Concetti Chiave
- Palizzi, pittore abruzzese trasferito a Napoli, è noto per la sua attenzione al mondo del lavoro e agli animali domestici nelle sue opere.
- Anche se accusato di monotonia, Palizzi esplora variazioni sul tema del realismo, esaltando il sentimento negli animali, uomini e piante.
- Nei suoi dipinti, come "Gli amici nella stalla", l'artista si concentra sugli animali, evidenziando il loro rapporto con gli esseri umani.
- La composizione del dipinto segue due diagonali che guidano lo sguardo attraverso la scena, creando un dinamismo visivo.
- La luce proveniente da destra definisce lo spazio e i contrasti, conferendo profondità e un senso di realismo alla scena.
Indice
La famiglia Palizzi e il loro stile
Palizzi fa parte di una famiglia di pittori originari dell’Abruzzo, ma che ha lavorato a Napoli nella seconda metà del XIX secolo. Nelle sue tele, egli mostra una grande attenzione per il mondo del lavoro e degli animali domestici. Spesso,la critica lo ha accusato, per questo, di monotonia, ma in realtà, si tratta non di un unico tema, ma di variazioni dello stesso tema. D’altra parte, non è il soggetto “nobile” che dà valore ad un’opera d’arte, bensì il modo con cui essa è stata realizzata e la reazione emotiva e la personalità dell’artista che essa lascia trasparire. In un certo senso, Palizzi anticipa Giovanni Fattori, quando nel 1891, esalta il realismo affermando che gli animali, gli uomini e le piante hanno una forma, un linguaggio e un sentimento. Ed è proprio questo sentimento che Palizzi esalta nei suoi dipinti. Con Gli amici nella stalla, sembra di essere di fronte ad un quadro del Seicento napoletano, in cui i personaggi ed i loro particolari sono fatti risaltare contro un fondo scuro, per mezzo della luce. Ma l’aspetto moderno è che l’interesse dell’artista è rivolto più agli animali che agli esseri umani della vita quotidiana.
Il significato dei dipinti di Palizzi
Già il titolo sottolinea il rapporto esistente non solo fra i due asini e il cane, ma anche fra gli animali, le due contadine e il bambino in braccio ad una di esse si sporge in modo affettuoso per accarezzare il muso dell’asinello. Gli animali faticano tutto il giorno a servizio dell’uomo operando in stretta unità con lui: questo è il significato e l’insegnamento che ci proviene dal dipinto.
Composizione e tecnica in Gli amici nella stalla
L’impostazione segue due diagonali: la prima parte dalla contadina di sinistra, attraversa il muso dell’animale rivolto verso l’osservatore per finire sul cane che fa le feste, con la coda rivolta in alto che chiude così il dipinto; l’altra diagonale segue la groppa dell’asinello in primo piano per risalire verso il bambino e la madre.
La luce proviene da destra e crea delle lunghe ombre che ci danno il senso dello spazio in cui è rappresentata la scena.
La tela è conservata a Roma, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Domande da interrogazione
- Qual è l'elemento distintivo delle opere di Palizzi rispetto ad altri artisti del suo tempo?
- Come viene rappresentata la relazione tra gli esseri umani e gli animali nel dipinto "Gli amici nella stalla"?
- Quali sono le caratteristiche compositive e luministiche del dipinto "Gli amici nella stalla"?
Palizzi si distingue per la sua attenzione al mondo del lavoro e agli animali domestici, esaltando il sentimento e il realismo nei suoi dipinti, piuttosto che concentrarsi su soggetti "nobili".
Il dipinto sottolinea il rapporto affettuoso e di stretta unità tra gli animali e gli esseri umani, evidenziato dal bambino che accarezza l'asinello e dalla collaborazione quotidiana tra uomini e animali.
La composizione segue due diagonali che guidano l'occhio attraverso la scena, mentre la luce proveniente da destra crea ombre lunghe che definiscono lo spazio e mettono in risalto i dettagli dei personaggi e degli animali.