Concetti Chiave
- Il Burlington Fine Arts Club, fondato nel 1866, rivoluzionò le mostre temporanee con un approccio scientifico e filologico, coinvolgendo opere non di proprietà degli organizzatori.
- Le mostre erano incentrate su una ricerca storico-artistica professionale, utilizzando indagini stilistiche per autenticare le opere, andando dal generale al dettaglio minuto.
- Il Club organizzava eventi con un taglio scientifico e tematico, come la mostra del 1894 sulla scuola di Ferrara e Bologna, con un album di fotografie per documentare il percorso artistico.
- Le esposizioni offrivano ai visitatori l'opportunità di apprendere il contesto storico delle opere, senza influenze politiche o nazionalistiche, a differenza di altre città come Dresda e Manchester.
- Il Burlington Fine Arts Club prese ispirazione dalla British Institution, elevando l'importanza delle mostre temporanee da semplici vetrine di vendita a eventi educativi basati su prestiti e ricerca scientifica.
Indice
Origini delle mostre temporanee
Una tappa fondamentale per quanto riguarda la storia delle mostre temporanee, sono le mostre organizzate dal Burlington Fine Arts Club dal 1866, animato da un gruppo di amatore d’arte di origine borghese, che si riuniscono per discutere di problemi di natura filologica e confrontare le loro opere, ci sono due novità:
1.
Innovazioni del Burlington Fine Arts Club
Le opere non sono di proprietà degli animatori della mostra, bensì opere chiamate con lo scopo di soddisfare una ricerca storico artistico di tipo professionale, in parallelo con lo sviluppo della connoiusseurship, ovvero del metodo che un’opera tradizionalmente affidata ad un artista sia effettivamente sua con indagini di tipo stilistico che vanno dal macro al micro, quindi da come vengono impegnate le composizioni, l’uso della luce al come dipinge le unghie, i nasi ecc. fino a come è la sua pennellata
2. Taglio scientifico e non monografico, nel 1894 venne organizzata una mostra delle opere della scuola di Ferrara e Bologna tra il 1440-1540, quindi di un preciso tempo in un preciso luogo. Venne anche realizzato un album di duecentocinquanta fotografie di dipinti che non sono sostituiti delle opere non ottenuto in prestito ma documentano il percorso storico artistico per la comprensione, disposte infatti in ordine cronologico [antenata delle mostre dossier]
Impatto e ispirazione delle mostre
Il Burlington Fine Arts Club aveva concepito una tipologia di mostra di grande originalità, che offriva ai visitatori non solo la possibilità di vedere dei capolavori, ma anche l’opportunità di imparare qualcosa sul contesto nel quale era stati creati. I moventi del gruppo non erano inoltre quasi mai contaminati da sentimenti politici o nazionalistici che si possono rintracciare invece a Dresda e Manchester. La sua ispirazione fondamentale sempre però provenire dagli eventi espositivi organizzate dalla British Institution, un’associazione fondata a Londra nel 1805 da una ristretta cerchia di aristocratici amatori d’arte ed erano dedicata ai grandi protagonisti dell’arte inglese oppure a celebri autori come Tiziano, si basavano sulle opere custodite nelle collezioni private inglesi, la storia dell’arte non era ancora nata come disciplina però. Entrambi i casi elevano però le mostre temporanee nella loro importanza in quanto per le prime volte non erano basate su vetrine di vendite di opere, bensì su prestiti ed erano dominate da un vero e proprio progetto scientifico alle spalle tramite l’unione di sforzi di ricerca da parte del personale, con lo scopo educativo e non prettamente economico.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'innovazione principale delle mostre organizzate dal Burlington Fine Arts Club?
- In che modo le mostre del Burlington Fine Arts Club differivano da quelle di Dresda e Manchester?
- Qual era l'obiettivo principale delle mostre temporanee organizzate dal Burlington Fine Arts Club?
Le mostre del Burlington Fine Arts Club hanno introdotto l'idea di esporre opere non di proprietà degli organizzatori, ma selezionate per una ricerca storico-artistica professionale, con un approccio scientifico e non monografico.
Le mostre del Burlington Fine Arts Club erano prive di sentimenti politici o nazionalistici, a differenza di quelle di Dresda e Manchester, e si ispiravano agli eventi espositivi della British Institution.
L'obiettivo principale era educativo, offrendo ai visitatori l'opportunità di imparare sul contesto storico-artistico delle opere esposte, piuttosto che essere semplici vetrine di vendita.