Concetti Chiave
- La nuova generazione di artisti americani ha affrontato un bivio tra il realismo della pop art e un'astrazione spazialmente più articolata.
- Opere di artisti come Frank Stella ed Ellsworth Kelly hanno esplorato forme astratte che superano i limiti della cornice pittorica.
- L'astrattismo si evolse verso un approccio più oggettivo e mentale, allontanandosi dall'espressionismo tecnico.
- Artisti come Donald Judd e Dan Flavin hanno creato opere astratte non legate a un medium specifico, sperimentando nuovi materiali.
- La critica ha etichettato queste opere come "minimalismo", riconoscendo il loro approccio distintivo tra scultura e pittura.
Indice
Il bivio degli artisti americani
La generazione di artisti americani più giovani, successiva a quelle dell’action painting e del color field, si ritrovarono quindi davanti a un bivio: quello che da un lato portava ad un certo rapporto con l’immagine, con la realtà prodotta dal mondo dei consumi, come quella proposta dalla pop art e iperrealismo, mentre dall’altro proseguiva quel percorso di astrazione che però iniziava sempre di più a manifestare la necessità di non essere soltanto “quadro” e pittura inscritta nel- lo spazio limitato della cornice, ma diventare forme più articolate nello spazio.
Ne sono esempi le opere di autori come Frank Stella e Ellsworth Kelly (1923 – 2015).L'astrattismo e la sua evoluzione
Quel tipo di astrattismo, sempre meno espressionista sul piano della tecnica impiegata, manifestava invece la necessità di un approccio più oggettivo alla visione, al colore, alla forma, con un atteggiamento decisamente più mentale dell’arte che portò gli artisti a liberarsi dal concetto di pittura e scultura come tecnica, per produrre opere astratte che non erano immediatamente riconducibili ad un medium specifico, ma anzi sperimentando la possibilità di tradurre qualsiasi materiale in un’esperienza astratta.
I protagonisti del minimalismo
Artisti come Donald Judd (1928-1994), Carl Andre, Dan Flavin (1933 – 1996), Anne Tru- itt (1921 – 2004), Robert Morris, Tony Smith (1912 – 1980), Ronald Bladen (1918 -1988) erano, tra gli altri, i protagonisti di questo approccio tra scultura e pittura. I critici d’arte definirono le loro opere art object, strutture primarie, cold-art e molte altre espressioni, ma alla fine il termine minimal o “minimalismo” prevalse.