Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Walter Benjamin distingue il kitsch dall'arte vera, definendolo come un oggetto che offre gratificazione emotiva immediata senza sforzo intellettuale.
  • Roger Scruton collega il termine kitsch a opere d'arte del XIX secolo, caratterizzate da sentimentalismo e melodramma.
  • Oggi il kitsch è un concetto ampio che si estende oltre l'arte, permeando varie esperienze estetiche nella vita quotidiana.
  • Il kitsch è visto come "cattivo gusto", ma ha acquisito un'importanza significativa nell'arte moderna e contemporanea.
  • Negli anni '50, il concetto di "camp" emerse con la Pop Art, rivalutando la cultura popolare e l'umorismo involontario in un contesto artistico.

Walter Benjamin, Roger Scruton

Il filosofo e critico tedesco Walter Benjamin (1892 – 1940) scrisse che la differenza tra kitsch e arte è che, diversamente da quest’ultima, il kitsch rappresenta un oggetto utilitaristico, senza che ci sia nessun distacco critico tra oggetto e osservatore, nessun pensiero, nessuna tensione: esso “offre un’istantanea gratificazione emotiva, senza sforzi intellettuali, senza requisiti di distanza, senza sublimazione”.

E più recentemente, secondo il filosofo britannico Roger Scruton, Al suo apparire, il termine fu applicato inizialmente ad opere d’arte che erano una sorta di risposta a certi movimenti secessionisti del diciannovesimo secolo che perseguivano con la loro pittura un’estetica esagerata e celebrativa, sentimentalistica e melodrammatica; per questo motivo “l’arte kitsch” è strettamente associata a quelle manifestazioni di immagini patetiche e superficialmente sentimentali. Oggi, il kitsch è un concetto più largo e diffuso, permea diverse esperienze estetiche che possiamo incontrare nella nostra vita, non solo nel perimetro dell’arte e della sua riproduzione.

Perché dunque il Kitsch che potremmo semplice- mente definire come “cattivo gusto” è diventato così importante nell’arte moderna e contemporanea?
Mentre il Kitsch si sviluppava come categoria estetica, si rese necessario definire un altro concetto: quel- lo di Camp, (dall’etimologia difficile da individuare). Attorno alla metà degli anni ’50, gli artisti, a partire dall’Inghilterra, con la prima espressione della Pop Art, subito poi seguiti dall’America, iniziarono a prendere seriamente la cultura popolare, lo humor involontario rappresentato da certi oggetti e manifestazioni che, decontestualizzate dal loro ambiente ed elevate in un ambito artistico e intellettuale, diedero vita alle espressioni più iconiche del New Dada e della Pop Art.

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