pittura, dipingendo soggetti apparentemente infantili, spesso con contenuti mitici o simbolici. Il suo stile “primitivo” fu ammirato da alcuni artisti dell’Avanguardia proprio per il modo dilettantesco, o naïf(«ingenuo», in francese), in cui vennero mescolati illustrazioni popolari e richiami alla pittura contemporanea.
Il simbolismo e i suoi protagonisti
Il linguaggio ingenuo e spontaneo di Henri Rousseau, le sue immagini fantastiche e un po’ inquietanti, preannunciarono il sorgere tra le arti figurative di fine Ottocento di una nuova sensibilità: il Simbolismo. Questo movimento si proponeva in alternativa all’arte realista e alla percezione della realtà impressionista: non descriveva situazioni, ma evocava sentimenti, ricordi, visioni immaginarie, facendo spesso ricorso a temi del mondo letterario. Gli artisti simbolisti furono numerosi, di diversa formazione e nazionalità. Alcuni operarono secondo le tecniche della tradizione accademica, altri proposero forme e colori del tutto personali. Tutti furono accomunati dal desiderio di trovare l’essenza delle cose e rendere visibile l’invisibile. Le loro opere furono di stimolo per le Avanguardie del Novecento. L'artista Fernand Khnopff (1858-1921) fu uno dei protagonisti del movimento simbolista in Belgio. Aristocratico e raffinato, amico di poeti e letterati, Khnopff, nei suoi dipinti, rappresenta ambigue figure di donne-sfingi ], capaci di trasmettere al tempo stesso aggressività e tenerezza. L’artista italiano Giulio Aristide Sartorio (1860-1932) interpretò la dimensione del mito nel dipinto La Sirena. Il corpo incantevole della donna affiora pallido tra il colore uniforme dell’acqua, mentre un giovane marinaio, dal fisico statuario, si sporge per afferrarla ma, inesorabilmente, ne viene catturato, come lasciano presagire le macabre visioni di scheletri che s’intravedono sul fondale
Domande da interrogazione
- Chi è l'incantatrice di serpenti e quale atmosfera evoca il quadro?
- Come ha sviluppato Henri Rousseau il suo stile pittorico?
- Qual è il significato del linguaggio simbolista nell'arte di Rousseau?
- Quali artisti sono stati influenzati dal Simbolismo e come hanno interpretato questo movimento?
L'incantatrice di serpenti è una donna misteriosa dai tratti orientali che suona il flauto, ipnotizzando uccelli e serpenti in una foresta lussureggiante. Il quadro evoca un'atmosfera esotica e seducente, ispirata da un viaggio in India.
Henri Rousseau, noto come pittore «naïf», ha sviluppato il suo stile mescolando illustrazioni popolari con richiami alla pittura contemporanea, creando immagini inedite e spontanee che hanno attirato l'attenzione degli artisti dell'Avanguardia.
Il linguaggio simbolista nell'arte di Rousseau preannuncia una nuova sensibilità che si oppone all'arte realista e impressionista, evocando sentimenti e visioni immaginarie attraverso immagini fantastiche e un po' inquietanti.
Artisti come Fernand Khnopff e Giulio Aristide Sartorio sono stati influenzati dal Simbolismo, interpretando il movimento attraverso figure ambigue e mitiche, cercando di rendere visibile l'invisibile e stimolando le Avanguardie del Novecento.