Concetti Chiave
- L'Oratore dello Sciopero di Emilio Longoni, presentato alla Triennale di Brera nel 1891, è un'opera con una forte vocazione sociale.
- Il dipinto esprime un chiaro intento populistico, schierandosi apertamente a favore dei lavoratori e delle loro proteste.
- L'opera evidenzia un cambiamento di scenario, dalle campagne alle periferie urbane, rappresentando manifestazioni operaie nelle strade.
- Longoni introduce un nuovo tema iconografico nell'arte: la protesta dei lavoratori come classe sociale.
- L'Oratore dello Sciopero si inserisce in un filone artistico che culminerà con Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.
Presentato alla Triennale di Brera del 1891, L'Oratore dello Sciopero di Emilio Longoni è un manifesto della forte vocazione sociale condivisa da molti artisti italiani attivi a fine Ottocento. Lo sguardo di Longoni si caratterizza per il chiaro intento populistico: schierato apertamente dalla parte dei lavoratori, l'artista si fa ambasciatore delle loro proteste. L'orizzonte si è spostato dalla campagna alla città; ai campi aperti si sono sostituite le periferie dagli imponenti casermoni in costruzione e, per le strade, folle di operai si accalcano, marciano per la difesa dei propri diritti, improvvisano comizi e si riconoscono nella figura di un leader che parla dall'alto da una palizzata.
Per la prima volta compare nell'arte un manifestazione operaia, dando l'avvio a un nuovo tema iconografico: quello della protesta dei lavoratori, concepiti come una vera e propria classe sociale. Esso troverà poi la propria apoteosi nel Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. L'Oratore dello Sciopero nasce dall'intento programmatico dell'artista di fare "arte per l'umanità".