Concetti Chiave
- Renoir's early training began in a porcelain decoration workshop, followed by evening drawing classes to become a skilled artisan.
- He formed connections with fellow artists like Bazille and Monet, embracing the "en plein air" painting style.
- Renoir's vibrant use of color and expressive techniques initially faced criticism for being too bold and unfinished.
- The 1881 trip to Italy marked a turning point, influencing his style towards more solid and dense colors, inspired by the Mediterranean hues.
- Despite suffering from a severe rheumatic disease, Renoir continued to create art, shifting to sculpture later in life, until his death in 1919.
Le origini e la formazione
La formazione: Nasce a Limoges da famiglia modesta. Il padre, modesto sarto, lo manda a 13 anni a fare l’apprendista in una bottega di decorazione di porcellane. Il padre, poi, lo manda a corsi serali di disegno per farne un artigiano di qualità. Nel 1862, frequenta la Scuola di Belle Arti. Conosce il Bazille e Monet, al Cafè Guerbois; e matura insieme a loro esperienze “en plein air”. Pur mostrandosi indifferente per quell’ambiente culturale, studia disegno ma non raggiunge la capacità di sintesi di Degas. L’importanza del disegno dell’opera di Renoir la noteremo solo dopo il viaggio in Italia nel 1881.
La pittura e le critiche
Pittura e problemi: Renoir e Monet, sono i rappresentanti più spontanei e convinti del movimento. Per lui la pittura è gioia di vivere, farsi travolgere da emozioni e colori. E’ affascinato dalla luce e dai giochi di colore che essa crea. Le sue opere erano respinte dai salons: i colori vengono definiti troppo luminosi e volgari, le pennellate veloci erano spregiudicate, i critici dicono che sono lavori sommari, non rifiniti. Inizialmente dipinge paesaggi (come Monet), poi si orienta verso i ritratti, i soggetti umani. Specialmente ha una mania per i soggetti femminili, come le bagnanti, su cui esegue 40 dipinti.
Il viaggio in Italia e la malattia
Secondo periodo, l’Italia, la morte: Nel 1881 si reca in Italia, dove è colpito dalla violenza dei colori mediterranei, sempre saturi e squillanti. Ammira gli affreschi vaticani di Raffello, colmi di sapere e saggezza, che però ne mettono in crisi la sua visione impressionista. Ora i suoi colori diventano più solidi, più densi; gli ultimi nudi sembrano maestose dee pagane più che giovani parigine, la natura è arcaica, distante dalle rive della Senna. Dal 1900 si afferma in tutta Europa, ma una malattia reumatica gli causa la paralisi completa degli arti inferiori e la semiparalisi di quelli superiori. Continua comunque a viaggiare, a Cagnes in Costa Azzurra, e a Parigi, dedicandosi alla scultura guidando un giovane allievo con la bacchetta. Nel 1919 a 68 anni, dice: “Comincio a saper dipingere”. Muore per arresto cardiaco prima di tracciare l’ultimo disegno.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'influenza del viaggio in Italia sull'opera di Renoir?
- Come è stata percepita inizialmente l'opera di Renoir dai critici?
- Quali difficoltà fisiche ha affrontato Renoir negli ultimi anni della sua vita?
Il viaggio in Italia nel 1881 ha avuto un impatto significativo su Renoir, influenzando la sua visione impressionista. È stato colpito dai colori mediterranei e dagli affreschi vaticani di Raffaello, portandolo a utilizzare colori più solidi e densi nelle sue opere.
Le opere di Renoir erano inizialmente respinte dai salons, con critiche che definivano i suoi colori troppo luminosi e volgari, e le sue pennellate veloci come spregiudicate e sommariamente rifinite.
Renoir ha sofferto di una malattia reumatica che ha causato la paralisi completa degli arti inferiori e la semiparalisi di quelli superiori, ma ha continuato a dedicarsi all'arte, anche alla scultura, guidando un giovane allievo con la bacchetta.