Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Georges Rouault, noto artista del XIX secolo, si distingue per esprimere una visione del mondo profondamente religiosa ma non tradizionale, focalizzata sulla fratellanza e la denuncia dell'ipocrisia.
  • Le sue opere, caratterizzate da colori scuri e temi cupi, differiscono dai "Fauves" e si concentrano sulla deformazione della realtà per esprimere la decadenza morale e l'umanità abbrutita.
  • Nel dipinto "Monsieur et Madame Poulot" del 1905, Rouault utilizza un segno distintivo per rivelare la realtà interiore dei personaggi, ispirandosi al romanzo "La donna povera" di Léon Bloy.
  • Rouault mantiene l'uso fondamentale della linea per esprimere sintesi visiva e realizzare opere come "L’apprenti mélancolique" e le tavole "Miserere" con un cromatismo ridotto.
  • Nel 1933, con "La Sacra Sindone", Rouault concentra l'attenzione sull'espressione del volto di Gesù, utilizzando contrasti di colore per isolare il soggetto e accentuare il tema religioso.

Indice

  1. Georges Rouault e la sua visione artistica
  2. Influenze e opere significative
  3. Evoluzione stilistica e opere religiose

Georges Rouault e la sua visione artistica

Pur essendo uno dei massimi artisti del XIX secolo, Georges Rouault è rimasto per tutta la vita controcorrente. Tuttavia, come nessun altro è capace di esprime la coscienza di trovarsi in un mondo corrotto e violento e al tempo stesso è presente una forte aspirazione al riscatto. A ciò, egli giunge attraverso uno spirito profondamente religioso; bisogna però precisare che la religiosità di Rouault non è quella tradizionale, ma piuttosto la ricerca della fratellanza umana, la solidarietà nei confronti di coloro che soffrono, l’accusa verso coloro che sono causa della sofferenza e soprattutto nei confronti dell’ipocrisia.

Come quelli di Matisse, anche i suoi dipinti fecero molto scalpore, ma per motivi diversi. Nelle sue opere egli non adopera colori violenti come i “Fauves”, bensì deforma la realtà, i colori adoperati sono grigio scuro, i temi trattati sono cupi e amari e la presenza di pagliacci e di prostitute. In qualche modo, per la forza e l’incisività del segno può essere avvicinato a Matisse e quindi farlo apparire un “fauve”. Tuttavia, alla gioia di vivere di Matisse, egli oppone un giudizio morale molto aspro. In questo senso, è significativo l’acquarello Allo specchio, realizzato nel 1906. Il tema della donna nuda collocata davanti ad uno specchio è molto comune nell’arte francese a cavallo fra il XIX e il XX secolo, a partire da Toulouse-Lautrec. Rouault, però, rappresenta con forza l’abbrutimento umano e la decadenza morale, senza però lasciar trasparire un’ipocrita condanna, anzi si nota un’evidente partecipazione umana.

Influenze e opere significative

Fra i suoi contatti importanti, dobbiamo ricordare Léon Bloy, uno scrittore cattolico, accusatore senza pietà della società del tempo per la quale preannuncia una fine apocalittica. Traendo lo spunto da un romanzo di Bloy, La donna povera, nel 1905, Rouault dipinge l’opera Monsieur et Madame Poulot, in cui raffigura la decadenza morale dei due personaggi con un genere di denuncia che assomiglia a quello del mondo delle prostitute. L’opera suscitò molte polemiche perché si differenziava notevolmente dalla pittura dei “Fauves”, sia per colore (i colori dominanti sono smorti, grigio in varie tonalità, nero, bianco con diverse sfumature) che per il segno che non si limita a circoscrivere e definire gli oggetti. In questa opera, il segno serve all’artista per esprimere la realtà interiore dei personaggi raffigurati.

Evoluzione stilistica e opere religiose

La linea resta fondamentale anche nelle opere successive, come in L’apprenti mélancolique (in cui raggiunge la sintesi oltre che con la linea anche attraverso l’uso di pochi colori, tutti smorti) o quando i temi trattati sono essenzialmente religiosi oppure quando abolendo del tutto il cromatismo, egli se ne serve per realizzare tutta una serie di acqueforti, come nelle tavole Miserere in cui l’uso esclusivo del bianco e nero rende ancora più evidente la sintesi espressiva di cui il pittore è capace.

Nel 1933, dipinge un olio su tela dal titolo La Sacra Sindone, ispirato alla celebre reliquia conservata a Torino. L’attenzione dello spettatore è concentrata sull’espressione dolorosamente stupefatta del volto di Gesù. L’isolamento è determinato dalle forti strisce scure dei capelli e della barba in relazione allo spazio chiaro circostante e all’iterazione dei quadrangoli della cornice.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio di Georges Rouault alla religiosità nelle sue opere?
  2. Rouault esprime una religiosità non tradizionale, focalizzata sulla fratellanza umana e la solidarietà verso chi soffre, criticando l'ipocrisia e la causa della sofferenza.

  3. In che modo le opere di Rouault si differenziano da quelle dei "Fauves"?
  4. A differenza dei "Fauves", Rouault utilizza colori smorti e grigi, deformando la realtà per esprimere temi cupi e amari, con un forte giudizio morale.

  5. Qual è il significato dell'acquarello "Allo specchio" di Rouault?
  6. "Allo specchio" rappresenta l'abbrutimento umano e la decadenza morale, mostrando una partecipazione umana senza ipocrita condanna.

  7. Come Rouault utilizza il segno nelle sue opere?
  8. Rouault utilizza il segno per esprimere la realtà interiore dei personaggi, come in "Monsieur et Madame Poulot", e per raggiungere una sintesi espressiva, come nelle tavole "Miserere".

  9. Qual è l'elemento centrale nel dipinto "La Sacra Sindone" di Rouault?
  10. L'elemento centrale è l'espressione dolorosamente stupefatta del volto di Gesù, isolata da forti strisce scure che contrastano con lo spazio chiaro circostante.

Domande e risposte