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Concetti Chiave

  • Nel Novecento, molte donne iniziano a utilizzare la fotografia per esplorare tematiche sociali, con un focus sulla condizione femminile.
  • Hannah Hoch, parte del movimento dada tedesco, usa il fotomontaggio per ironizzare sugli stereotipi femminili nella società.
  • Cindy Sherman è nota per le sue fotografie che parodiano i canoni dell'arte e del cinema, mettendo in discussione l'immagine femminile stereotipata.
  • Barbara Kruger, con un passato nella pubblicità, sovrappone testo a fotografie per criticare la società capitalistica, spesso usando immagini preesistenti.
  • Le opere di queste fotografe riflettono una critica profonda agli stereotipi di genere e ai canoni estetici imposti dalla società.

Indice

  1. L'inizio del Novecento e la fotografia femminile
  2. Cindy Sherman e la parodia dei canoni
  3. Barbara Kruger e la critica al capitalismo

L'inizio del Novecento e la fotografia femminile

A partire soprattutto dall’inizio del Novecento, sempre più donne si dedicarono alla disciplina della fotografia, spesso i temi affrontati vertono su tematiche sociali che riflettono direttamente sulla condizione della figura femminile.

    Hannah Hoch, lei faceva parte dell’avanguardia del dada tedesco, che si sviluppò a partire dal secondo dopoguerra a Berlino, utilizza la tecnica del fotomotaggio ma rinnovandola, se infatti prima aveva più un sentore artistico, con questo gruppo assume una valenza ironica e satirica. La Hoch in particolare concentra questo spirito non tanto sulla donna in sé ma sulla sua rappresentazione nella società, evidenziando gli stereotipi a cui le figure femminili sono costantemente e tradizionalmente sottoposte

    Cindy Sherman e la parodia dei canoni

    Cindy Sherman, le sue fotografie rappresentano l’imitazione ostentata e paradossale di codici linguistici differenti, come i codici dell’arte o del cinema, che diventa quasi parodia dei canoni e generi dell’immaginario popolare, lo scopo è quello di provocare una sorta di déjà-vu mostrando però l’inganno dell’immagine perché appunto non è l’originale. Famosa è la sua serie Untitled Film Stills, un lavoro di immedesimazione profondo perché ripropone stilemi del cinema classico hollywoodiano e imita le attrici nei loro vestiti e tratti somatici ma anche nelle pose producendo quindi una parodia di questo tema, che dalle teorie di quei tempi viene definito maschilista. Fondamentale è anche la collaborazione con Vogue France e Vanity Fair, lei stessa afferma “ho iniziato a prendere in giro non i vestiti ma la moda di genere, mi sono disegnata delle cicatrici sul viso per apparire veramente brutta” sono infatti gli anni della bellezza stereotipata con donne che fanno parte di un preciso canone.

    Barbara Kruger e la critica al capitalismo

    Barbara Kruger, inizia la sua carriera nel mondo della pubblicità come art director, è una designer di successo ma con la passione per l’arte nel privato, mentre ha successo nella sua carriera realizzò lavori come Picture/Readings del 1978 in cui fotografava paesaggi californiani volutamente in maniera impersonale giustapponendo un testo in cui si immagina la vita delle persone che vivono nelle case all’interno, e spesso racconta storie trasti perché schiacciate dal sistema capitalistico americano. Realizza quindi una sorta di street photography simile a quella di Ed Ruscha. I suoi lavori più noti però quelli con la scritta rossa con fotografie tratte dalle pubblicità prendendole e includendo scritte dissonanti, il suo lavoro come fotografa in questi lavori è quasi assente in quanto sono immagini preesistenti.

Domande da interrogazione

  1. Quali tematiche affrontano le donne fotografe del Novecento?
  2. Le donne fotografe del Novecento si concentrano su tematiche sociali, riflettendo sulla condizione femminile e sfidando gli stereotipi tradizionali.

  3. Come utilizza Hannah Hoch la tecnica del fotomontaggio?
  4. Hannah Hoch rinnova la tecnica del fotomontaggio con un approccio ironico e satirico, concentrandosi sulla rappresentazione della donna nella società e mettendo in evidenza gli stereotipi femminili.

  5. Qual è l'obiettivo delle fotografie di Cindy Sherman?
  6. Cindy Sherman mira a provocare un déjà-vu parodico dei canoni e generi dell'immaginario popolare, evidenziando l'inganno delle immagini e criticando i codici maschilisti del cinema classico hollywoodiano.

Domande e risposte