Goya, Francisco - La duchessa de Alba - Analisi

La duchessa de Alba e Goya

Nella gerarchia della società spagnola, per importanza dinastica e codice d’etichetta, la duchessa de Alba occupa e ha sempre occupato il secondo posto dopo la regina. Fra l’altro sappiamo per la sua bellezza e stravaganza, essa era un’acerrima nemica della sovrana che, tuttavia, la temeva e l’ammirava nello stesso tempo. Nel 1795, Goya è diventato ormai un celebre ritrattista ed è stato nominato direttore della scuola di pittura della Reale Accademia.

Nello stesso anno, egli entra in contatto con il duca de Alba che gli richiede i suoi servigi. Al tempo del ritratto, la duchessa de Alba, Maria Teresa Cayetana de Silva ha trentatré anni ed è sposata col duca da venti; la coppia non ha figli. L’anno successivo il duca muore ancora giovane e Goya è presente nella tenuta di campagna nel periodo del lutto. Fra la duchessa e il pittore inizia una relazione molto stretta. Tuttavia, nessun documento conferma chiaramente l’esistenza di tale rapporto se non tutta una serie di disegni raffiguranti la Cayetana e raccolti un apposito album, “l’album A”.

Il ritratto della duchessa

La tela è stata realizzata nel 1795 e fa ancora parte della collezione privata dei duchi de Alba. La donna è ritratta in piedi, in riva al mare su di uno sfondo di dune. Il suo aspetto è imponente e occupa il centro del dipinto. I lunghi e arricciati capelli neri, sono fermati da un appariscente fiocco rosso, un colore che si ritrova sia nella collana di corallo, che nell’altro fiocco posto vistosamente sulla scollatura e sull’alta striscia (la fusciacca) che le cinge la vita. Non si può non ricordare che il rosso è il simbolo della passione. Anche il cagnolino porta un fiocco rosso legato, a una zampa posteriore. Al braccio sinistro, la marchesa porta dei gioielli molto vistosi. L’abito è molto elegante e vaporoso; confezionato a strati, l’ultimo di essi è a pois, segno di un gusto personale della donna. La parte finale è bordata da una striscia dorata e ricamata, segno di regalità. Lo sguardo è imperturbabile, senza alcun segno di sorriso. Mentre il braccio sinistro è ornato di bracciali e di armille, con il braccio destro, la donna indica in modo imperioso, la scritta sulla sabbia “A la duquesa de Alba Fr. De Goya 1795”. Alcuni critici sostengono che essa non indicherebbe affatto il nome del pittore presunto amante, bensì il terreno, come simbolo delle sue proprietà fondiarie, vaste quanto quelle della monarchia. Da notare che l’armilla era un bracciale d’argento che nell’antica Roma era riservato ai soldati più valorosi per cui questo particolare può voler significare l’audacia e il coraggio della donna.

Interpretazioni e significati

Con questa tela, Goya ci ha voluto trasmettere l’immagine di una Duchessa de Alba, altezzosa, severa, dal tono imperioso, ostentante le sue ricchezze e consapevole del ruolo rivestito all’interno della nobiltà spagnola. L’immagine della donna, dalla pelle di alabastro e dalle guance appena colorite, fu molto apprezzata da Charles Baudelaire qualche tempo dopo, il quale, fra l’altro, era un grande estimatore delle opere di Goya.