Concetti Chiave
- L'arte concettuale emerge nel 1965, rompendo con l'arte passata e moderna, focalizzandosi sull'idea piuttosto che sulla realizzazione.
- L'arte tradizionale esprimeva idee politiche, sociali e religiose, mentre l'arte concettuale nega la comunicazione, centrando l'attenzione sul concetto.
- Il movimento Dada, precursore dell'arte concettuale, contestava il concetto di bellezza tradizionale, usando oggetti comuni per polemizzare con l'arte convenzionale.
- L'arte concettuale suggerisce che le opere visive possono essere "inutili" poiché i media moderni trasmettono idee in modo più efficace.
- La "Pittura segreta" di Mel Ramsden è un esempio di arte concettuale, con un quadrato nero che richiama la perfezione formale ma invita a un'interpretazione segreta.
L'arte concettuale
Intorno al 1965, nella concezione dell’arte si attua una frattura totale non soltanto con quella del passato, ma anche con quella moderna: si fa così strada l’arte concettuale o “conceptual art”.
Fino ad allora, qualunque fosse lo strumento formale a cui l’artista faceva ricorso, l’arte era sempre stata considerata come espressione di idee, politiche, sociali, religiose. Essa rappresentava la razionalità umana oppure i sentimenti individuali, per cui aveva sempre avuto un grande potere comunicativo.
Invece, l’arte concettuale nega ogni possibilità di comunicazione, perché ciò che interessa è il “concetto”, ovvero l’idea che ha l’artista e non la realizzazione.
Anche Michelangelo fondava l’opera artistica sull’idea, ma per lui l’artista era soltanto colui che dopo essere riuscito a vedere l’idea era in grado di estrarla con molta fatica dalla materia. Un esempio tipico è quello del blocco di marmo che all’interno racchiude la statua che lo scultore ha intenzione di realizzare (= l’idea) e che con grande maestria riesce a portar fuori. Pertanto, è una questione di “linguaggio” tramite il quale si riesce a dare una forma visibile all’idea e ciò costituisce il vero valore dell’artista.
Soltanto il movimento Dada pare aver contrastato questa tendenza. Tuttavia esso voleva combattere il concetto di opera d’arte come espressione del bello, dell’armonioso e del nobile. Quando Duchamp assume ad opera d’arte un oggetto comune (esempio: la ruota di una bicicletta) lo fa in funzione polemica; i suoi oggetti esprimono contenuti legati alla vita quotidiana, senza distinzione fra vita intellettuale e vita materiale ed è in questo egli si pone in contrasto con le opere d’arte tradizionali. Ispirandosi a Duchamp, l’arte concettuale ha anch’essa dei contenuti che, però, non intende necessario esprimere. Per questo motivo, succede che i titoli dei dipinti sono tali da nascondere il significato oppure indicano soltanto quello che l’osservatore vede.
Non si può dire quali sviluppi possa avere un concetto simile; forse si tratta di una constatazione che l’opera d’arte ha cessato il suo ruolo nella società. Un tempo, esso era il veicolo per trasmettere le idee o per rendere eterno ciò che è transitorio (per esempio il ritratto); invece, oggi, allo stesso risultato si può arrivare in modo più efficace e veloce con i media. Per tal motivo, l’arte concettuale ci vuole far capire che gli artisti “visuali” producono delle opere “inutili”.
Fra le opere più significate dell’arte concettuale, possiamo ricordare Pittura segreta dell’inglese Mel Ramsden realizzata fra il 1967-1968. L’opera è costituita da un quadrato nero. Il quadrato è la forma perfetta, molto razionale. Poiché ci fa pensare all’arte rinascimentale per l’equilibrio e la perfezione, potremmo essere tentati dal leggervi una volontà di ritorno alla purezza della forma. Inoltre la forma e il colore nero sono stati già oggetto di pittura, come nel caso di Malévic con suo Quadrato nero su fondo bianco realizzato nel 1913. Il quadrato nero, in quanto forma geometrica non è tratto dalla realtà; quindi, per Malévic è espressione della sensibilità interiore non-oggettiva. Esso si contrappone a ciò che è esterno e che per l’io corrisponde al “nulla”, ovvero al bianco. Al fine di evitare ogni interpretazione fantasiosa, Ramsden al quadro aggiunge una scritta “Il contenuto di questa pittura è invisibile, il carattere e la dimensione del contenuto devono essere mantenuti perennemente segreti, noti soltanto all’artista”.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale caratteristica dell'arte concettuale rispetto all'arte tradizionale?
- Come si differenzia l'approccio di Michelangelo rispetto all'arte concettuale?
- In che modo il movimento Dada ha influenzato l'arte concettuale?
- Qual è il significato del quadrato nero nell'opera di Mel Ramsden?
- Qual è il messaggio che l'arte concettuale cerca di trasmettere riguardo al ruolo dell'arte nella società moderna?
L'arte concettuale si concentra sul "concetto" o l'idea dell'artista piuttosto che sulla realizzazione fisica dell'opera, che può anche essere assente o realizzata da altri.
Michelangelo basava l'opera artistica sull'idea, ma per lui l'artista doveva estrarre l'idea dalla materia con maestria, mentre l'arte concettuale non richiede necessariamente la realizzazione fisica.
Il movimento Dada ha contrastato l'idea tradizionale di arte come espressione del bello, ispirando l'arte concettuale a focalizzarsi su contenuti che non devono necessariamente essere espressi.
Il quadrato nero di Ramsden, simile a quello di Malévic, rappresenta una forma perfetta e razionale, ma il suo contenuto è dichiarato invisibile e segreto, noto solo all'artista.
L'arte concettuale suggerisce che l'opera d'arte ha cessato il suo ruolo tradizionale nella società, poiché oggi le idee possono essere trasmesse più efficacemente attraverso i media, rendendo le opere "inutili".