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Concetti Chiave

  • Rodin reintrodusse il concetto di "non finito" nella scultura ottocentesca per esprimere la mobilità e l'espressività dei corpi nello spazio.
  • Il Pensatore di Rodin, iniziato nel 1880 e reso monumentale nel 1904, esplora i moti interiori attraverso movimenti corporei espressivi.
  • La scultura di Rodin è concepita come un'entità spaziale dinamica, che varia con il punto di vista dell'osservatore.
  • Rodin preferiva modellare in argilla per la sua duttilità, rispetto all'intaglio del marmo che utilizzava meno frequentemente.
  • L'approccio innovativo di Rodin accentuava i dettagli espressivi attraverso contrazioni, torsioni e scatti nel corpo umano.

Indice

  1. L'uso del non finito
  2. Esempi di opere simboliste

L'uso del non finito

Mentre nel Seicento e nel Settecento è raro trovare in scultura un uso del non finito paragonabile a quello di Michelangelo, nell'arte dell'Ottocento esso ritorna in maniera diffusa sia come strumento per rendere la mobilità dei corpi nello spazio e l'istantaneità degli atteggiamenti, sia per accentuare l'espressività.

Esempi di opere simboliste

Ne sono un esempio le opere del simbolista francese Auguste Rodin, che osò introdurre il non finito nella realizzazione di opere pubbliche e monumentali.
Il Pensatore, di cui una prima versione prese forma intorno al 1880, e di cui fu poi reso pubblico il bronzo monumentale nel 1904, fu il risultato di una ricerca costante di un modo innovativo di rendere i moti interiori,considerando il corpo "un calco su cui si imprimono le passioni" attraverso contrazioni, torsioni e scatti repentini, fino a giungere allo smembramento.

Il fatto che la scultura non sia statica, ma sia un'entità spaziale permette, attraverso lo spostamento dell'osservatore, di cogliere in questo non finito l'effetto di un divenire continuo. Per questo scopo Rodin considerò più adatta e immediata la tecnica del modellare l'argilla, piuttosto che il meno duttile intaglio del marmo, che praticò in misura minore.

Domande e risposte