Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Alla fine del XIX e inizio XX secolo, gli artisti iniziarono ad esplorare nuove rappresentazioni della società, distanziandosi da immagini statiche e contemplative.
  • Le opere artistiche si spostarono verso una comunicazione più dinamica, riflettendo una società in fermento e in continua evoluzione.
  • L'astrazione divenne una tecnica prevalente, con artisti che stilizzavano e semplificavano le forme, abbandonando il naturalismo tradizionale.
  • Il concetto di riproducibilità tecnica dell'arte fu esplorato da Walter Benjamin nel suo saggio del 1936, influenzando il modo di vedere le opere d'arte.
  • Movimenti come i Fauves in Francia e Die Brücke in Germania si allontanarono dai colori naturali, adottando cromie intense e contrastanti.

Indice

  1. Mutamento delle rappresentazioni artistiche
  2. Evoluzione della vita urbana
  3. Astrattismo e nuove forme artistiche
  4. Walter Benjamin e la riproducibilità

Mutamento delle rappresentazioni artistiche

Conseguentemente al mutamento del rapporto con le immagini, cambiarono anche le rappresentazioni della società che sul finire del XIX e all’inizio del XX secolo vedevano gli artisti più sensibili al cambiamento concentrati in un’analisi e un approccio al “quadro” totalmente diversi.

Evoluzione della vita urbana

Non deve sorprendere dunque se anche le rappresentazioni di quella vita urbana cambiarono, allontanandosi da un’immagine statica, oggettiva e contemplativa del mondo come immagine da riprodurre, ma verso una rappresentazione capace di comunicare gli sviluppi di una società in fermento.

Astrattismo e nuove forme artistiche

Gli artisti erano sempre meno interessati a raffigurare le cose naturalisticamente, interpretando sempre di più le forme che si ponevano davanti al loro sguardo e utilizzando l’astrazione per stilizzarle, semplificarle, “appiattirle”. Nel giro di pochissimi anni all’inizio del Novecento, la pittura iniziava ad essere sempre più recalcitrante verso l’immagine naturalistica, iniziando anche a descrivere l’inizio di un rapporto non semplice con lo spettatore e con la società quasi mai pronta ad accogliere e intendere le sperimentazioni artistiche.

Walter Benjamin e la riproducibilità

Il filosofo e scrittore tedesco Walter Benjamin nel fondamentale saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (1936).
Dal XX sec., artisti come Henri Matisse (1869 –1954) e Andre Derain (1880 –1954), dipinge- vano soggetti familiari come paesaggi, nature morte e volti ma con modalità per nulla usali, impiegando ampie campiture di colori con cromie così intense, contrastanti e innaturali che il critico d’arte francese Louis Vauxcelles li definì fauves “bestie feroci”, durante la loro mostra al Salon d’Automne del 1905 Sulla scorta di esperienze come quella di Vincent Van Gogh e del norvegese Edvard Munch, iniziò così a definirsi in Francia con i fauves e poi in Germania, con gruppi come la Die Brücke (Il Ponte) a Dresda e Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) a Monaco, quello stile chiamato

Domande da interrogazione

  1. Quali cambiamenti hanno caratterizzato le rappresentazioni artistiche tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo?
  2. Le rappresentazioni artistiche si sono allontanate da immagini statiche e oggettive, verso una comunicazione più dinamica e in sintonia con una società in fermento.

  3. Come si è evoluta la pittura nel Novecento secondo il testo?
  4. La pittura del Novecento ha visto un crescente rifiuto dell'immagine naturalistica, con artisti che hanno iniziato a stilizzare e semplificare le forme, creando un rapporto complesso con lo spettatore e la società.

  5. Qual è stata l'influenza di Walter Benjamin sull'arte del XX secolo?
  6. Walter Benjamin ha influenzato l'arte del XX secolo con il suo saggio "L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica", che ha esplorato il cambiamento del rapporto con le immagini.

Domande e risposte