Concetti Chiave
- Robert Frank, fotografo di origine svizzera, si trasferì negli USA nel 1947 per lavorare come fotografo di moda, sviluppando uno stile distintivo con ritratti sfocati e illuminazione scarsa.
- Attirò l'attenzione di Edward Steichen del Moma con i suoi reportage in Sud America ed Europa, partecipando a mostre come Family of Man.
- Nel 1955 ricevette la borsa di studio Guggenheim, viaggiando negli USA e pubblicando "The Americans", con un'introduzione di Jack Kerouac, che divenne manifesto della beat generation.
- Il suo lavoro fotografico rifletteva una critica alla società americana, evidenziando temi come il consumismo e il razzismo, spesso utilizzando la bandiera americana in contesti iconoclastici.
- Alla fine degli anni '60, Frank passò alla regia cinematografica, realizzando circa venti film, mentre il suo lavoro fotografico "The Lines of My Hand" non ottenne grande successo.
Indice
Carriera iniziale e stile unico
Di origine svizzera ma nel 1947 emigra negli USA ingaggiato come fotografo di moda per Harper Bazar, il suo stile è molto diverso dalle tipiche riviste di settore: ritratti sfocati, scarsa illuminazione, tagli apparentemente casuali, che diventarono distintivi del suo linguaggio. Iniziò inoltre dei reportage in Sud America e in Europa, con questi scatti attirò l’attenzione di Edward Steichen, direttore del Moma, tanto da essere incluso in due mostre da lui organizzate, Fifth One American Photography e Family of Man.
Riconoscimenti e influenze culturali
Nel 1955 fu il primo fotografo europeo a ricevere la borsa di studio annuale della fondazione Guggenheim che gli permise di viaggiare per un anno negli USA, tre anni dopo venne anche pubblicato il volume The Americans con una selezione di 83 immagini esito di questo viaggio, l’edizione americana poteva vantare anche l’introduzione di Jack Kerouac [edizione americana segue quella francese]. Uscì anche il film Pull My Daisy, scritto proprio da Kerouac e che si ispirava a questa serie, divenne manifesto della beat generation. Questo era un movimento artistico americano degli anni ’50, prima in ambito letterario poi cinematografico con il manifesto On The Road, libro angosciante che fa capire il clima della generazione, gli elementi di questa cultura di legano poi al movimento hippy e alla rivolte del 1968: rifiuto di norme, sperimentazione anche psichedelica, opposizione alla tradizione.
Critica alla società americana
Nelle immagini si riscontra spesso la bandiera americana perché ovviamente è una riflessione sulla società americana, è un lavoro complicato e non di facilissima lettura per l’epoca in quanto abbastanza iconoclasta in quanto la banbiera sugella immagini di ambienti spesso tragici, squallidi e contradditori. Nella fotografia “Wellfleet”, scattata nel 1962 ad esempio mostra una bambina che corre spensierata in spiaggia con la bandiera alle sue spalle insieme al fratello e alla madre che legge un giornale, soffermandosi però sul titolo si legge la notizia della morte di Marilyn Monroe. La serie divenne estremamente noto e narra davvero cosa si trova dietro l’american way of life, ovvero tutti i suoi aspetti negativi come il consumismo, la condizione di estrema povertà di alcuni quartieri, razzismo, ossessione per celebrità].
Transizione al cinema
All’apice del suo successo abbandonò la fotografia per dedicarsi al mondo della regia cinematografica con circa venti film, un lavoro fotografico di questi anni è The Lines of My Hand, un racconto autobiografico per foto che però non ebbe molto successo.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Robert Frank alla fotografia e alla cultura americana?
- Come ha influenzato la beat generation il lavoro di Robert Frank?
- Quali sono stati i temi principali esplorati da Robert Frank nel suo lavoro "The Americans"?
Robert Frank ha rivoluzionato la fotografia con il suo stile unico caratterizzato da ritratti sfocati e tagli casuali. Il suo lavoro "The Americans" ha offerto una critica profonda della società americana, esplorando temi come il consumismo e il razzismo, e ha influenzato la beat generation.
Il lavoro di Robert Frank, in particolare il film "Pull My Daisy" scritto da Jack Kerouac, è diventato un manifesto della beat generation, un movimento che rifiutava le norme tradizionali e sperimentava nuove forme artistiche e culturali.
"The Americans" esplora temi come il consumismo, la povertà estrema, il razzismo e l'ossessione per le celebrità, offrendo una visione critica e iconoclasta della società americana dell'epoca.