Concetti Chiave
- Robert Mapplethorpe ha incarnato la libertà postmoderna nella fotografia, con autoritratti che esplorano la scena BDSM, influenzato dalla sua vita personale e dalla sua amicizia con Patty Smith.
- Nan Goldin utilizza la fotografia come un diario personale, esplorando temi di festa e malattia, come l'HIV, con un approccio intimo e non tecnico.
- Sarah Charlesworth si distingue per il suo lavoro sui nuovi media, creando arte di appropriazione attraverso la rimanipolazione di immagini esistenti, come nel progetto "Modern History".
- Hans Peter Feldman e Thomas Ruff esplorano la rifotografia e la rielaborazione di immagini, creando opere che sfidano la comprensione e il comfort dello spettatore.
- Richard Prince si concentra sugli stereotipi mediatici, utilizzando il prelievo e la rielaborazione delle immagini per commentare l'uomo contemporaneo.
Indice
La libertà nella fotografia postmoderna
La fotografia contemporanea vede diverse categorie che prima non erano mai state analizzate, tra queste sicuramente emerge la categoria postmoderna della libertà, incarnata da fotografi come l’americano Robert Mapplethorpe, il quale aveva frequentato a New York il Prat Institute e qui strinse un forte legame di amicizia con la famosa cantante Patty Smith, i due convissero al Chelsea Hotel di Manhattan e nella loro vita si assiste ad una fusione totale di arte e vita, in questa estrema libertà Mapplethorpe finì anche per contagiarsi e morire precocemente di HIV. Il suo stile fotografico viene spesso rappresentato tramite le fotografie istantanee delle polaroid in cui andava a presentare i propri autoritratti che ritraggono la scena BDSM.
L'io psicologico e la fotografia come diario
Similarmente, cominciò a svilupparsi la categoria dell’io psicologico, che sfrutta la fotografia come una sorta di diario come avviene nel caso della fotografa Nan Goldin. Lei era una fotografa americana, aveva un rapporto molto intimo e privato con la macchina fotografica, che veniva usata come uno strumento per indagare, tra i suoi capolavori assoluti si trova il libro del 1986 intitolato The Ballad of Sexual Independence e successivamente anche I’ll Be Your Mirror, in cui narra il mondo festaiolo artistico ma anche lei racconta si sofferma molto sulla malattia dell’HIV che ha portato alla morte di tanti dei suoi amici.
La sua fotografia non guarda molto alla tecnica fotografica, che invece appare quasi causale e mai aggressiva, con un rifiuto della composizione e dello stile pittorialista.
Nuovi media e appropriazione artistica
Si sviluppa anche un filone dedito ai nuovi media, in cui tra le più interessante espressioni ritroviamo i lavori di Sarah Charlesworth, nel mondo della comunicazione iniziò a riflettere dell’uso delle immagini, isola le fotografia per poi fotografarle nuovamente come avviene in Modern History, in cui ad esempio si focalizza sul rapimento di Aldo Moro interpretato da diverse fonti. La sua attività caratterizza le pratiche dell’artista contemporanea, fa un’arte di appropriazione perché propone immagini preesistenti dopo averle rimaneggiate in un lavoro di postproduzione. Negli stessi anni, Hans Peter Feldman realizzò il libro Voyeur con fotografie di varia provenienza rifotografate e riassemblate in maniera di difficile comprensione, anche perché il lettore non viene aiutato da nessuna parola. Similarmente Ruff propose immagini pornografiche ma riproponendole in modo non facilmente leggibile e disturbante perché si potrebbe pensare ad esempio ad uno stupro. Sulla medesima linea del prelievo diretto c’è anche il lavoro di Richard Prince, che si concentra sull’immagine mediatica lavorando sugli stereotipi dell’uomo contemporaneo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali categorie della fotografia contemporanea menzionate nel testo?
- Chi sono alcuni degli artisti associati alla categoria postmoderna della libertà e quale stile fotografico utilizzano?
- In che modo Nan Goldin utilizza la fotografia e quali sono alcune delle sue opere più significative?
- Quali sono le caratteristiche del lavoro di Sarah Charlesworth e come si inserisce nel contesto dei nuovi media?
Il testo menziona la categoria postmoderna della libertà, l'io psicologico, e un filone dedicato ai nuovi media.
Robert Mapplethorpe è associato a questa categoria, noto per le sue fotografie istantanee delle polaroid che ritraggono la scena BDSM.
Nan Goldin utilizza la fotografia come un diario personale, con opere significative come "The Ballad of Sexual Independence" e "I’ll Be Your Mirror", che esplorano temi di festa e malattia.
Sarah Charlesworth riflette sull'uso delle immagini isolandole e fotografandole nuovamente, come nel suo lavoro "Modern History", caratterizzando l'arte di appropriazione e postproduzione.