Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il venditore di fiammiferi, dipinto da Otto Dix nel 1920, ritrae un mutilato di guerra che vende fiammiferi per strada, simbolo delle difficoltà post-belliche in Germania.
  • L'opera è esposta alla Staatsgalerie di Stoccarda e rappresenta il realismo espressionista, sottolineando l'indifferenza della società borghese verso le sofferenze umane.
  • Il punto di vista rialzato accentua la condizione umiliante del protagonista, ignorato dai passanti borghesi, dipinti senza volto per esprimere la loro disumanità.
  • Il dipinto può essere interpretato anche come un'allegoria dell'insurrezione socialista della Lega di Spartaco, con il giornale nel rigagnolo che simboleggia il rifiuto del regime parlamentare.
  • Otto Dix non cerca di suscitare compassione ma piuttosto disgusto per l'indifferenza borghese, rendendo l'opera un manifesto di critica sociale.

Indice

  1. Realismo espressionista in Germania
  2. Il venditore di fiammiferi
  3. Interpretazioni e significati del dipinto
  4. Messaggio e critica sociale

Realismo espressionista in Germania

Nella Germania del primo dopo guerra, due pittori occupano un posto di spicco, come aderenti al movimento denominato "Realismo espressionista" di cui fa parte il gruppo “Nuova Oggettività”: Ernst Barlach e Otto Dix. Il primo, principalmente scultore, realizza dei dipinti con figure di personaggi sofferenti e umiliati, mentre il secondo tratta il tema dei disastri operati dalla guerra, che ha visto con i propri occhi combattendo sul fronte occidentale, oltre a quello della decadenza della società borghese.

Il venditore di fiammiferi

Nel 1920, Dix dipinge l'olio su tela Il venditore di fiammiferi. L'opera misura 141 x 166 cm ed è esposta alla Staatsgalerie di Stoccarda. Un uomo, terribilmente mutilato (gli sono state amputate le gambe e le braccia), vittima della guerra, se ne sta seduto sul marciapiede di una strada cittadina molto frequentata e per guadagnarsi quel poco da vivere vende dei fiammiferi ai passanti. Porta degli occhiali scuri che ci lasciano ragionevolmente supporre che, in guerra, abbia anche perso la vista. Il berretto sulla testa porta lo stemma della Marina Militare. Si tratta di uno dei tanti feriti di guerra che, a causa delle difficili cure mediche e sociali, devono ora vivere per le strade delle grandi città come venditori ambulanti o mendicanti. Le maniche vuote della sua ruvida giacca marrone sono appuntate, le gambe in pantaloni marroni terminano in pioli di legno legati ai monconi delle sue cosce. Dalla bocca escono delle parole come un fumetto:" Fiammiferi, originali fiammiferi svedesi!", ma nessuno lo ascolta, simile ad un semplice oggetto, abbandonato sul ciglio della strada. Addirittura un cane sta sollevando una zampa con l'intento di fargli il proprio bisogno addosso come si trattasse di un arredo urbano; il reduce non si accorge di questa umiliazione perché il suo volto è rivolto a un passante di passaggio.

Il punto di vista rialzato mette in evidenza il suo povero corpo martoriato. A sinistra e a destra del dipinto si intravedono le gambe dei passanti, dipinte in modo obliquo per accentuare la velocità con cui continuano il loro cammino senza fare attenzione all'uomo. Anch’essi, però, sono delle cose e non degli esseri umani perché l’artista non ne dipinge il viso. Sono dei borghesi vestiti elegantemente che non vogliono né vedere, né ascoltare l'uomo, preferendo così ignorare l'orrore della realtà. Perfino il cane ha il muso rivolto verso la parte opposta: nemmeno l’animale vuole vedere il reduce. L’uomo è appoggiato contro il muro di un palazzo e dietro di lui una croce sembra fare allusione alle sofferenze a cui è costretto a sottoporsi, una sorta di martirio.

Interpretazioni e significati del dipinto

Del dipinto può essere data un’altra lettura: nel reduce, ex arruolato nella Marina militare ridotto all’impotenza, alcuni critici hanno visto un’allegoria dell’insurrezione socialista della Lega di Spartaco del 1918, repressa nel gennaio n1919 e in cui i partiti di estrema sinistra vedevano una vera e propria rivoluzione. In questo senso interpretativo, il giornale gettato nel rigagnolo della strada potrebbe rappresentare il rifiuto dell’artista di un regime parlamentare che percepisce soltanto come una timida riforma.

Messaggio e critica sociale

Con questa opera, l’autore non vuole suscitare commiserazione per il pover’uomo, come avrebbero invece fatto i seguaci del naturalismo e nemmeno un sentimento di solidaria, come succedeva nel primo Impressionismo. Il messaggio che ci vuole trasmettere è un forte senso di disgusto nei confronti della borghesia che volutamente ignora. Per questo motivi, alcuni critici hanno definito il dipinto “un’opera manifesto”.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali trattati da Otto Dix nel dipinto "Il venditore di fiammiferi"?
  2. Otto Dix affronta i temi dei disastri della guerra e della decadenza della società borghese, rappresentando un reduce di guerra mutilato e ignorato dai passanti.

  3. Come viene rappresentato il venditore di fiammiferi nel dipinto?
  4. Il venditore di fiammiferi è un uomo mutilato, seduto sul marciapiede, con occhiali scuri e un berretto della Marina Militare, che vende fiammiferi per sopravvivere, ma viene ignorato dai passanti.

  5. Qual è il significato simbolico del cane nel dipinto?
  6. Il cane, che solleva la zampa per fare i propri bisogni sul venditore, simboleggia l'indifferenza e l'umiliazione subita dal reduce, trattato come un oggetto urbano.

  7. Quale interpretazione alternativa viene data al dipinto?
  8. Alcuni critici vedono nel reduce un'allegoria dell'insurrezione socialista della Lega di Spartaco del 1918, con il giornale nel rigagnolo che rappresenta il rifiuto di un regime parlamentare percepito come una timida riforma.

  9. Qual è il messaggio che Otto Dix vuole trasmettere con quest'opera?
  10. Otto Dix vuole trasmettere un forte senso di disgusto nei confronti della borghesia che ignora volutamente la realtà, piuttosto che suscitare commiserazione o solidarietà per il venditore di fiammiferi.

Domande e risposte