Seba1996
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Concetti Chiave

  • Les Demoiselles d'Avignon è un'opera rivoluzionaria di Picasso nata da riflessioni sulla forma e influenze artistiche diverse.
  • Originariamente concepito con sette figure, il dipinto è stato ridotto a cinque donne, integrando influenze africane e iberiche.
  • Picasso abbandona la rappresentazione mimetica e la prospettiva rinascimentale, adottando la geometrizzazione e punti di vista multipli.
  • L'opera è un laboratorio per il linguaggio cubista, esplorando nuove modalità di rappresentazione della realtà.
  • Accolta con perplessità dalla critica, l'opera rappresenta un attacco alla tradizione occidentale e alla bellezza convenzionale.

Indice

  1. L'evoluzione dell'opera di Picasso
  2. Influenze artistiche e stilistiche
  3. La rivoluzione cubista di Picasso
  4. Reazioni critiche e impatto culturale

L'evoluzione dell'opera di Picasso

Picasso condensa il frutto delle riflessioni sulla forma, elaborando, attraverso un numero enorme di studi, un opera rivoluzionaria.

Picasso aveva intenzione di rappresentare l'interno di una casa di piacere, e l'idea iniziale comprendeva sette figure, cinque donne e due uomini, una natura morta fiori, frutta e tendaggi.

Influenze artistiche e stilistiche

Ma l'artista eliminò progressivamente uomini e fiori, lasciando la frutta in primo piano e le cinque prostitute, per arrivare a una versione piuttosto vicina a quella definitiva: le posizione delle donne sono definite e riprendono un tema di notevole successo quello delle bagnanti, le figure iniziano a compenetrarsi con lo sfondo, nei volti si comincia a cogliere l'influsso della scultura africana, come si nota nella figura sull'estrema destra, in cui forma affilate, il trattamento materico e le linee nere che fanno pensare a intagli nel legno, rimandano alle maschere africane. Altro influsso fu quello dell'arte iberica, infatti alcune donne del dipinto sembrano richiamare, nella frontalità e nella resa dei corpi, lo stile dei cicli pittorici medievali, che tende a rappresentare la figure in forma bidimensionale enfatizzata dal contorno.

La rivoluzione cubista di Picasso

Nella versione definitiva lo spazio pare avere la stessa consistenza solida delle figure, dipinte uniformamene di rosa, segnate da linee taglienti e spigolose. Nel dipinto Picasso solleva il rifiuto di un'arte mimetica rispetto alla realtà, la negazione della costruzione prospettica rinascimentale, il sovvertimento del rapporto tra figura e sfondo , la riduzione geometrica delle forme; la costruzione dell'immagine attraverso la combinazione di punti di vista diversi, come se la pittura voglia rappresentare ciò che di un oggetto o di una figura si conosce. L'opera è una sorta di laboratorio in cui il giovane Picasso andava maturando le acquisizioni del linguaggio cubista.

Reazioni critiche e impatto culturale

Il dipinto fu accolto dalla critica come una sconcertante novità, le ragioni della perplessità sono ricercarsi nell'attacco che il pittore muoveva nei confronti della tradizione occidentale, una critica resa ancora più aspra in quanto rivolta al mito della bellezza "La pittura non è fatta per decorare appartamenti, è uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico".

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'idea iniziale di Picasso per "Les demoiselles d'Avignon"?
  2. Picasso intendeva rappresentare l'interno di una casa di piacere con sette figure, tra cui cinque donne e due uomini, oltre a una natura morta con fiori, frutta e tendaggi. Tuttavia, ha progressivamente eliminato gli uomini e i fiori, concentrandosi sulle cinque prostitute e la frutta.

  3. Quali influenze artistiche si notano nel dipinto?
  4. Nel dipinto si notano influenze della scultura africana, visibili nei volti e nelle forme affilate, e dell'arte iberica, che si riflette nella frontalità e nella resa bidimensionale dei corpi, richiamando lo stile dei cicli pittorici medievali.

  5. Come è stata accolta l'opera dalla critica?
  6. L'opera è stata accolta come una sconcertante novità, poiché rappresentava un attacco alla tradizione occidentale e al mito della bellezza, con Picasso che dichiarava che la pittura non è fatta per decorare appartamenti, ma è uno strumento di guerra offensiva e difensiva.

Domande e risposte