Concetti Chiave
- La cattedrale di Rouen è stata dipinta da Monet in circa cinquanta tele, molte delle quali rappresentano esclusivamente la facciata vista dalla stessa posizione.
- Monet cambiava tela a seconda della luce del sole, mostrando come la realtà e la percezione cambiano con l'illuminazione.
- La facciata è rappresentata in modo parziale e obliquo, permettendo allo spettatore di completare l'opera con la propria immaginazione.
- L'opera di Monet è dinamica e in continuo divenire, grazie alla varietà di luci e colori che stimolano percezioni diverse.
- La luce cambia l'aspetto della cattedrale durante il giorno, con colori che vanno dal violaceo al mattino al verde la sera.
Indice
Monet e la cattedrale di Rouen
La cattedrale di Rouen è oggetto in circa cinquanta tele di Monet, realizzate nell’ultimo decennio del XIX secolo ed esposte al Musée d’Orsay, a Parigi; di esse, molte rappresentano esclusivamente la facciata, vista sempre dalla stessa posizione. Infatti, per dipingere questa serie di opere l’artista si è sempre collocato ad una finestra frontale ed era solito cambiare la tela via via che cambiava la luce del sole che investiva la facciata della chiesa. Il concetto è questo: la realtà è sempre diversa in funzione dell’ora del giorno e dell’illuminazione com’è sempre diverso il nostro modo di essere e quindi il nostro rapporto con quanto ci circonda. Clemenceau, grande statista francese, eminente stimatore dell’impressionismo, disse che le tele avrebbero potuto essere cento, mille, cioè una per ogni minuto che passa.
Luce e percezione nell'arte di Monet
La facciata è dipinta in senso obliquo ed è rappresentata solo in parte; le torri laterali sfuggono all’attenzione dell’osservatore e di esse non ci è dato conoscere le dimensioni. In questo modo, lo spettatore può integrare la tela con gli aspetti mancanti del soggetto dipinto, a seconda della propria sensibilità per cui, egli, da spettatore, assume il ruolo di attore. Pertanto, l’obbiettivo di Monet era di dimostrare come un unico soggetto, grazie alla luce e alla molteplicità dei colori, sia sufficiente a stimolare stimoli sempre diversi. Di conseguenza, l’opera non è statica, cioè compiuta e perfetta, ma dinamica in quanto in divenire e da perfezionare. D’altra parte, l’artista ha voluto scegliere la cattedrale di Rouen (altre volte Venezia) perché si tratta di un monumento celebre, oggetto di visite turistiche e riprodotto in migliaia di cartoline dall’aspetto banale poiché inquadrato sempre in modo equilibrato.
I colori della cattedrale al mattino
Quando il sole è appena sorto, le pietre della cattedrale sono avvolte da una bruma impalpabile, che tende al violaceo e la struttura dell’edificio presenta dei contorni non ben definiti. Al mattino, i toni cromatici prevalenti tendono all’azzurro oppure restano nel violaceo nelle parti in ombra. Nelle zone in cui comincia a concentrarsi la luce del sole, il poeta ricorre, invece, al colore ocra. Il giallo si fa quasi diafano, quando l’edificio è invaso dalla luce del sole, giunto al suo punto culminante. In certi punti il chiarore è così forte che quasi impedisce allo spettatore di vedere dei particolari: infatti, per esempio, il portale della chiesa quasi non si distingue dal resto della facciata.
Il pomeriggio e il tramonto sulla cattedrale
È evidente che la rappresentazione della realtà per Monet non è oggettiva: essa è dipinta come la vedo o gli occhio del poeta. Infatti, nel pomeriggio quando il sole è più arroventato e i suoi raggi investono tutta la facciata, ad eccezione della strombatura dei portali e del rosone che creano delle zone d’ombra dalla calda tonalità calda. Se ci avviciniamo a questa tela non notiamo altro che macchie che fanno pensare ad una spugna, ma allontanandosi, piano piano le macchie si trasformano in rappresentazione della cattedrale. La facciata, sotto i raggi del sole che si avvia al tramonto subisce un notevole cambiamento: si notano colori in dissolvenza, riflessi, giochi di rifrazioni mentre la sera che avanza proietta sulla cattedrale un’ombra tendente al verde.
Domande da interrogazione
- Quante tele di Monet rappresentano la cattedrale di Rouen?
- Come ha dipinto Monet la facciata della cattedrale?
- Qual è l'obbiettivo di Monet con le sue opere sulla cattedrale di Rouen?
- Come cambia l'effetto della luce sulla facciata della cattedrale durante il giorno?
- Perché Monet ha scelto di dipingere la cattedrale di Rouen?
Circa cinquanta tele di Monet rappresentano la cattedrale di Rouen.
Monet ha dipinto la facciata della cattedrale in senso obliquo e solo in parte.
L'obbiettivo di Monet è dimostrare come un unico soggetto, grazie alla luce e alla molteplicità dei colori, sia sufficiente a stimolare stimoli sempre diversi.
Durante il giorno, l'effetto della luce sulla facciata della cattedrale cambia a seconda dei momenti: al mattino tende al violaceo, a metà giornata diventa luminosa e quasi diafana, mentre nel pomeriggio si crea un'ombra tendente al verde.
Monet ha scelto di dipingere la cattedrale di Rouen perché è un monumento celebre, oggetto di visite turistiche e riprodotto in migliaia di cartoline.