Concetti Chiave
- La procedura di prestito richiede diversi documenti, tra cui un progetto scientifico, un facility record e una scheda di prestito, per garantire sicurezza e legalità.
- La richiesta di spostamento dell'opera necessita dell'approvazione dei soprintendenti, basata su garanzie di sicurezza e correttezza del progetto.
- Le decisioni di prestito non sono prese solo dai conservatori, ma influenzate da fattori diplomatici, politici e offerte economiche.
- Per l'esportazione delle opere, è fondamentale attivare un'assicurazione "da chiodo a chiodo" che copre vari rischi, inclusi quelli estremi.
- Un condition report dettagliato accompagna sempre l'opera per monitorarne lo stato di conservazione in quattro fasi chiave del prestito.
Documenti prestiti
La procedura deve essere espletata affinché tutto sia sicuro e legale, l’ente organizzatore manda una richiesta con: progetto scientifico [illustrazione dettagliata del concept della mostra] un facility record [scheda tecnica dell’edificio nel quale la mostra sarà sia ospitata, serve per fornire tutte le garanzie dei fattori per la sicurezza dell’opera] e infine scheda di prestito [form che l’ente prestatore compila fornendo tutta una serie di indicazioni di natura scientifica e pratica: dimensioni dell’opera, valore assicurativo, luogo nel quale viene ritirata e poi restituita, diciture con le quale l’ente prestatore vuole essere indicato nel catalogo e tutte le richieste relative alle condizioni di esposizione]. Se si decide di prestare l’opera comincia tutta la procedura che se fatta correttamente l’ente prestatore invii un documento con le condizioni di prestito: ad esempio si chiede che l’opera non venga movimentata. Si deve quindi chiedere in soprintendenza, ovvero gli enti territoriali del ministero, la richiesta di spostare l’opera, corredata dal progetto scientifico, il facility report e una scheda simile al foglio di prestito in cui si precisano anche tutte le garanzie che sono state pretese, e quindi si può autorizzare o meno il prestito [una commissione a Roma per i prestiti all’estero perché sono più delicati perché ad esempio vigono leggi diverse, il museo deve avere tutta una serie di garanzie circa la restituzione].Il conservatore non è l’unico a decidere, intervengono logiche superiori di natura diplomatica o politica, ci sono infatti richieste che arrivano al sindaco e non alla redazione del museo, arrivano anche offerte economiche quando organizzano le mostre società particolari che richiedono 30 pezzi per una somma di denaro. Fondamentale è la procedura di esportazione in cui l’opera va all’estero, prima che venga ritirata viene però attivata la procedura assicurativa “da chiodo a chiodo”, ovvero polizze specifiche per le opere d’arte che si attivano quando l’opera si muove dal momento in cui parte a quello in cui ritorna, tengono anche conto di eventi estremi come furti, danni ma anche attacchi terroristici. L’opera è sempre accompagnata dal condition report, ovvero scheda molto dettagliata mirata a definire le condizioni di conservazione, in cui l’opera viene descritta in tutte le sue componenti documentando fotograficamente ogni problema di conservazione, prevede quattro fasi di visualizzazione:
-
1. Compilata dal museo prestatore prima della partenza dell’opera
2. Viaggia con l’opera e viene ricontrollata da un rappresentante del museo presentatore e dell’ente organizzatore quando arriva
3. Vista ancora prima del viaggio di ritorno
4. Controllata dall’ente prestatore all’arrivo
Domande da interrogazione
- Quali documenti sono necessari per avviare la procedura di prestito di un'opera d'arte?
- Qual è il ruolo della soprintendenza nella procedura di prestito?
- Quali sono le fasi del condition report durante il prestito di un'opera?
- Quali misure assicurative vengono adottate per le opere d'arte in prestito?
Sono necessari il progetto scientifico, il facility record e la scheda di prestito, che forniscono dettagli sulla mostra, l'edificio ospitante e le specifiche dell'opera.
La soprintendenza deve autorizzare lo spostamento dell'opera, basandosi sul progetto scientifico, il facility report e le garanzie richieste.
Il condition report viene compilato prima della partenza, controllato all'arrivo, rivisto prima del ritorno e verificato all'arrivo finale.
Viene attivata la polizza "da chiodo a chiodo", che copre furti, danni e attacchi terroristici durante il trasporto dell'opera.