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Sintesi

Il realismo in arte


L’Europa si industrializzava e si creavqno dei movimenti di massa: la gente si spostava dalla campagna alla città per diventare operai. Così facendo però, le città si sovrappopolano e l’urbanistica era incontrollata. Si costruiscono case fatiscenti. L’inurbamento portava a malattie, epidemie di tifo e di colera. Gli artisti cominciavano ad occuparsi di cose nuove: fino ad adesso l’arte si è occupata del bello, ma da questo momento si rendono conto che la realtà non è così bella. Gli artisti che avevano idee socialiste, volevano dare un contributo sociale attraverso l’arte, volevano denunciare le masse sfruttate come i bambini nelle fabbriche.
Il tema fondamentale del realismo in Francia è il pensiero positivista e l’industrializzazione.
Lo sviluppo industriale dell’Italia arriva nel ‘900 dove c’è il movimento dei liberti e non il realismo. In Italia il realismo si occupa di temi diversi ovvero anche quelli di Verga: contadini e pescatori.

Il contributo dei pittori in Italia è dal punto di vista tecnico e nascono i macchiaioli (versione anticipata dell’impressionismo) che non si occupano dei temi sociali.
L’artista non doveva entrare nell’opera, ma deve rendere la natura e la realtà come la vedeva. L’arte veniva considerata un documento visivo. In quel periodo la fotografia era ai primi passi e veniva impiegata soprattutto per fare i ritratti che divenivano a portata di tutti. Cominciò a svilupparsi anche la fotografia documentaria.

Si cercava di rappresentare la natura come si vedeva, cercando di rappresentare gli effetti di luce e i colori così come erano nella realtà. C’era un brevetto che metteva in commercio i tubetti di colore con i colori già fatti. Nel romanticismo invece , bisognava ancora produrli da sé. Usavano i colori pronti per dipingere in giro, dove ci si trovava.

Differenza tra un paesaggio fatto nel romanticismo (monaco in riva al mare di Friedrich) e nel realismo (Courbet, il mare a Palavas). La ripartizione dello spazio è uguale, ma in quello realista il personaggio saluta il mare. Descrive il momento in cui vede per la prima volta il mare

Baudelaire è molto amico di Courbet e altri artisti. Gli umili salgono alla ribalta, non è una novità. Adesso si vuole raccontare la drammaticità. Courbet vuole attraverso la sua pittura che la società cambi, fa una denuncia sociale. Si vogliono portare alla luce le condizioni di persone che vengono sfruttate

I pittori non hanno in Italia questi temi sociali e cercano di parlare della realtà rinnovando però la pittura. Non fanno i sociologi come invece accade in Francia. Questa è la grande differenza

Courbet


Partecipa alla Comune di Parigi. La sua carriera venne però stroncata quando venne accusato di aver distrutto la colonna di Place-Vendôme, fatta fare da Napoleone. Fu così accusato e processato. Venne obbligato per motivi fiscali ad emigrare in Svizzera. Fu un riferimento per gli artisti. Oltre che per il suo attivismo che lo portò a finire la sua carriera, è interessante poiché pur essendo figlio di contadini benestanti che lo sostenevano economicamente e che gli fecero studiare pittura, non frequentò l’accademia, e studiò in maniera autonoma. Ebbe successo, venne richiesto come pittore di ritratti a commissione e venne esposto anche nei salon ufficiali con riconoscimenti. Ebbe l’urgenza di denuncia sociale e i suoi dipinti più importanti vennero rifiutati dal salon. In occasione dell’esposizione universale di Parigi allestì il padiglione del realismo, ovvero realizzò una sua mostra autonoma in opposizione all’arta tradizionale. Volle che la sua arte fosse comprensibile al pubblico e volle dare uno schiaffo alla borghesia e agli imprenditori per le condizioni dei lavoratori.

Courbet, gli spaccapietre, 1849


Gli scagliapietre, facevano il lavoro più umile, erano infatti la categoria dei lavoratori più bassa. Courbet, li incontrava tutti i gironi quando andava a passeggio e li vedeva ogni giorno nello stesso modo. Il più vecchio aveva della paglia sotto il ginocchio e spaccava le pietre. Avevano dei vestiti molto strappati e le scarpe di un numero più grande. Non si vedono i loro volti perché Courbet non vuole raccontare degli individui ma di una categoria sociale. Ci racconta di come lavorano in continuazione e si vedono in un cespuglio una pentola per una breve pausa per poi riprendere a lavorare. Questi dipinti erano stati realizzati per essere esposti nei Salon e dovevano stare sotto al vaglio dei giudici per essere esposti. Courbet vinse anche una medaglia di merito. Alcuni vennero esposti, altri invece vennero criticati per la tecnica che non era quella accademica e, vennero rifiutati, per via del punto di vista formale e non per il messaggio.
Courbet, non faceva velature, non c’era un passaggio di chiaro scuro. Non rispetta le regole dell’accademia. I colori erano terrosi, sul tono del bruno. Questo dipinto, poiché il luogo dove si trovava fu bombardato non esiste più ma ci rimane una copia, leggermente diversa che ci è arrivata da collezioni privati.

Funerale ad Ornans, Courbet


Si parla della ristrutturazione del cimitero del paese di Ornans, nel momento in cui viene celebrato il primo funerale dopo la ristrutturazione. Il morto era un parente di Courbet e il pittore è come se facesse una fotografia dell’evento. Le persone sono divise in gruppi. In primo piano c’è la fossa aperta e nello scavare sono uscite delle ossa, rappresentate in maniera molto cruda e realistica. Accanto alla fossa c’è un cane. Viene criticata l’estrema bruttezza e rozzezza dei personaggi. La luce è livida, il cielo è grigio. La composizione è per fasce orizzontali. Criticato anche per le grandi dimensioni. Tutto il paese ha sfilato nel suo studio per rappresentarli nel dipinto. Agli estremi le figure sono tagliate. Nel romanticismo il pittore compone la scena e non ci sono persone tagliate. Courbet immagina il dipinto come un frammento della realtà e quindi le figure sono tagliate perché la realtà continua.

Millet


Figlio di contadini, anche lui sapeva quali fossero le condizioni di queste persone. Raccontò ciò che succedeva in campagna. Le sue figure erano diverse da quelle degli operai di Courbet.

Millet, le spigolatrici, 1848, Parigi


Generalmente donne, erano ragazze madri o vedove che non avevano più niente e ai cui i contadini dopo la raccolta, la mietitura e la vendemmia permettono loro di raccogliere ciò che era rimasto. In questo modo queste donne riescono a sopravvivere. La nonna di Millet era una spigolatrice e quindi conosceva bene il lavoro. Sono vestite in maniere molto dignitosa. Ha opere un paranoiche per proteggere la camicia che mette la domenica per andare in chiesa. Lui e Courbet raccontano due mondi diversi.

Giovanni Fattori


Macchiaiolo più famoso. Inizia con una pittura tradizionale e poi diventerà un insegnante all’accademia fiorentina.

La rotonda dei bagni Palmieri


Fatto su una tavoletta di tabacco, dal particolare formato allargato. Lo spazio è delimitato in alto dalla tende la luce proviene dal mare, pennellate rapide, contrapposizione di colori. Apparente facilità di esecuzione ma studio accurato. Fattori ha modificato in corso d’opera. Rappresenta uno stabilimento balneare famoso a Livorno, dove questo gruppo di donne si reca per prendere aria di mare e non il sole. La moglie di Fattori era malata di Tisi e si pensava anche l’aria di mare facesse bene. Le signore sono tutte in posizioni diverse, sono rappresentate solo per macchie di colore. Ha studiato molto gli accordi di colore (chiaro e scuro, caldi e freddi). Sul dipinto è molto luminoso. Lui rappresenta il suo campo visivo guardando il mare. La luce appare più intensa poiché il tendone fa ombra sulla spiaggia e anche il mare è luminosissimo

Abbiati, il chiostro, 1860, Firenze


Pittore napoletano che si è trasferito a Firenze. Rappresenta il chiostro di santa croce. L’operaio si riposa nel chiostro. L’architettura e il paesaggio è costituito da masse colorate. Per documentare i lavorare che sia davano svolgendo sulla facciata di Santa Croce.

Signorini


Rappresenta il tema del lavoro in Italia. Si lavora su piccoli formati.

Signorini, l’alzaia


L’alzaia. Siamo alle cascine dove c’è L’arno. Gli uomini aiutano una chiatta a salire controcorrente. Come muli trascinano con cime la chiatta alla presenza di un signore borghese con il cilindro, il cagnolino con la bimba che si era distratta va guardare la fatica di questi uomini che sono in primo piano. Con la prospettiva dal basso li rende monumentali.

Manet


Figlio di un magistrato, alta borghesia. Fin dall’inizio è portato per la pittura a cui si dedica. Quando il padre muore gli lascia una grande eredità Manet soffrirà moltissimo o che non riuscirà ad andare incontro al pubblico. Muore a. 50 anni a causa della sifilide dovuta ai bordelli parigini. Non avrà una critica positiva in tutta la sua vita. Con il, colore costruisce l’oggetto. Conosce Degas. Monet lo conosce perché un critica letterario scambia il nome di Monet con Manet, sono contemporanei. Lui muore quando l’impressionismo inizia a decollare

Colazione sull’erba, Manet


Napoleone apre anche il salone dei rifiutati e tra questi dipinti compare questo di Manet. L’olimpia la espone due anni dopo, appena compare questo dipinto grande scandalo. Lei è nuda con due uomini vestiti con gli abiti parigini di quel tempo, di quelli che vedono quei dipinti. Sembra un dipinto pornografico. Un’altra ragazza si sta rinfrescando nel laghetto. Era qualcosa di sconvolgente per l’epoca. La modella di questo e l’Olympia è la stessa, mentre i due uomini sono il fratello e un amico di Manet. Nel paesaggio manca la prospettiva, è tutto schiacciato senza ombre. Il davanti. Il dietro sono fatti come una scena teatrale. La composizione è triangolare, molto rigorosa e studiata. Manet dice solo di aver attualizzato gli artisti che si studiano all’accademia. Lui si ispira “concerto campestre” di Tiziano e l’incisione di riproduzione di un quadro di Raffaello “giudizio di Paride” (da cui si riprende la posa stata della ragazza). Manet riprende estasiante le pose. L’arte anche se tiene presente la preparazione dei un artista, dell’accademia, deve essere un’arte che parla del nostro tempo. L’arte non era ancora pronta. Il merito di Mate è quello di ha aperto la strada a un’arte nuova che guarda la realtà, anche se poi non partecipa alle loro mostre. Figure ostruire con macchie Di colore dia toni contrastanti distribuite in larghe pittiate piatte senza chiaro scuro. È assente il disegno, i contorni sono tracciati a pennello. La profondità è data dal susseguirsi della vegetazione: acqua, erba e fronde degli alberi. Abbiamo anche la natura morte che è la colazione. Riprende i temi dell’Accademia e dimostra che la pittura moderna non in ferire a quella della tradizione classica. attraverso le pennellate che non si vedono si crea la tridimensionalità del corpo.

Olympia, Manet, 1863


Fa scandalo perché è una donna normale nuda. Per chi vedeva questo dipinto lei era anche escort. I bordelli erano frequentatissimi9 a Parigi, vi era ipocrisia nelle persone. Aveva dei tratti volgari secondo l’epoca di Manet, un nudo così esibito, freddo. Lo spettatore sia entiva nelle vesti del cliente di Olympia con la serva di colore. Viene criticato Manet non solo per il soggetto, ma anche per la tecnica. Al contrario di Cabanel, qua abbiamo una netta linea di contorno, non c’è Los fumato, il corpo è piatto, non capiamo da dove arriva la luce perché le ombre sono messe a caso. C’è un gatto nero simbolo di lussuria. Manet si difende dicendo agli accademici di rifarsi alla Venere di Urbino di Tiziano, che loro in accademia studiano. Hanno lo stesso drappo verde, il lenzuolo nello stesso modo, il letto rosso, le serve, anche questa venere guarda verso di noi. Manet dice solo di rappresentare le veneri del loro tempo ovvero le escort. Non inserisce il cane perché è simbolo di fedeltà matrimoniale e quindi inserisce l’elemento di lussuria. Lui dice di rappresentare la realtà del loro tempo0. Gli impressionisti sono anche realisti. Aveva visto anche la maya desnuda di Goy

Il bar delle Folies - Bergeres, Manet 1881-82


Questi locale che era un cabaret dove sei faceva spettacoli, era rappresentato da Manet > l’angolo bar. La particolarità è che osserviamo questo locale dal riflesso nello specchio. Locale Lal moda dove si intravede in alto a sinistra anche una trapezista. Si passa dalla luce a gas alla locue elettrica. La figura in primo piano è un po’ isolata, c’è lo stacco tra il primo piano con la natura m orta (dipinte come gli impressionisti), poi lei e lo specchio. Manet falsa un po’ la prospettiva perché non dovremmo vedere la schiena della barista in questo modo. Vuole farci partecipare a questo locale

Impressionismo


Gli amici con cui discuteva di pittura decidono di organizzarsi e di creare un’associazione anonima di pittori, scultore e incisori, fondata nel 1863 con lo scopo di esporre in maniera autonoma senza frequentare i canali ufficiali. Nel 1874 esposero per la prima volta e prenderanno poi il nome di illuministi. Hanno posizioni simili su cosa rappresentare in pittura e la tecnica.
Hanno simile al realismo i soggetti, rappresentano la vita quotidiana
Non ha intenti sociali o di denuncia
Rappresentano la percezione o impressione visiva. È legato alle percezioni fisiche (dei sensi) e non ai sentimenti

Onda giapponese


Arrivo dell’arte giapponese. Si conosceva già l’arte cinese con anche la scoperta dei segreti della ceramica. La grande onda è del 1830. Manca completamente il chiaro scuro, colori brillanti ma piatti e questo piace moltissimi.

Si inizia a interpretare la figura umana fuori da ogni concetto, che fluttua nell’aria. Prima era sempre inserito in uno spazio. Questa nuova visione. L’elemento grafico è sempre presente.

Grande influenza per il taglio delle immagini i, decentramento del soggetto principale, e le figure si muovono liberamente nello spazio, l’anatomia semplificata, colori piatti e brillanti, linee di contorno definite e prevalenza dell’armonia compositiva e degli accordi cromatici.

Impressionisti rappresentano la vita moderna e la quotidianità. Vogliono cogliere soltanto0 un attimo di questa realtà, descrivendone l’aspettò esteriore, formale.

Monet


Odiava andare a scuola quando andava faceva le vignette del professore. Inizia a vendere le sue caricature e a 17 anni si traferisce Parigi dove inizia a frequentare gli artisti che gli piacevano. Frequentava i caffè. Si concentra sui paesaggi e inizia a praticare la pittura en plein air. A lui interessa fissare un attimo delle condizione che lui percepisce. Non è interessante il soggetto tanto quanto sia esso illuminati e dei suoi colori sotto la luce. Passerà la sua volta ossessionata a poter fissare la sua percezione visiva. Non sono importanti le emozioni e i sentimenti, ma registrare le condizioni di luce e colore che l’occhio percepisce. Questo è possibile grazie alla tecnica messa a punto da lui. Farà paesaggi urbani.

Monet, I papaveri


Non usa la prospettiva, ma utilizza gli indicatori di spazio: rimpicciolisce le proporzioni. Per dare la
profondità alla massa di papaveri, riproduce mamma e bambino sullo sfondo. Dà profondità con le persone e con le linee di colori

Monet, lo stagno delle Ninfee


L’acqua non è mai ferma, è trasparente per cui si vede il fondo. Fece costruire questo ponte nel suo giardino. Abbiamo una grande profondità nel dipinto, però abbiamo i piani successivi dell’acqua, il ponte che si riflette in esso.

Le serie delle ninfee


Qua è addirittura sparito l’orizzonte, lui inquadra direttamente lo stagno. Inquadra solo lo specchio d’acqua, ed era inconcepibile allora. Abbiamo il riflesso del cielo e del resto attraverso l’acqua, ci sono anche i pesci e le ninfee. Salice che scendono sull’acqua anche un’altra. L’elemento base è lo specchio d’acqua, cerca di fissare un attimo die uesta realtà che magia continuamente.
Estratto del documento

I pittori non hanno in Italia questi temi sociali e cercano di parlare della realtà

rinnovando però la pittura. Non fanno i sociologi come invece accade in

Francia. Questa è la grande differenza

COURBET

Partecipa alla Comune di Parigi. La sua carriera venne però stroncata quando

venne accusato di aver distrutto la colonna di place vendome, fatta fare da

Napoleone. Fu così accusato e processato. Venne obbligato per motivi fiscali ad

emigrare in Svizzera. Fu un riferimento per gli artisti. Oltre che per il suo

attivismo che lo portò a finire la sua carriera, è interessante poichè pur essendo

figlio di contadini benestanti che lo sostenevano economicamente e che gli

fecero studiare pittura, non frequentò l’accademia, e studiò in maniera

autonoma. Ebbe successo, venne richiesto come pittore di ritratti a

commissione e venne esposto anche nei salon ufficiali con riconoscimenti. Ebbe

l’urgenza di denuncia sociale e i suoi dipinti più importanti vennero rifiutati dal

salon. In occasione dell’esposizione universale di Parigi allestì il padiglione del

realismo, ovvero realizzò una sua mostra autonoma in opposizione all’arta

tradizionale. Volle che la sua arte fosse comprensibile al pubblico e volle dare

.

uno schiaffo alla borghesia e agli imprenditori per le condizioni dei lavoratori

Courbet, gli spaccapietre, 1849

Gli scagliapietre, facevano il lavoro

più umile, erano infatti la categoria

dei lavoratori più bassa. Coubert, li

incontrava tutti i gironi quando

andava a passeggio e li vedeva ogni

giorno nello stesso modo. Il più

vecchio aveva della paglia sotto il

ginocchio e spaccava le pietre.

Avevano dei vestiti molto strappati e

le scarpe di un numero più grande.

Non si vedono i loro volti perché Courbet non vuole raccontare degli

individui ma di una categoria sociale. Ci racconta di come lavorano in

continuazione e si vedono in un cespuglio una pentola per una breve pausa per

poi riprendere a lavorare. Questi dipinti erano stati realizzati per essere esposti

nei Salon e dovevano stare sotto al vaglio dei giudici per essere esposti.

Courbet vinse anche una medaglia di merito. Alcuni vennero esposti, altri

invece vennero criticati per la tecnica che non era quella accademica e,

.

vennero rifiutati, per via del punto di vista formale e non per il messaggio

Coubert, non faceva velature, non c’era un passaggio di chiaro scuro.

Non rispetta le regole dell’accademia. I colori erano terrosi, sul tono

del bruno. Questo dipinto, poichè il luogo dove si trovava fu bombardato non

esiste più ma ci rimane una copia, leggermente diversa che ci è arrivata da

.

collezioni privati

Funerale ad Ornans, Courbet

Si parla della ristrutturazione del

cimitero del paese di Ornans, nel

momento in cui viene celebrato il

primo funerale dopo la ristrutturazione.

Il morto era un parente di Courbet e il

pittore è come se facesse una fotografia dell’evento. Le persone sono divise in

gruppi. In primo piano c’è la fossa aperta e nello scavare sono uscite delle

ossa, rappresentate in maniera molto cruda e realistica. Accanto alla fossa c’è

un cane. Viene criticata l’estrema bruttezza e rozzezza dei personaggi. La luce

è livida, il cielo è grigio. La composizione è per fasce orizzontali.

Criticato anche per le grandi dimensioni. Tutto il paese ha sfilato nel suo

studio per rappresentarli nel dipinto. Agli estremi le figure sono tagliate. Nel

romanticismo il pittore compone la scena e non ci sono persone tagliate.

Courbet immagina il dipinto come un frammento della realtà e quindi

.

le figure sono tagliate perché la realtà continua

MILLET

Figlio di contadini, anche lui sapeva quali fossero le condizioni di queste

persone. Raccontò ciò che succedeva in campagna. Le sue figure erano diverse

.

da quelle degli operai di Courbet

Millet, le spigolatrici, 1848, Parigi

Generalmente donne, erano ragazze madri o

vedove che non avevano più niente e ai cui i

contadini dopo la raccolta, la mietitura e la

vendemmia permettono loro di raccogliere ciò

che era rimasto. In questo modo queste donne

riescono a sopravvivere. La nonna di Millet era

una spigolatrice e quindi conosceva bene il

lavoro. Sono vestite in maniere molto

dignitosa. Ha opere un paranoiche per

proteggere la camicia che mette la domenica

per andare in chiesa. Lui e Courbet raccontano due mondi diversi

GIOVANNI FATTORI

Macchiaiolo più famoso. Inizia con una

pittura tradizionale e poi diventerà un

insegnante all’accademia fiorentina

La rotonda dei bagni Palmieri

Fatto su una tavoletta di tabacco, dal

particolare formato allargato. Lo spazio è delimitato in alto dalla tende la luce

proviene dal mare, pennellate rapide, contrapposizione di colori. Apparente

facilità di esecuzione ma studio accurato. Fattori ha modificato in corso

d’opera. Rappresenta uno stabilimento balneare famoso a Livorno, dove questo

gruppo di donne si reca per prendere aria di mare e non il sole. La moglie di

Fattori era malata di Tisi e si pensava anche l’aria di mare facesse bene. Le

signore sono tutte in posizioni diverse, sono rappresentate solo per macchie di

colore. Ha studiato molto gli accordi di colore (chiaro e scuro, caldi e freddi). Sul

dipinto è molto luminoso. Lui rappresenta il suo campo visivo guardando il

mare. La luce appare più intensa poiché il tendone fa ombra sulla spiaggia e

anche il mare è luminosissimo

G. ABBIATI, il chiostro, 1860, Firenze

Pittore napoletano che si è trasferito a Firenze.

Rappresenta il chiostro di santa croce. L’operaio si

riposa nel chiostro. L’architettura e il paesaggio è

costituito da masse colorate. Per documentare i

lavorare che sia davano svolgendo sulla facciata di

Santa Croce

SIGNORINI

Rappresenta il tema del

lavoro in Italia. Si lavora su

piccoli formati

Signorini, l’alzaia

L’alzaia. Siamo alle cascine

dove c’è L’arno. Gli uomini aiutano una chiatta a salire controcorrente. Come

muli trascinano con cime la chiatta alla presenza di un signore borghese con il

cilindro, il cagnolino con la bimba che si era distratta va guardare la fatica di

questi uomini che sono in primo piano. Con la prospettiva dal basso li rende

.

monumentali

MANET

Figlio di un magistrato, alta borghesia. Fin dall’inizio è portato per la pittura a

cui si dedica. Quando il padre muore gli lascia una grande eredità Manet

soffrirà moltissimo o che non riuscirà ad andare incontro al pubblico. Muore a.

50 anni a causa della sifilide dovuta ai bordelli parigini. Non avrà una critica

positiva in tutta la sua vita. Con il, colore costruisce l’oggetto. Conosce Degas.

Monet lo conosce perché un critica letterario scambia il nome di Monet con

Manet, sono contemporanei. Lui muore quando l’impressionismo inizia a

decollare

Colazione sull’erba, Manet

Napoleone apre anche il salone dei rifiutati e tra questi dipinti compare questo

di Manet. L’olimpia la espone due anni dopo, appena compare questo dipinto

grande scandalo. Lei è nuda con due uomini vestiti con gli abiti parigini di quel

tempo, di quelli che vedono quei dipinti. Sembra un dipinto pornografico.

Un’altra ragazza si sta rinfrescando nel laghetto. Era qualcosa di sconvolgente

per l’epoca. La modella di questo e l’Olympia è la stessa, mentre i due uomini

sono il fratello e un amico di Manet. Nel paesaggio manca la prospettiva, è

tutto schiacciato senza ombre. Il davanti. Il dietro sono fatti come una scena

teatrale. La composizione è triangolare, molto rigorosa e studiata. Manet dice

solo di aver attualizzato gli artisti che si studiano all’accademia. Lui si ispira

“concerto campestre” di Tiziano e l’incisione di riproduzione di un quadro di

Raffaello “giudizio di Paride” (da cui si riprende la posa stata della ragazza).

Manet riprende estasiante le pose. L’arte anche se tiene presente la

preparazione dei un artista, dell’accademia, deve essere un’arte che parla del

nostro tempo. L’arte non era ancora pronta. Il merito di Mate è quello di ha

aperto la strada a un’arte nuova che guarda la realtà, anche se poi non

partecipa alle loro mostre. Figure ostruire con macchie Di colore dia toni

contrastanti distribuite in larghe pittiate piatte senza chiaro scuro. È assente il

disegno, i contorni sono tracciati a pennello. La profondità è data dal

susseguirsi della vegetazione: acqua, erba e fronde degli alberi. Abbiamo

anche la natura morte che è la colazione. Riprende i temi dell’Accademia e

dimostra che la pittura moderna non in ferire a quella della tradizione classica.

attraverso le pennellate che non si vedono si crea la tridimensionalità del

.

corpo

Olympia, Manet, 1863

Fa scandalo perché è una donna normale

nuda. Per chi vedeva questo dipinto lei era

anche escort. I bordelli erano

frequentatissimi9 a Parigi, vi era ipocrisia

nelle persone. Aveva dei tratti volgari

secondo l’epoca di Manet, un nudo così

esibito, freddo. Lo spettatore sia entiva nelle vesti del cliente di Olympia con la

serva di colore. Viene criticato Manet non solo per il soggetto, ma anche per la

tecnica. Al contrario di Cabanel, qua abbiamo una netta linea di contorno, non

c’è Los fumato, il corpo è piatto, non capiamo da dove arriva la luce perché le

ombre sono messe a caso. C’è un gatto nero simbolo di lussuria. Manet si

difende dicendo agli accademici di rifarsi alla Venere di Urbino di Tiziano, che

loro in accademia studiano. Hanno lo stesso drappo verde, il lenzuolo nello

stesso modo, il letto rosso, le serve, anche questa venere guarda verso di noi.

Manet dice solo di rappresentare le veneri del loro tempo ovvero le escort. Non

inserisce il cane perché è simbolo di fedeltà matrimoniale e quindi inserisce

l’elemento di lussuria. Lui dice di rappresentare la realtà del loro tempo0. Gli

impressionisti sono anche realisti. Aveva visto anche la maya desnuda di Goy

Il bar delle Folies - Bergeres, Manet 1881-82

Questi locale che era un cabaret dove sei faceva

spettacoli, era rappresentato da Manet > l’angolo bar.

La particolarità è che osserviamo questo locale dal

riflesso nello specchio. Locale Lal moda dove si

intravede in alto a sinistra anche una trapezista. Si

passa dalla luce a gas alla locue elettrica. La figura in

primo piano è un po’ isolata, c’è lo stacco tra il primo

piano con la natura m orta (dipinte come gli

impressionisti), poi lei e lo specchio. Manet falsa un po’ la prospettiva perché

non dovremmo vedere la schiena della barista in questo modo. Vuole farci

partecipare a questo locale

IMPRESSIONISMO

Gli amici con cui discuteva di pittura decidono di organizzarsi e di creare

un’associazione anonima di pittori, scultore e incisori, fondata nel 1863 con lo

scopo di esporre in maniera autonoma senza frequentare i canali ufficiali. Nel

1874 esposero per la prima volta e prenderanno poi il nome di illuministi.

.

Hanno posizioni simili su cosa rappresentare in pittura e la tecnica

Hanno simile al realismo i soggetti, rappresentano la vita quotidiana •

Non ha intenti sociali o di denuncia •

Rappresentano la percezione o impressione visiva. È legato alle percezioni •

fisiche (dei sensi) e non ai sentimenti

P. A. Renoir, ballo sl Moulin de la Galette

Onda giapponese

Arrivo dell’arte giapponese. Si conosceva già l’arte cinese con anche la

scoperta dei segreti della ceramica. La grande onda è del 1830. Manca

completamente il chiaro scuro, colori brillanti ma piatti e questo piace

moltissimi

Si inizia a interpretare la figura umana fuori da ogni concetto, che fluttua

nell’aria. Prima era sempre inserito in uno spazio. Questa nuova visione.

L’elemento grafico è sempre presente

Grande influenza per il taglio delle immagini i, decentramento del soggetto

principale, e le figure si muovono liberamente nello spazio, l’anatomia

semplificata, colori piatti e brillanti, linee di contorno definite e prevalenza

dell’armonia compositiva e degli accordi cromatici

Impressionisti rappresmnetnao la vita moderna e la quotidianità. Vogliono

cogliere soltanto0 un attimo di questa realtà, descrivendone l’aspettò esteriore,

formale

MONET

Odiava andare a scuola quando andava faceva le vignette del professore. Inizia

a vendere le sue caricature e a 17 anni si traferisce Parigi dove inizia a

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