Concetti Chiave
- Il dipinto di Mirò è ambientato in un appartamento parigino spoglio, con elementi sospesi che evocano un sogno.
- Le figure nel dipinto sono bidimensionali, con contorni marcati e colori primari, senza chiaroscuro.
- Arlecchino, simbolo del carnevale, gioca con un gatto, mentre un uomo e una donna rappresentano rispettivamente Dalì e la musica.
- Elementi ricorrenti nelle opere di Mirò, come la scala e l'orecchio, simboleggiano l'elevazione spirituale e la capacità di ascolto.
- L'occhio, presente anche nei lavori di Dalì, rappresenta la visione della realtà e dell'interiorità nascosta.
Indice
Il carnevale e la tecnica surrealista
Si riferisce soprattutto all’ultimo giorno di carnevale, giorno di festa in cui le persone si sfogano liberamente. Ci sono come dei coriandoli sparsi per tutta la tela che fanno confusione. Sperimenta una tecnica dei surrealisti: sottoporsi a digiuni o altro per poi sviluppare un mondo di allucinazioni che potevano pervadere alla mente e vedere anche in maniera più lucida. L’ambientazione è una stanza, lo vediamo da un pavimento, delle pareti ed una finestra. Quest’ultima rappresenta un paesaggio, che è un riferimento alla realtà; siamo a Parigi; è un riferimento alla Torre Eiffel.
L'appartamento parigino di Mirò
L’appartamento parigino è molto spoglio; Mirò durante il periodo parigino è molto povero: non riesce a vendere i suoi quadri. C’è un tavolo e Arlecchino, che rappresenta il carnevale e gioca con un gatto con un filo. Il gatto era molto caro a Mirò. C’è un uomo che fuma la pipa e una donna che suona la chitarra. Le figure sono un po’ trasfigurate. Diventano figure bidimensionali; non c’è il chiaroscuro; ci sono contorni marcati e colori primari. Ci sono dei giochi di bambini. L’uomo che fuma la pipa con i baffi verso l’alto fa pensare un po’ a Dalì. La donna che suona la chitarra è la musica. Il cerchio verde con la linea trasversale fa pensare al mappamondo che Mirò ha nella sua abitazione. Tutto il resto sembra volare nello spazio; gli elementi sembrano essere sospesi, come in un sogno. Altro elemento è una scala, che rappresenta il distacco tra il mondo terreno e l’elevazione dello spirito, del nostro vero io; è un elemento ricorrente nelle opere di Mirò.
Elementi ricorrenti nelle opere di Mirò
Altro elemento ricorrente è l’orecchio, che rappresenta la capacità di ascolto del nostro io. Le linee bidimensionali danno la sensazione di essere in un dipinto astratto.
Altra particolarità è l’occhio, presente anche nelle opere di Dalì. Rappresenta la capacità di guardare la realtà e ciò che è nascosto dentro di noi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ambientazione principale del dipinto descritto?
- Quali tecniche artistiche utilizza Mirò nel suo dipinto?
- Quali elementi simbolici ricorrono nelle opere di Mirò?
L'ambientazione principale è una stanza in un appartamento parigino, caratterizzata da un pavimento, delle pareti e una finestra che rappresenta un paesaggio con un riferimento alla Torre Eiffel.
Mirò utilizza tecniche surrealiste, come il digiuno per sviluppare allucinazioni, e rappresenta figure bidimensionali con contorni marcati e colori primari, senza chiaroscuro.
Elementi simbolici ricorrenti includono la scala, che rappresenta il distacco tra il mondo terreno e l'elevazione dello spirito, l'orecchio per la capacità di ascolto, e l'occhio per la capacità di guardare la realtà e ciò che è nascosto dentro di noi.