Concetti Chiave
- I musei moderni devono trasmettere messaggi emozionali, non solo storici, attraverso l'esposizione delle opere.
- La progettazione museale richiede competenze specifiche che vanno oltre l'architettura per esaltare l'identità delle opere e del museo stesso.
- Per una corretta conservazione delle opere, è essenziale controllare fattori come luce e clima, con temperature tra 16 e 23 gradi e umidità tra 45% e 60%.
- La cultura contemporanea è divisa su quali musei antichi conservare, nonostante il crescente desiderio di preservare documenti storici.
- I riassetti museali postbellici in Italia e Germania hanno trasformato alcuni musei in capolavori della museografia moderna, come il Museo di Castelvecchio a Verona.
Musei moderni – Nuove necessità
Un museo non è un archivio, deve disporre ed esporre le sue opere per trasmettere messaggi di qualità, anche emozionali e non solo storici, artistici ed educativi. Uno dei grandi equivoci della museografia contemporanea è che gli architetti sappiano tutto quello che si deve fare per progettare o riallestire un museo, bisogna infatti avere delle competenze per far dialogare le opere, con le quali bisogna mostrare determinate esigenze:-
1. Farle esprimere un messaggio, esaltandone quindi le loro identità originali ma anche le nuove identità sopravvenute. Fondamentale è trovare un ordine che metta in evidenza l’identità del museo evitando la monotonia e per farlo fondamentali sono le luci e il silenzio;
2. Conoscerle, fondamentali sono il catalogo e l’inventario per la conoscenza delle tecniche, dei materiali, dei segni, della fortuna storica e nei musei è necessario prevedere i locali dove si svolgeranno queste attività conoscitive delle opere come ingressi o sale di registrazione, laboratori fotografici per l’inventariazione o per il controllo della conservazione;
3. Conservarle, i maggiori fattori di deterioramento come la luce o il clima devono quindi essere controllati, la temperatura deve essere tenuta tra i 16 e i 23 gradi, l’umidità tra il 45% e il 60%, bisogna evitare gli abbagli o l’esposizione diretta al sole. Dunque, i depositi dovrebbero essere divisi per tipologie di materiali per essere meglio climatizzati
La cultura del nostro tempo, così come ha scelto di conservare i documenti minori delle culture precedenti, sta ora scegliendo di conservare anche gli antichi musei, ma su quali e che cosa conservare le idee sono ancora confuse.
Il desiderio di riavere e di non perdere questi documenti è tanto intenso da essere diventato quasi una moda, ma non è sempre stato così, proprio perché un museo viene visto e vissuto come un simbolo delle mentalità che lo hanno prodotto, la nostra cultura ha scagliato sui musei ottocenteschi e novecenteschi la sua condanna politica. Con spirito quasi purificatore e di condanna verso la cultura fascista che si collegava al cattivo gusto ottocentesco, i riassetti postbellici dei musei italiani e tedeschi hanno voluto spazzare via gli antichi allestimenti, selezionando crudelmente le opere d’arte qualificate come maggiori, l’idea che il museo potesse essere un’opera d’arte in sé, non si affacciava alla coscienza dei museologici e quindi non si poneva l’esigenza di conservare gli antichi musei. Questo provocò la rarefazione delle opere, la neutralizzazione delle pereti e l’illuminazione intesa, alcune di queste ristrutturazioni postbelliche sono invece diventate dei c capolavori della museografia contemporanea come il Museo di Castelvecchio di Verona o il Museo di Palazzo Bianco a Genova.Domande da interrogazione
- Qual è uno dei grandi equivoci della museografia contemporanea?
- Quali sono le esigenze fondamentali per esporre le opere in un museo?
- Come viene percepito il ruolo dei musei antichi nella cultura contemporanea?
- Quali sono stati gli effetti dei riassetti postbellici sui musei italiani e tedeschi?
Uno dei grandi equivoci è che gli architetti sappiano tutto quello che si deve fare per progettare o riallestire un museo, mentre è necessario avere competenze specifiche per far dialogare le opere e mostrare le loro esigenze.
Le esigenze fondamentali includono esprimere un messaggio esaltando le identità originali e nuove delle opere, conoscerle attraverso cataloghi e inventari, e conservarle controllando fattori di deterioramento come luce e clima.
La cultura contemporanea desidera conservare i musei antichi, ma le idee su quali e cosa conservare sono ancora confuse. C'è un desiderio intenso di preservare questi documenti, anche se in passato i musei ottocenteschi e novecenteschi sono stati condannati politicamente.
I riassetti postbellici hanno spesso spazzato via gli antichi allestimenti, selezionando crudelmente le opere d'arte maggiori e provocando la rarefazione delle opere e la neutralizzazione delle pareti, ma alcune ristrutturazioni sono diventate capolavori della museografia contemporanea.